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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16868 del 28 novembre 2002
«Il contratto di organizzazione di viaggio concluso da un agente intermediario per il viaggiatore dà luogo ad un rapporto diretto tra viaggiatore e organizzatore di viaggi, ma tra il viaggiatore e l'intermediario che faccia constare tale sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5460 del 14 marzo 2006
«Il contratto di albergo concluso per il tramite di un'agenzia di viaggi, che opera come mandataria del cliente che le ha conferito il relativo incarico, comporta che la revoca della prenotazione alberghiera, da parte dello stesso cliente, integra...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10680 del 14 dicembre 1994
«La norma di cui all'art. 1720, comma 2, c.c., secondo cui il mandante deve risarcire i danni che il mandatario ha subito a causa dell'incarico, è applicabile, in via analogica, anche a favore dell'amministratore di una società di capitali — la cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8343 del 29 luglio 1995
«Il mandato irrevocabile nell'interesse del terzo, di cui all'art. 1723, secondo comma, c.c., — il quale concreta un contratto bilaterale e sinallagmatico, in cui il terzo, che ne è estraneo, non ha azione diretta contro le parti contraenti per la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4283 del 26 marzo 2002
«L'arbitraggio con cui le parti demandano ad un terzo arbitratore la determinazione, in loro sostituzione, di uno o più elementi di un contratto concluso ma incompleto, è figura assimilabile ad un mandato collettivo; ne consegue che il negozio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8512 del 5 maggio 2004
«Il contratto di commissione, essendo un sottotipo qualificato di mandato senza rappresentanza, si distingue dal mandato con rappresentanza per l'assenza della contemplatio domini (cioè della spendita del nome del mandante), cosicché mentre il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1996 del 8 aprile 1981
«Tenuto conto che il contratto di commissione, che costituisce una sottospecie del mandato senza rappresentanza, è caratterizzato dal fatto che la prestazione del mandatario è limitata alla stipulazione di un contratto di compravendita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6224 del 3 giugno 1991
«A differenza del fideiussore, il quale garantisce l'adempimento di una obbligazione non propria, ma altrui, cioè assunta nei confronti del terzo garantito, che assume rilevanza di obbligazione principale, il commissionario o mandatario con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4630 del 13 dicembre 1976
«È incompatibile con il rapporto di lavoro subordinato la clausola dello «star del credere», tipica del contratto di commissione, in quanto essa comporta la traslazione del rischio di impresa, con partecipazione alle perdite di gestione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4900 del 28 febbraio 2011
«Sebbene lo spedizioniere sia tenuto, per legge, al compimento delle "operazioni accessorie" alla conclusione del contratto di trasporto per conto del mandante (art. 1737 c.c.), la legge rimette all'autonomia delle parti di stabilire quali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5881 del 9 novembre 1982
«La regola direttiva sugli obblighi e la diligenza dello spedizioniere (ex art. 1739 c.c.) in ordine alla scelta della via, del mezzo e delle modalità di trasporto, non osta ad una qualificazione giuridica diversa da quella del contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«Affinché lo spedizioniere, che normalmente è obbligato a concludere con altri in nome proprio e per conto di colui che gli ha conferito l'incarico, il contratto di trasporto, acquisti la veste di spedizioniere-vettore a norma dell'art. 1741 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18686 del 8 luglio 2008
«L'attività di promozione della conclusione di contratti per conto del preponente, che costituisce l'obbligazione tipica dell'agente, non può consistere in una mera attività di propaganda, da cui possa solo indirettamente derivare un incremento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6482 del 1 aprile 2004
«Nel contratto di agenzia la prestazione dell'agente consiste in atti di contenuto vario e non predeterminato che tendono tutti alla promozione della conclusione di contratti in una zona determinata per conto del preponente, quali il compito di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1078 del 8 febbraio 1999
«Mentre l'agente è colui che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in una zona determinata (art. 1742 c.c.), il procacciatore d'affari è colui che raccoglie le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16603 del 16 luglio 2009
