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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3406 del 5 giugno 1984
«L'art. 1137, secondo comma, c.c., nel riconoscere ad ogni condomino dissenziente la facoltà di ricorrere all'autorità giudiziaria avverso le deliberazioni dell'assemblea del condominio, non pone una riserva di competenza assoluta ed esclusiva del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29742 del 29 dicembre 2011
«Il provvedimento emesso a conclusione del processo di liberazione degli immobili dalle ipoteche, allorquando vi sia contrasto fra le parti, tanto se di accoglimento, quanto se di rigetto dell'istanza di liberazione, pur essendo decisorio, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1199 del 22 gennaio 2010
«Gli atti di vendita di immobili a mezzo notaio, posti in essere nell'ambito del procedimento di scioglimento di comunione ereditaria, pur essendo disciplinati dagli artt. 570 e segg. c.p.c., espressamente richiamati dall'art. 788, terzo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1575 del 24 febbraio 1999
«L'ordinanza con la quale il giudice dispone la vendita all'incanto, ai sensi dell'art. 788 c.p.c., per sciogliere la comunione ereditaria, non è atto né del procedimento di vendita, né del processo di esecuzione, ma da un lato fissa le modalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1725 del 24 marzo 1981
«Il decreto con cui il pretore, al di fuori di ogni procedimento, contenzioso tipico, liquidi un compenso al legale di un'eredità giacente, nominato dal curatore, è da considerare giuridicamente inesistente in quanto — non essendo detto legale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 35 del 9 gennaio 1976
«Il provvedimento di nomina del curatore dei beni ereditari rilasciato ai creditori ed ai legatari degli eredi accettanti con il beneficio dell'inventario, ha natura di provvedimento di volontaria giurisdizione, poiché non tende alla composizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6997 del 23 novembre 1983
«In ipotesi di inventario di asse ereditario in contestazione, avverso il provvedimento emesso dal tribunale in sede di reclamo contro il decreto pretorile che, a norma dell'art. 776 c.p.c., ha nominato la persona alla quale consegnare le cose...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 922 del 20 gennaio 2010
«Il decreto che autorizza la formazione dell'inventario, ai sensi dell'art. 769 c.p.c., e quello che concede la proroga del termine per la redazione del medesimo sono provvedimenti emessi all'esito di un procedimento di cui è parte il solo istante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18459 del 31 agosto 2007
«In tema di provvedimenti impositivi di cauzione a carico dell'erede o del legatario, l'ordinanza resa ai sensi dell'art. 750 c.p.c. dal presidente della Corte d'appello, in sede di reclamo avverso analoga pronuncia del presidente del tribunale,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1521 del 26 gennaio 2005
«È ammissibile il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111 Cost. avverso il provvedimento con il quale il tribunale, pronunciando in sede di reclamo ex art. 749 c.p.c., disponga la revoca della proroga del termine assegnato ex...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5274 del 10 marzo 2006
«Il giudice competente a provvedere sull'eredità giacente, ai sensi dell'art. 105 del d. lgs. n. 51 del 1998, è il tribunale in composizione monocratica, i provvedimenti del quale sono reclamabili in Corte d'Appello in applicazione della norma, di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2095 del 28 gennaio 2011
«Il procedimento avverso il rifiuto del Conservatore dei registri immobiliari (oggi Agenzia del territorio) di eseguire una trascrizione, previsto dall'art. 745 c.p.c., cui rinvia l'art. 113 bis disp. att. c.c., ha natura di volontaria...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10917 del 4 novembre 1993
«Il decreto, reso dal presidente del tribunale, ai sensi dell'art. 745 c.p.c., su ricorso avverso il rifiuto del cancelliere di rilasciare copia di sentenza (nella specie, in ragione del mancato pagamento dell'imposta di registro), non è...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1973 del 20 marzo 1986
«Il provvedimento, con il quale il presidente del tribunale, nell'ambito della procedura contemplata dagli artt. 743 e ss. c.p.c. in tema di copie di atti pubblici, ordini all'autorità comunale di rilasciare copia legale di una domanda di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16821 del 19 luglio 2010
«In tema di procedimento camerale per equa riparazione ai sensi della legge n.89 del 2001, la mancata comparizione delle parti non può essere considerata, in assenza di un'indicazione in tal senso da parte dell'art. 737 c.p.c., una tacita rinunzia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18201 del 18 agosto 2006
