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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11457 del 12 novembre 1998
«Il datore di lavoro non può fornire per testimoni la prova della rispondenza dei criteri di scelta dei dipendenti da porre in cassa integrazione alle esigenze tecnico-produttive dell'azienda limitandosi ad articolare la prova stessa unicamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3280 del 12 febbraio 2008
«L'indagine del giudice di merito, sui requisiti di specificità e rilevanza dei capitoli formulati dalla parte istante, va condotta non solo alla stregua della loro formulazione letterale, ma anche in correlazione all'adeguatezza fattuale e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34270 del 10 settembre 2007
«L'impugnazione è inammissibile per genericità dei motivi se manca ogni indicazione della correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'atto di impugnazione, che non può ignorare le affermazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11760 del 6 agosto 2002
«Qualora, dopo la proposizione dell'azione revocatoria, sopravvenga il fallimento del debitore, la legittimazione alla prosecuzione del giudizio spetta esclusivamente al curatore, il quale agisce come sostituto processuale della massa dei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18607 del 5 dicembre 2003
«L'azione revocatoria ordinaria prevista dall'art. 66, l. fall., e l'azione revocatoria fallimentare ex art. 67, l. fall., benché siano entrambe dirette a tutelare i creditori nei confronti di atti di disposizioni pregiudizievoli delle loro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12463 del 10 novembre 1999
«Il procedimento di rendiconto di cui agli artt. 263 ss. c.p.c. è fondato sul presupposto dell'esistenza dell'obbligo legale o negoziale di una delle parti di rendere il conto all'altra, facendo conoscere il risultato della propria attività in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3692 del 23 giugno 1984
«L'ammissibilità dell'intervento del terzo nella nuova fase innanzi all'istruttore, che sia riaperta da un provvedimento di natura esclusivamente istruttoria o anche da provvedimenti diversi, deve essere accertata di volta in volta in relazione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 10579 del 7 maggio 2013
«Il terzo, chiamato in causa su istanza di parte, non può eccepire l'irritualità della stessa per mancata osservanza delle prescrizioni stabilite dall'art. 269, secondo comma, cod. proc. civ., essendo al riguardo carente di interesse, atteso che il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12490 del 28 maggio 2007
«Il convenuto per poter legittimamente formulare, ai sensi del combinato disposto degli artt. 167, comma terzo, e 269 c.p.c., l'istanza di chiamata in causa di un terzo deve necessariamente costituirsi tempestivamente, ovvero nel rispetto del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 984 del 19 gennaio 2006
«La chiamata del terzo disposta, ex art. 106 c.p.c., ad istanza di parte è rimessa alla esclusiva valutazione discrezionale del giudice del merito, sicché l'esercizio del relativo potere non può formare oggetto d'impugnazione né, tantomeno, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5133 del 16 settembre 1981
«La valutazione dell'opportunità di ordinare l'intervento in causa del terzo a norma dell'art. 107 c.p.c. rappresenta una prerogativa esclusiva e discrezionale del giudice di primo grado, sia per i limiti temporali stabiliti, per la chiamata di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4862 del 1 marzo 2010
«In tema di effetti del fallimento su preesistente rapporto di leasing, ai sensi dell'art. 72 quater della legge fall. (introdotto dall'art. 59 del d.l.vo n. 5 del 2006 e modificato dall'art. 4, ottavo comma, del d.l.vo n. 169 del 2007), il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 667 del 23 gennaio 1984
«Ai fini della sussistenza del rapporto di causalità è sufficiente che l'agente abbia posto in essere una condizione qualsiasi dell'evento, di guisa che quest'ultimo risulti essere conseguenza di quella condotta e non di circostanze aventi una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2112 del 15 gennaio 2008
«È configurabile il delitto di omicidio volontario nella condotta di chi, prescrivendo a un paziente di attenersi esclusivamente alle sue cure, l'abbia indotto ad evitare quelle della medicina ufficiale, con la consapevolezza che ciò avrebbe...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15551 del 7 dicembre 2000
«Nell'ipotesi di controversia instaurata dal promissario acquirente per l'adempimento in forma specifica di un contratto preliminare di compravendita, la scelta del curatore del sopravvenuto fallimento del promittente venditore di sciogliersi dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5214 del 27 febbraio 2008
