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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5391 del 5 giugno 1990
«L'incidenza dell'evento morte di una parte costituita con procuratore verificatosi durante il giudizio di merito è regolata dall'art. 300 c.p.c. in base al quale è indispensabile ed insostituibile la comunicazione formale dell'evento da eseguirsi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5401 del 6 giugno 1990
«La richiesta, da parte del lavoratore, ed in relazione alla medesima attività lavorativa di fatto svolta, di una qualifica inferiore a quella domandata con l'atto introduttivo del giudizio di primo grado, ma superiore a quella attribuitagli dal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5648 del 11 giugno 1990
«La richiesta in via subordinata, da parte del creditore convenuto in opposizione al decreto ingiuntivo, di una somma minore di quella originaria non costituisce domanda riconvenzionale, soggetta, nel rito del lavoro, al disposto dell'art. 418...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5799 del 14 giugno 1990
«La procura a margine del ricorso per cassazione, sebbene priva dell'indicazione delle generalità dei difensori, è validamente rilasciata allorché il dato carente possa senza incertezza desumersi dalla compiuta specificazione dei nomi dei difensori...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 598 del 30 agosto 1990
«Poiché nell'ordinamento municipale, pur mancando la figura del vicesindaco, è prevista la delega dal sindaco per determinate funzioni ad assessori, come in caso di impedimento od assenza del sindaco o dell'assessore delegato, l'esercizio delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6543 del 27 giugno 1990
«Poiché nelle esecuzioni per consegna e rilascio, disciplinate dagli artt. 605-611 c.p.c., il procedimento esecutivo deve considerarsi iniziato con un atto dell'ufficio esecutivo avente natura giurisdizionale e non con un atto di parte qual è la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7101 del 6 luglio 1990
«Nell'ampia accezione di credito di lavoro, cui è applicabile la norma dell'art. 429, terzo comma, c.p.c. in tema di rivalutazione monetaria ed interessi, è compreso anche il risarcimento del danno subito dal lavoratore per la mancata adozione, da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7185 del 10 luglio 1990
«Per negare che le prestazioni lavorative svolte nell'ambito di un gruppo parentale diano luogo a un rapporto di lavoro subordinato o di parasubordinazione, occorre accertare l'esistenza di una partecipazione costante dei vari membri alla vita e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7636 del 30 luglio 1990
«Rispetto ad un'asta pubblica, i soggetti privati non sono portatori di diritti soggettivi, ma solo di un interesse – al regolare svolgimento del procedimento di aggiudicazione – il quale, in presenza di una posizione «differenziata» del soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7935 del 6 agosto 1990
«Nel caso in cui il cittadino straniero agisca in giudizio davanti al giudice italiano, la verifica della sussistenza della condizione di reciprocità di cui all'art. 16 delle disposizioni preliminari al codice civile non investe una questione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8156 del 10 agosto 1990
«L'inesistenza della sentenza è configurabile, oltre che nella ipotesi espressamente prevista dall'art. 161, comma secondo, c.p.c. (mancanza della sottoscrizione del giudice), in tutti i casi in cui la sentenza stessa manchi di quel minimo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8228 del 11 agosto 1990
«Nell'ipotesi in cui venga promesso in vendita un bene unitariamente considerato di proprietà del promittente venditore, che risulti successivamente appartenente a più comproprietari in comunione pro indiviso, non può essere pronunciata sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8342 del 17 agosto 1990
«Ai fini dell'impugnazione per revocazione, ai sensi dell'art. 395 n. 3 c.p.c., è decisivo il documento, trovato dopo la sentenza, che, se acquisito agli atti, sarebbe stato in astratto idoneo a formare un diverso convincimento del giudice, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8755 del 27 agosto 1990
«Ai sensi dell'art. 214 c.p.c. il disconoscimento di scrittura privata, pur non richiedendo l'uso di formule sacramentali o speciali, postula che la parte contro la quale la scrittura è prodotta in giudizio, impugni chiaramente l'autenticità della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8879 del 28 agosto 1990
«In sede di formazione dello stato passivo, nel fallimento o nella liquidazione coatta amministrativa, il conflitto fra creditori anteriori, che concorrono, e creditori posteriori, che non partecipano, comporta, in fase di verifica o di opposizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9213 del 6 settembre 1990
