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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5195 del 6 giugno 1986
«È configurabile il reato di truffa nel fatto del dipendente di ente pubblico che, adducendo falsi motivi e inducendo così in errore il soggetto passivo si assenti dal servizio e percepisca ugualmente lo stipendio correlativo.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27719 del 24 giugno 2013
«...della l. n. 190 del 2012 - nei confronti del Presidente di una società di gestione di una tratta autostradale, perché, pur rivestendo quest'ultimo la qualifica di incaricato di pubblico servizio, non può essere considerato un pubblico impiegato.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11027 del 20 maggio 2014
«La domanda di risarcimento dei danni non patrimoniali promossa da un dipendente pubblico il cui rapporto di lavoro sia stato privatizzato, asseritamente provocati da atti illegittimi e discriminatori dell'Amministrazione e dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38071 del 19 ottobre 2005
«In tema di truffa in danno dell'ENEL, per effetto della trasformazione di questo da ente pubblico in società per azioni ad opera dell'art. 15 D.L. 11 luglio 1992, n. 333, conv. in L. 8 agosto 1992, n. 359, non è più configurabile l'aggravante...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico - il cui rapporto risulti, "ratione temporis", contrattualizzato -...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3724 del 23 gennaio 2013
«In tema di appalto pubblico di servizi, non è configurabile il delitto di peculato, ma eventualmente quelli di truffa o malversazione, nella condotta di indebita gestione e destinazione, da parte dell'appaltatore, di somme di provenienza pubblica,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1862 del 18 gennaio 2006
«Integra il reato di truffa aggravata, e non il reato di abuso della credulità popolare il cui elemento costitutivo e differenziato si individua nel turbamento dell'ordine pubblico e nell'azione rivolta nei confronti di un numero indeterminato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19647 del 28 aprile 2004
«Il delitto di millantato credito e quello di truffa, possono concorrere tra loro allorché alla millanteria, tipica del primo di detti reati, si aggiungano altri comportamenti che costituiscano ulteriori artifizi e raggiri, idonei ad indurre in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8034 del 19 luglio 1995
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione non è necessario che il pubblico ufficiale abbia in effetti i poteri che si attribuisce, essendo sufficiente che la sua qualifica soggettiva avvalori e renda credibile l'intimidazione; la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3546 del 11 aprile 1996
«La distinzione tra il reato di concussione per induzione e quello di truffa aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale sta nelle modalità dell'azione attuata da quest'ultimo. Pertanto, deve ravvisarsi concussione tutte le volte che l'abuso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11446 del 17 novembre 1994
«...1. Se l'agente si fa consegnare la somma con l'intenzione effettiva di corrompere il pubblico funzionario, quando la corruzione non abbia luogo o inizio, la condotta non è punibile. Parimenti, in caso di contestazione del reato a più persone in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8264 del 30 agosto 1993
«Il delitto di millantato credito, a differenza della truffa, è caratterizzato da un raggiro del tutto particolare, consistente nelle vanterie, esplicite o anche implicite, di ingerenze o pressioni da parte del millantatore presso il pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10680 del 31 ottobre 1988
«Ai fini della configurabilità del peculato il possesso cosiddetto mediato del denaro o del bene pubblico può far capo contemporaneamente anche a più soggetti, qualora la normativa interna dell'ente pubblico preveda che l'atto dispositivo sia di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9392 del 21 ottobre 1985
«Vi è concorso formale di reati fra la tentata truffa mediante l'artificio della notulazione di visita e prescrizioni non compiute e la falsità in atto pubblico per immutatio veri compiuta dal medico convenzionato con l'Inam nella redazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 610 del 4 aprile 1995
«La prima, infatti, tutela il patrimonio del privato; la seconda, invece, realizza solo in via mediata siffatta tutela, mentre suo scopo primario è la tutela dell'interesse pubblico, al fine di evitare che il sistema finanziario sia utilizzato a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6736 del 21 marzo 2014
