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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25581 del 30 novembre 2011
«Con riferimento alla posizione dell'assicuratore della responsabilità civile (fuori dell'ambito dell'assicurazione obbligatoria), quale è configurata dall'art. 1917 c.c., ricorre una ipotesi di garanzia propria, atteso che il nesso tra la domanda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 366 del 15 gennaio 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione di veicoli, il «regresso» dell'impresa designata, previsto dall'art. 29 primo comma della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nei confronti del responsabile del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8085 del 2 aprile 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli, e con riferimento all'ipotesi in cui l'impresa assicuratrice sia stata posta in liquidazione coatta amministrativa, qualora il risarcimento o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13057 del 9 settembre 2002
«La domanda riconvenzionale volta al riconoscimento di un credito nei confronti del fallito e proposta nell'ambito di un giudizio promosso dal Fallimento per l'esercizio dell'azione revocatoria fallimentare, non solo non comporta il trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24883 del 9 ottobre 2008
«L'interpretazione dell'art. 37 c.p.c., secondo cui il difetto di giurisdizione «è rilevato, anche d'ufficio, in qualunque stato e grado del processo» deve tenere conto dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 28549 del 2 dicembre 2008
«In tema di concessione in uso esclusivo a privati di beni demaniali, il giudice ordinario conosce di ogni controversia relativa agli obblighi derivanti da rapporti di natura privatistica che accedono a quello di concessione - come il rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11089 del 15 maggio 2006
«Le somme che gli enti pubblici percepiscono da privati per l'occupazione o l'utilizzazione di aree di pertinenza pubblica assumono natura tributaria, con la conseguente devoluzione delle relative controversie al giudice tributario, soltanto quando...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24687 del 6 dicembre 2010
«In caso di cessione volontaria di bene immobile assoggettato ad espropriazione per pubblica utilità, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, anche nel vigore dell'art. 34, comma 3, lettera b), del d.l.vo n. 80 del 1998 (sostituito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 3848 del 20 febbraio 2007
«In materia di contributi e sovvenzioni pubbliche, il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo deve essere attuato distinguendo le ipotesi in cui il contributo o la sovvenzione è riconosciuto direttamente dalla legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12997 del 5 giugno 2009
«Al termine per la proposizione dell'istanza di regolamento di competenza, previsto dall'art. 47, secondo comma, c.p.c., si applica, in via analogica, l'art. 328, primo comma, c.p.c., nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1626 del 26 gennaio 2006
«La litispendenza, che essendo rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del processo può essere pronunciata anche nel giudizio di cassazione, presuppone la contemporanea ed effettiva pendenza della stessa causa dinanzi a giudici diversi, e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10073 del 25 giugno 2003
«La pendenza della lite è determinata dalla notifica dell'atto di citazione davanti ad un determinato giudice, senza che l'erronea costituzione dell'attore davanti a giudice diverso, sia tale da radicare la causa davanti a quest'ultimo, per cui,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1935 del 23 marzo 1984
«L'azione del locatore che sia diretta ad ottenere la pronuncia di rilascio dell'immobile locato per scadenza del termine fissato nel contratto stesso, mediante l'adozione del procedimento sommario regolato dagli artt. 657 e ss. c.p.c., non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19411 del 11 settembre 2010
«Le sezioni distaccate di tribunale costituiscono articolazioni interne del medesimo ufficio giudiziario di tribunale e, in quanto tali, prive di rilevanza esterna, con la conseguenza che i rapporti tra sede principale e sezione distaccata non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17404 del 30 agosto 2004
«L'art. 40 c.p.c., come novellato dalla legge 26 novembre 1990, n. 353, consente nello stesso processo il cumulo di domande soggette a riti diversi solo in presenza di ipotesi qualificate di connessione (artt. 31, 32, 34, 35 e 36), così escludendo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1169 del 11 febbraio 1999