«Ad integrare la fattispecie del dolo processuale revocatorio ex art. 395 n. 1 c.p.c., non basta la semplice violazione del dovere di lealtà e di probità, richiedendosi, invece, un'attività intenzionalmente fraudolenta, concretantesi in artifizi o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 936 del 9 febbraio 1990
«Nel rito del lavoro, in caso di mancata audizione di tutti i testi da parte del giudice di primo grado con conseguente implicito provvedimento di chiusura dell'assunzione della prova, non è ipotizzabile una rinuncia tacita delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 940 del 9 febbraio 1990
«Nel regime di commissariamento dell'Inadel, essendone la legale rappresentanza affidata ad un unico commissario straordinario, dotato anche di poteri deliberativi, la sottoscrizione, da parte di questo, della procura speciale ex art. 365 c.p.c. è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9640 del 21 settembre 1990
«Il provvedimento di urgenza, per la sua intrinseca provvisorietà, esaurisce la sua funzione una volta emessa la decisione di merito, che ad esso si sostituisce, senza conservare effetto fino al passaggio in giudicato di tale decisione. Pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9685 del 24 settembre 1990
«Il decreto previsto dall'art. 611 c.p.c., con il quale il pretore, su richiesta della parte istante, liquida le spese da questa anticipate per la esecuzione per consegna o rilascio, ha natura di provvedimento monitorio, suscettibile di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 978 del 10 febbraio 1990
«La regola enunciata dall'art. 394, comma terzo, c.p.c., per cui le parti possono prendere nel giudizio di rinvio conclusioni nuove se ne sorge la necessità a seguito della sentenza di cassazione opera quante volte la sentenza della cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 104 del 26 gennaio 1991
«Il conflitto di giurisdizione, denunciabile ai sensi dell'art. 362 c.p.c., si verifica quando due giudici, appartenenti ad ordini diversi, abbiano definito in termini contrastanti la stessa questione di giurisdizione, e, quindi, postula che le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11313 del 24 ottobre 1991
«In tema di liquidazione coatta amministrativa, il principio della momentanea improponibilità dell'azione individuale del creditore fino al termine della procedura amministrativa di accertamento dei crediti da parte del commissario giudiziale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12606 del 23 novembre 1991
«L'art. 95, terzo comma, della legge fallimentare, nel prevedere la necessità dell'impugnazione della sentenza non passata in giudicato ove si voglia impedire l'ammissione al passivo del credito da essa risultante fa riferimento all'intero sistema...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1374 del 9 febbraio 1991
«Il momento della pronuncia della sentenza, nel quale il magistrato deve essere legittimamente preposto all'ufficio per potere adottare un provvedimento giuridicamente esistente, va identificato con quello della deliberazione della decisione – il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1686 del 18 febbraio 1991
«Qualora la parte si sia costituita nel giudizio a quo a mezzo di due procuratori con uguali poteri di rappresentanza ed uno solo di essi sia stato designato come domiciliatario, la notifica della impugnazione è valida ancorché eseguita presso il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2054 del 14 marzo 1991
«Nel caso in cui la questione dell'applicabilità di una determinata normativa collettiva abbia costituito il presupposto del thema decidendum del giudizio di primo grado, non integra domanda od eccezione nuova, inammissibile in appello ex art. 437,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2207 del 2 marzo 1991
«Ai sensi dell'art. 366, comma primo n. 5 c.p.c., il ricorso per cassazione deve contenere, a pena di inammissibilità, l'indicazione della procura, se conferita con atto separato, e, se pure non ne è necessaria la trascrizione, occorre però, quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2503 del 9 marzo 1991
«In tema di esecuzione del contratto (o del rapporto obbligatorio) la buona fede si atteggia come un impegno od obbligo di solidarietà, che impone a ciascuna parte di tenere quei comportamenti che, a prescindere da specifici obblighi contrattuali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2790 del 15 marzo 1991
«Ai sensi dell'art. 221 c.p.c., l'indicazione degli elementi e delle prove a supporto della querela di falso deve avvenire secondo i modi stabiliti dalla legge processuale e, perciò, ove si tratti di prova testimoniale, mediante indicazione...»