«In materia di arbitrato rituale, il consulente tecnico d'ufficio ha titolo per chiedere il pagamento del proprio compenso esclusivamente agli arbitri - a cui spetta, ex art. 814 cod. proc. civ., il diritto ad ottenere il rimborso dalle parti -...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4808 del 28 febbraio 2014
«...procedura civile relative al giudizio ordinario di cognizione non espressamente richiamate all'atto del conferimento dell'incarico arbitrale, con il solo limite dell'osservanza delle norme di ordine pubblico, come il principio del contraddittorio.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3135 del 22 gennaio 2003
«...con riguardo alla seconda di dette falsità, che essa sia invece qualificabile come falsità ideologica in atto pubblico commessa da pubblico ufficiale laddove essa si sostanzi, come di norma, nella mera declaratoria di genuinità della firma.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39077 del 15 ottobre 2003
«Integra gli estremi del delitto tentato di truffa (articoli 56 e 640 c.p.), la condotta del pubblico dipendente che attesti falsamente la propria presenza nel luogo di lavoro facendo timbrare da altri il proprio cartellino elettronico nel sistema...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15094 del 13 aprile 2007
«Integra il delitto di truffa contrattuale l'acquisto di un immobile, di proprietà di un ente pubblico già concesso in locazione al privato acquirente, alla cui vendita l'ente pubblico si è determinato in forza dell'attestazione del privato,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40238 del 6 dicembre 2006
«In tema di delitto di truffa, costituisce raggiro il comportamento del soggetto, che, nella qualità di amministratore di una società, ne venda alcune quote omettendo di riferire all'acquirente, determinatosi all'affare per le prospettive di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38 del 19 gennaio 2004
«Nel delitto di cui all'art. 640 bis c.p. (truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche) il danno patrimoniale dell'ente pubblico si identifica non con il lucro cessante, bensì soltanto con il «danno emergente» sorto al momento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2286 del 12 maggio 1999
«Per «erogazioni pubbliche», cui si riferisce l'art. 640 bis c.p. debbono intendersi soltanto quelle finalizzate alla realizzazione di opere o allo svolgimento di attività di interesse pubblico, rimanendone quindi escluse le indennità di natura...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9605 del 27 febbraio 2014
«Il conflitto di competenza è configurabile solo tra organi giurisdizionali e, pertanto, una situazione di conflittualità tra il pubblico ministero, che è una parte anche se pubblica del processo e il giudice, non è inquadrabile neppure sotto il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5087 del 31 gennaio 2014
«L'elemento distintivo tra il delitto di peculato e quello di truffa aggravata dall'abuso dei poteri o dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione va individuato con riferimento alle modalità di acquisizione del possesso del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40226 del 6 dicembre 2006
«...passive per operazioni inesistenti, oltre ad un indebito rimborso dell'imposta sul valore aggiunto e/o il riconoscimento di un inesistente credito d'imposta, anche la concessione di un contributo pubblico per l'acquisto di beni strumentali.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37122 del 22 settembre 2004
«Risponde del delitto di truffa aggravata ex art. 640 bis c.p. e non anche di peculato l'incaricato di pubblico servizio (nella specie di un ente locale addetto alla formazione professionale) che ottenga con modalità truffaldine finanziamenti...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19539 del 18 maggio 2011
«...agevolato, richiamato dall'art. 640 bis c.p., va ricompreso nella generica accezione di sovvenzione, concretizzandosi in una attribuzione pecuniaria che trova il suo fondamento e la sua giustificazione nell'attuazione di un interesse pubblico.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 21083 del 5 maggio 2004
«Integra gli estremi della falsità ideologica in atto pubblico (artt. 48 e 479 c.p.), la condotta del privato che — avendo chiesto alla Regione l'erogazione di un contributo straordinario per l'abbattimento di tutti i bovini affetti da brucellosi —...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6958 del 23 febbraio 2011
«Il reato di frode informatica aggravata, commesso in danno di un ente pubblico, si consuma nel momento in cui il soggetto agente (nella specie: il pubblico dipendente infedele) interviene, senza averne titolo, sui dati del sistema informatico,...»