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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2710 del 1 marzo 1991
«In tema di configurabilità del reato di deturpamento di bellezze naturali, di cui all'art. 734 c.p., l'eventuale precedente violazione dei valori paesaggistici da parte di terzi non vale ad escludere la lesione dell'interesse pubblico tutelato dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43230 del 20 dicembre 2002
«Costituisce incrudelimento senza necessità nei confronti di animali, suscettibile di dare luogo al reato di cui all'art. 727 c.p., ogni comportamento produttivo nell'animale di sofferenze che non trovino giustificazione nell'insuperabile esigenza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12910 del 11 dicembre 1998
«Integra il reato di cui all'art. 727 c.p., nella nuova formulazione introdotta con la legge 22 novembre 1993, n. 473, che tutela l'animale inteso come essere vivente, la uccisione degli animali con le tagliole ed i lacci; infatti i lacci uccidono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1208 del 2 febbraio 1994
«L'art. 727 c.p. tutela l'animale, come essere vivente, da tutte quelle attività dell'uomo, che possano comportare l'inflizione di un dolore, che superi la normale soglia di tollerabilità. Rientrano nella fattispecie tutte quelle condotte, che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8996 del 9 settembre 1986
«Nell'ipotesi di giudizio per maltrattamenti di animali, è legittima la costituzione di parte civile dell'«Unione amici del cane e del gatto», in persona del suo presidente. A detto ente è infatti riconosciuto l'interesse alla tutela di beni che le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 34095 del 12 ottobre 2006
«L'ANPA — associazione che ha come scopo statutario la tutela degli animali — è legittimata a ricevere l'avviso ex art. 408, comma secondo, c.p.p., poiché va considerata persona offesa dai delitti contro il sentimento degli animali e dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36059 del 8 settembre 2004
«In tema di maltrattamenti di animali, seppure la ratio dell'incriminazione di cui all'art. 727 c.p. è l'esigenza di tutelare il sentimento di comune pietà verso gli animali e di promuovere l'educazione civile, la qualifica di persona offesa dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8890 del 25 giugno 1999
«La L. 11 febbraio 1992, n. 157 (Protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) non esaurisce la tutela della fauna in quanto i limiti alle pratiche venatorie sono posti anche dall'art. 727 c.p., che modificato della L. 22...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5853 del 19 maggio 1978
«Il concetto di «porto» di un'arma — posto in relazione con l'interesse tutelato dalla norma di cui all'art. 699 del codice penale e con il divieto da essa imposto — altro non è che quello di avere con sé un'arma in modo ed in condizione di poterla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6191 del 7 marzo 2008
«In tema di procedimento officioso per la dichiarazione di fallimento, allorchè il debitore sia stato già sentito dal tribunale a norma dell'art. 15 legge fall., ove alla desistenza dal ricorso dell'unico creditore ricorrente segua un'iniziativa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19214 del 4 settembre 2009
«In tema di procedimento per la dichiarazione di fallimento, non sussiste un diritto del debitore, convocato avanti al giudice, ad ottenere il differimento della trattazione per consentire il ricorso a procedure concorsuali alternative (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9156 del 30 agosto 1995
«Ogni dichiarazione di fallimento assume effetti dal momento della pronuncia ed il rispetto del principio espresso dall'art. 15 legge fall. (nel testo risultante dalla sentenza della Corte costituzionale n. 141 del 16 luglio 1970) richiede che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26108 del 30 ottobre 2008
«In tema di fallimento dichiarato in esito alla risoluzione del concordato preventivo con cessione dei beni a carico di società di persone, con estensione ex art. 147 legge fall. ai soci illimitatamente responsabili, nel giudizio di opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6705 del 19 marzo 2010
«Nei procedimenti per la dichiarazione di fallimento pendenti alla data di entrata in vigore della riforma di cui al d.l.vo n. 169 del 2007, le disposizioni della normativa riformata trovano applicazione immediata, ai sensi dell'art. 22 del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21472 del 30 novembre 2012
«La presenza in giudizio di più difensori della stessa parte non autorizza i medesimi a moltiplicare gli atti tipici previsti dalla legge per la difesa dell'assistito, in quanto il potere di compiere l'atto si riferisce al diritto della parte di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5661 del 18 novembre 1985