«In tema di attività svolte fuori dall'azienda, gli elementi fondamentali che distinguono il rapporto di lavoro subordinato del rappresentante o viaggiatore di commercio (o piazzista) dal rapporto di lavoro autonomo di rappresentanza ad agenzia (e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9696 del 23 aprile 2009
«L'elemento distintivo tra il rapporto di agenzia e il rapporto di lavoro subordinato va individuato nella circostanza che il primo ha per oggetto lo svolgimento a favore del preponente di un'attività economica esercitata in forma imprenditoriale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11264 del 27 agosto 2001
«Il rapporto di agenzia — che è di natura autonoma — non è incompatibile con la soggezione dell'attività lavorativa dell'agente a direttive e istruzioni nonché a controlli, amministrativi e tecnici, più o meno penetranti, in relazione alla natura...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6389 del 25 novembre 1982
«Ai fini della sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato, non è sufficiente che la prestazione lavorativa si svolga con inserimento nell'altrui attività produttiva, potendo uno stabile collegamento fra l'una o l'altra ravvisarsi anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21073 del 9 ottobre 2007
«Il diritto di esclusiva previsto dall'art. 1743 c.c. è elemento non essenziale ma naturale del contratto di agenzia e, quindi, può essere derogato dalle parti in forza di clausola espressa ovvero di una tacita manifestazione di volontà, desumibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4872 del 27 maggio 1996
«Nel contratto di agenzia, la clausola di esclusiva, in difetto di diverse, specifiche, pattuizioni, ha un ambito di efficacia coincidente con l'oggetto del mandato, con la conseguenza che gli affari non ricompresi tra quelli che l'agente deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5822 del 7 dicembre 1978
«Il concetto di «zona» nel cui ambito l'agente assume stabilmente l'incarico di promuovere, per conto del preponente, la conclusione di contratti (art. 1742 c.c.) ha unicamente un significato territoriale geografico, riferentesi all'ambito nel...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10728 del 10 maggio 2006
«Ai sensi dell'art. 1746 c.c. è imposto all'agente di tutelare gli interessi del preponente e di agire con lealtà e buona fede nell'esecuzione dell'incarico. Tuttavia, tale norma non impedisce all'agente — così come al subagente — vincolato da un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21445 del 12 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, il preponente, in forza dell'art. 1749 c.c., non soltanto nella sua vigente formulazione, ma anche in quella antecedente alla novella recata dall'art. 4 del D.L.vo n. 65 del 1999, è tenuto ad agire con correttezza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3925 del 19 marzo 2001
«In tema di rapporto di agenzia, l'esercizio legittimo, da parte della società preponente, del potere di recesso ad nutum non integra gli estremi del comportamento in violazione degli obblighi di correttezza, anche se il recesso stesso abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5467 del 2 maggio 2000
«Anche in base alla normativa di attuazione della direttiva comunitaria 86/653 (del 18 dicembre 1986) sugli agenti di commercio indipendenti e, in particolare, alla disciplina dettata dall'art. 1748 c.c., nel testo di cui al D.L.vo 15 febbraio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6586 del 1 giugno 1992
«Ai sensi dell'art. 1748 c.c., l'agente ha diritto alle provvigioni sulle vendite di macchinari del preponente sia nel caso in cui tali vendite siano effettuate in leasing, cioè mediante trasferimento della proprietà dei beni ad una società...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 303 del 16 gennaio 1988
«Nel rapporto di agenzia; il preponente, anche in mancanza di una clausola contrattuale che espressamente riservi al predetto la facoltà di accettare o meno gli affari proposti dall'agente, non è obbligato a concludere tutti i contratti proposti da...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 401 del 17 gennaio 1980
«Ai fini del diritto alla provvigione spettante all'agente non rileva il luogo in cui il contratto sia stato formalmente concluso od eseguito bensì quello in cui il contratto sia stato promosso o avrebbe potuto essere promosso per essere ivi la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14767 del 15 novembre 2000
«Qualora un contratto di agenzia contenga una clausola secondo cui il conto provvigionale si intende approvato se non contestato entro trenta giorni, l'approvazione dell'estratto conto preclude l'impugnabilità della validità e dell'efficacia dei...»