«Il provvedimento che abbia deciso esclusivamente sulla non condivisibilità del metodo di stima seguito dalla consulenza tecnica d'ufficio già esperita e sulla necessità di disporre una nuova indagine peritale, ancorché contenuto nella sentenza non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13104 del 15 luglio 2004
«La questione dell'integrazione del contraddittorio non costituisce, per se stessa, questione preliminare «di merito» ai sensi dell'art. 279, secondo comma, nn. 2 e 4, c.p.c., ma, piuttosto, questione processuale; né, inoltre, costituisce,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5079 del 7 novembre 1978
«L'ordinanza con la quale il collegio, decidendo una delle due cause riunite, disponga l'ulteriore istruzione riguardo all'altra causa, ha contenuto esclusivamente istruttorio ed è pertanto insuscettibile di ricorso per cassazione ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 833 del 29 marzo 1994
«Le risultanze e le certificazioni anagrafiche, nel loro valore di pubblicità e non costitutivo, inducono una presunzione semplice circa la residenza in un determinato luogo delle sole persone che in esso anagraficamente risultano avere fissato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7906 del 6 luglio 1988
«Per la individuazione dell'animus sorreggente un comportamento umano alla apparenza indifferentemente volto alla lesione di più beni giuridici, ove non soccorra la confessione del reo, è necessario far ricorso alla valutazione degli elementi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 761 del 20 gennaio 1988
«La volontà omicida deve essere ricercata principalmente negli aspetti obiettivi del fatto di sicuro valore sintomatico, quali i mezzi usati, la direzione e la reiterazione dei colpi e simili, anche con riferimento al dolo eventuale. Invero, devesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8526 del 23 giugno 2000
«Nell'ipotesi di errori materiali o di calcolo contenuti in un provvedimento giurisdizionale, non è ammissibile il ricorso per cassazione, rientrando nella esclusiva competenza del giudice che ha emesso il provvedimento contenente l'errore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12841 del 21 maggio 2008
«Il rimedio dell'impugnazione delle sentenze relativamente alle parti corrette nel termine ordinario decorrente dal giorno in cui è stata notificata l'ordinanza di correzione, previsto dall'art. 288, quarto comma, c.p.c., giacché preordinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8543 del 5 maggio 2004
«Il provvedimento di correzione di errore materiale, avendo natura ordinatoria, non è suscettibile di ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. neppure per violazione del contraddittorio, in quanto non realizza una statuizione sostitutiva di quella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7360 del 30 maggio 2001
«Allorché il giudice abbia disposto, ai sensi dell'art. 291 c.p.c. (ovvero, nel rito del lavoro, dell'art. 421 c.p.c.), la rinnovazione della notificazione dell'atto introduttivo sul presupposto della omissione, della nullità o dell'inesistenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5276 del 6 giugno 1983
«In tema di omicidio volontario, la mancata identificazione di una causale può risultare irrilevante, in presenza di elementi di prova unitariamente convergenti a carico dell'imputato. La sua identificazione, peraltro, assume decisiva rilevanza a...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 16413 del 26 settembre 2012
«L'ordinanza ammissiva della consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, ematologica) non ampia l'oggetto del giudizio e, pertanto, non deve essere notificata alla parte contumace, ai sensi dell'art. 292 c.p.c., sussistendo esclusivamente l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12198 del 1 dicembre 1998
«Il processo di cassazione, caratterizzato dall'impulso d'ufficio, non è soggetto ad interruzione in presenza degli eventi previsti dagli artt. 299 e seguenti c.p.c., ivi compresa la dichiarazione di fallimento di una delle parti, poiché tali norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3143 del 1 aprile 1999
«Gli avvocati e procuratori dipendenti di enti pubblici ed iscritti nell'albo speciale annesso all'albo professionale sono abilitati al patrocinio esclusivamente per le cause e gli affari propri dell'ente stesso il quale prestano la loro opera,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7627 del 30 luglio 1996
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, con riferimento all'art. 3 della Costituzione, della persistente previsione dell'ergastolo da parte dell'art. 577 c.p. per talune ipotesi di omicidio aggravato nonostante che...»