«Il mutamento della domanda ad opera del difensore nel corso del giudizio rientra nell'attività di libera iniziativa del difensore medesimo solo allorché comporti una mera scelta del mezzo più idoneo per tutelare quello stesso interesse del cliente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6415 del 3 dicembre 1981
«Rientra nei compiti del difensore, nell'ambito dei poteri ad esso conferiti con il mandato ad litem, quello di emettere le dichiarazioni unilaterali della parte che esprimono proposito di tutela del diritto, come la manifestazione di intento di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5458 del 22 novembre 1978
«L'offerta sufficiente a ricondurre ad equità il contratto di cui sia stata chiesta la rescissione, compiuta dal procuratore alle liti, non può essere contestata dalla controparte per eccesso di mandato poiché la norma contenuta nel capoverso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5783 del 15 marzo 2006
«Il potere di compensazione delle spese processuali può ritenersi legittimamente esercitato da parte del giudice in quanto risulti affermata e giustificata, in sentenza, la sussistenza dei presupposti cui esso è subordinato, sicché il suo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7096 del 9 maggio 2012
«L'interesse ad agire con azione di mero accertamento sussiste ogni qualvolta ricorra una pregiudizievole situazione d'incertezza relativa a diritti o rapporti giuridici, la quale, anche con riguardo ai rapporti di lavoro subordinato, non sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17877 del 22 agosto 2007
«La tutela giurisdizionale e l'interesse ad agire di cui all'art. 100 c.p.c., hanno per oggetto diritti o interessi legittimi nella loro intera fattispecie costitutiva e non, invece, singoli fatti giuridicamente rilevanti, peculiari interpretazioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 27187 del 20 dicembre 2006
«Poiché la tutela giurisdizionale è tutela di diritti, il processo, salvo casi eccezionali predeterminati per legge, può essere utilizzato solo come fondamento del diritto fatto valere in giudizio e non di per sé, per gli effetti possibili e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 486 del 20 gennaio 1998
«L'interesse ad agire previsto dall'art. 100 del codice di rito consiste nell'esigenza di ottenere un risultato giuridicamente apprezzabile (e non altrimenti conseguibile se non) mediante il ricorso all'autorità giurisdizionale, sì che l'indagine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10909 del 5 maggio 2010
«Poichè l'interesse all'impugnazione - quale manifestazione del generale interesse ad agire, di cui all'art 100 c.p.c. - è costituito dalla soccombenza rispetto alla domanda proposta, il creditore del simulato alienante, che abbia proposto in via...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24532 del 20 novembre 2009
«Nel processo di esecuzione il diritto del cittadino al giusto processo, ai sensi dell'art. 111 Cost. (come modificato dalla L. costituzionale n. 2 del 1999), deve essere soddisfatto attraverso il contraddittorio tra le parti in ogni fase...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18248 del 10 settembre 2004
«Il principio secondo il quale il creditore che abbia ottenuto una pronuncia di condanna nei confronti del debitore ha esaurito il suo diritto di azione e non può, per difetto di interesse, richiedere ex novo un decreto ingiuntivo contro il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16169 del 21 dicembre 2001
«La domanda proposta dai conduttori di un fondo rustico nei confronti del concedente, per il conseguimento dell'indennizzo di legge per miglioramenti apportati al fondo stesso, introduce — siccome tesa a conseguire, da parte di ciascuno di essi, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13377 del 27 luglio 2012
«In tema di azioni possessorie, la regola indicata dall'art. 1169 c.c. è da intendersi dettata per il caso in cui la successione nel possesso a titolo particolare nei confronti dell'autore dello spoglio avvenga prima che contro costui sia proposta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9875 del 10 ottobre 1997
«La domanda giudiziale non è passibile di interpretazione in termini di dichiarazione di volontà diretta alla produzione di determinati effetti giuridici, risultando essa mera espressione di una richiesta di tutela ordinamentale in ordine alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12473 del 21 maggio 2013
«Non incorre nel difetto di corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, ai sensi dell'art. 112 cod. proc. civ., il giudice che, in presenza di una domanda che deduce l'invalidità di un testamento olografo sia per incapacità del testatore, sia...»