«Qualora una controversia sia stata trattata in primo grado con rito camerale, nonostante la previsione legislativa imponesse il rito ordinario, l'impugnazione, per il principio di ultrattività del rito, deve seguire le forme del giudizio camerale....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16935 del 29 novembre 2002
«La domanda di risarcimento ai sensi della legge 13 aprile 1988, n. 117, sulla responsabilità civile dei magistrati, va proposta con ricorso, e non con citazione, atteso che, dalle caratteristiche della fase iniziale del processo, regolata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2381 del 3 marzo 2000
«Il provvedimento emesso dal tribunale nella forma del decreto, alla stregua di quanto previsto per i procedimenti in camera di consiglio, anche se di natura contenziosa (nella specie, rigetto del ricorso per la revisione della sentenza di divorzio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 625 del 15 gennaio 2007
«In tema di ordini di protezione contro gli abusi familiari nei casi di cui all'art. 342 bis c.c., il decreto motivato emesso dal tribunale in sede di reclamo con cui si accolga o si rigetti l'istanza di concessione della misura cautelare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14190 del 5 giugno 2013
«Nella procedura per la istituzione di un'amministrazione di sostegno, che consiste in un procedimento unilaterale, non esistono parti necessarie al di fuori del beneficiario dell'amministrazione; non è, pertanto, configurabile una ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13747 del 23 giugno 2011
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti emessi in sede di reclamo in tema di designazione o nomina di un amministratore di sostegno, trattandosi di un provvedimenti distinti, logicamente e tecnicamente, da quelli che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11305 del 30 dicembre 1994
«L'impugnazione della sentenza che ha pronunciato l'interdizione o l'inabilitazione, in mancanza di diverse indicazioni legislative, deve essere proposta, non già con ricorso, bensì, secondo il principio generale stabilito dall'art. 342 c.p.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 789 del 9 marzo 1976
«Nel procedimento di interdizione od inabilitazione, la mancata notificazione del ricorso per cassazione al tutore od al curatore provvisorio dell'interdicendo o dell'inabilitando non è causa d'inammissibilità del ricorso medesimo. In detti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1023 del 18 febbraio 1982
«Nel giudizio di interdizione o di inabilitazione i parenti e gli affini, che a norma dell'art. 712 c.p.c. devono essere indicati nel ricorso introduttivo, non hanno veste di parti in senso tecnico-giuridico, bensì svolgono funzioni consultive,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 14974 del 27 giugno 2007
«Nel giudizio di separazione personale dei coniugi, la domanda di addebito è ritualmente proposta con la comparsa di risposta nel giudizio di primo grado, senza che rilevi la circostanza che in un ricorso, poi abbandonato, con il quale la stessa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2510 del 17 aprile 1980
«Il decreto, con il quale il presidente del tribunale, in sede di separazione personale dei coniugi, anticipa l'udienza in precedenza fissata per la comparizione delle parti, così come ogni altro analogo provvedimento reso a norma dell'art. 163 bis...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1134 del 29 gennaio 1993
«Il giudice di merito, davanti al quale sia invocato un precedente accertamento tecnico preventivo, ha il potere-dovere, ai sensi dell'art. 698, ultimo comma, c.p.c., di esercitare il controllo sull'esistenza o meno delle condizioni di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19254 del 14 settembre 2007
«Il provvedimento emesso dal presidente del tribunale col quale viene ammessa la consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite (art. 696 bis c.p.c.) non è suscettibile di ricorso per cassazione per violazione delle norme sulla...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 14301 del 20 giugno 2007
«Il provvedimento di ammissione della consulenza tecnica preventiva di cui all'art. 696 bis c.p.c. ha carattere provvisorio e strumentale e non natura decisoria e definitiva. Tale, carattere, pertanto, non viene meno in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4940 del 28 maggio 1996
«Con riguardo ai procedimenti di istruzione preventiva — ai quali è applicabile l'art. 693, comma primo c.p.c., che prevede che l'istanza si propone con ricorso da presentarsi al giudice che sarebbe competente per la causa di merito — deve...»