«Per il disposto dell'art. 44 c.p.c. la sentenza che dichiara l'incompetenza del giudice che l'ha pronunciata, qualora non sia stata impugnata con il regolamento di competenza e la causa non sia stata riassunta nel termine previsto dall'art. 50...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4109 del 22 febbraio 2007
«Sia nel caso di ricorso ordinario ex articolo 306 n. 1 codice procedura civile — previsto per il solo giudizio ordinario e poi esteso ex articolo 111 della Costituzione a tutte le decisioni, assumendo la veste di ricorso per contestare innanzi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9890 del 5 ottobre 1998
«Con la sentenza dichiarativa dell'incompetenza del giudice adito ha termine il procedimento davanti al medesimo giudice, e in tal senso detta sentenza è «definitiva», ma, se la causa viene riassunta tempestivamente davanti al giudice dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15699 del 13 dicembre 2000
«Il solo dispositivo della sentenza con cui il giudice adito in una controversia soggetta al rito del lavoro abbia dichiarato la propria incompetenza è inidonea a far decorrere il termine previsto dall'art. 50, primo comma, c.p.c. per la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11288 del 16 maggio 2007
«L'inosservanza delle disposizioni dettate dall'art. 50 bis c.p.c. sulla composizione collegiale del tribunale(nella specie relativamente a causa di riduzione per lesione di legittima) determina, ai sensi dell'art. 50 quater, una nullità da fare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5701 del 11 aprile 2012
«Ai fini dell'illecito disciplinare previsto dall'art. 2, comma primo, lett. c), d.lgs. n. 109 del 2006, l'obbligo di astensione del magistrato, pur non essendo configurabile per la mera esistenza di gravi ragioni di convenienza ex art. 51, comma...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4024 del 23 febbraio 2006
«L'obbligo del giudice di astenersi, previsto dall'art. 51, primo comma, n. 4, c.p.c., si riferisce ai casi in cui egli abbia conosciuto della causa in altro grado del processo, e non anche ai casi in cui abbia avuto conoscenza, come magistrato, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 70 del 4 gennaio 2001
«In tema di principi costituzionali d'imparzialità e d'indipendenza del giudice (artt. 25 e 101 Cost.), i motivi d'incompatibilità rilevano, sul piano dei rimedi processuali, come motivi di ricusazione, senza incidere sulla validità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10824 del 8 giugno 2004
«Il magistrato che è stato componente della commissione esami per avvocato che abbia disposto l'espulsione di un candidato (e che non abbia firmato il provvedimento di espulsione) non ha l'obbligo di astenersi qualora chiamato a far parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21288 del 3 novembre 2005
«Il ricorso previsto dall'art. 11 della legge 8 luglio 1980, n. 319 avverso il provvedimento di liquidazione dei compensi spettanti al consulente tecnico d'ufficio può essere proposto dal difensore che assiste la parte nel giudizio nel cui ambito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8031 del 6 aprile 2006
«È legittimo, perchè conforme al disposto dell'articolo 70 c.p.c. l'intervento facoltativo del P.M. in un giudizio instaurato con ricorso ex articolo 2 della legge n. 89 del 2001 diretto a ottenere l'equa riparazione per la irragionevole durata di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2576 del 20 febbraio 2003
«In tema di intervento del P.M. nelle cause di separazione personale dei coniugi, deve escludersi la violazione dell'art. 70 c.p.c. quando risulti documentato l'intervento dello stesso all'udienza di precisazione delle conclusioni, né rileva sul...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11915 del 24 novembre 1998
«Il procedimento giudiziale per l'ammissibilità dell'azione di dichiarazione giudiziale di paternità o maternità (art. 274 c.c.) ha natura di giudizio contenzioso nonostante la previsione, per esso, del rito camerale, con la conseguenza che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3078 del 8 maggio 1986
«L'integrazione del contraddittorio, in sede d'impugnazione, nei confronti del pubblico ministero presso il giudice a quo, non si rende necessaria in tutte le controversie in cui ne sia contemplato l'intervento, ma bensì soltanto in quelle nelle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 605 del 23 marzo 1960
«Il cancelliere non è tenuto a curare la comunicazione del dispositivo della sentenza, prescritta dall'art. 133 c.p.c., all'ufficio del P.M. presso il giudice di grado superiore, che ha facoltà di impugnare la sentenza, a norma dell'art. 72 stesso...»