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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25825 del 10 dicembre 2009
«La disciplina di cui all'art. 320 c.p.c. non comporta alcuna deroga al principio della revocabilità di tutte le ordinanze - salvo quelle espressamente dichiarate non revocabili - da parte del giudice che le ha emesse; ne consegue che l'ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2434 del 1 febbraio 2008
«L'individuazione del mezzo di impugnazione esperibile contro un provvedimento giurisdizionale va fatta in base alla qualificazione data dal giudice all'azione proposta, alla controversia e alla sua decisione, con il provvedimento impugnato, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12692 del 30 maggio 2007
«Qualora una sentenza sia stata emessa nei confronti di diversi soggetti, essa può essere impugnata congiuntamente da parte di tutti i suoi destinatari, richiedendosi soltanto che ciascuno di essi abbia un proprio interesse a proporre...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9478 del 11 giugno 2012
«impugnata - trova applicazione allorché gli effetti dichiarativi o costitutivi della sentenza invocata siano pregiudiziali all'oggetto del processo nel quale si fanno valere, e presuppone, pertanto, la necessità di due decisioni: una nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19639 del 7 ottobre 2005
«Il provvedimento con cui il giudice del gravame dispone una consulenza tecnica d'ufficio è, per sua natura, revocabile e funzionale allo svolgimento di un'attività istruttoria, e non ha un contenuto decisorio bensì meramente ordinatorio. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1605 del 22 giugno 1966
«Qualora una sentenza contenente la condanna del soccombente al pagamento delle spese giudiziali sia stata appellata ed il giudizio di appello, riassunto da una delle parti a seguito della mancata costituzione di entrambe, sia stato successivamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12223 del 17 luglio 2012
«Le carenze organizzative dell'ufficio giudiziario, così come gli errori dei funzionari ad esso addetti, non possono mai comportare alcuna conseguenza pregiudizievole per le parti del processo. Deve, pertanto, qualificarsi come abnorme - e dunque...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13897 del 20 ottobre 2000
«Nell'ipotesi di mancato reperimento del fascicolo d'ufficio di primo grado nell'incartamento processuale, il giudice di appello, qualora la parte interessata non abbia provveduto a depositare il fascicolo di parte, secondo quanto richiesto con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6465 del 23 marzo 2006
«In tema di querela di falso proposta avanti alla corte d'appello, l'ordinanza con cui, ai sensi dell'art. 355 c.p.c., il giudice d'appello rimette le parti avanti al tribunale ritenuto competente per la riassunzione del giudizio sulla querela, ha...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7953 del 23 luglio 1999
«Il provvedimento con il quale il giudice di appello abbia disposto, nella forma dell'ordinanza collegiale ex art. 356 c.p.c., l'assunzione di nuovi mezzi di prova (o, comunque, abbia impartito disposizioni funzionali alla prosecuzione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1902 del 27 gennaio 2011
«a consumazione del potere d'impugnazione, che ai sensi dell'art. 358 c.p.c., consegue alla dichiarazione di inammissibilità od improcedibilità dell'appello, presuppone che l'impugnazione sia stata rivolta contro un provvedimento idoneo a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 25837 del 11 dicembre 2007
«Posto che, al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di sentenza o di ordinanza, è decisiva non già la forma adottata ma il suo contenuto (cosiddetto principio della prevalenza della sostanza sulla forma), al provvedimento del giudice,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10946 del 9 giugno 2004
«Al fine di stabilire se un provvedimento abbia natura di ordinanza o di sentenza, e sia quindi soggetto o meno ai mezzi di impugnazione previsti per le sentenze, occorre aver riguardo, non già alla sua forma esteriore ed alla qualificazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8736 del 16 agosto 1993
«Anche il ricorso per cassazione proposto a norma dell'art. 111 Cost. avverso l'ordinanza emessa ai sensi dell'art. 29 L. 13 giugno 1942, n. 794, richiamato dall'art. 11 L. 8 luglio 1980, n. 319 (reiettiva dell'opposizione al decreto del G.I. di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3669 del 10 novembre 1992
«È legittimo il sequestro preventivo di una stalla dalla quale promanino continuativamente esalazioni maleodoranti. (In motivazione, la S.C. ha osservato che il fatto integra il reato di cui all'art. 674 c.p. e che la libera disponibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4126 del 13 settembre 1978
«Nel caso in cui la lite sia stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, il giudice d'appello, pur non potendo disporre nuove prove in contrasto con il giuramento prestato né revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5362 del 10 dicembre 1977
«Il giudice di appello, allorché la lite è stata definita in primo grado in base a giuramento suppletorio, pur non avendo il potere di disporre prove in contrasto con tale mezzo istruttorio, né di revocare discrezionalmente l'ordinanza ammissiva di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17647 del 29 luglio 2009
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza che, ai sensi dell'art. 373 c.p.c., accoglie l'istanza di sospensione dell'esecuzione della sentenza impugnata per cassazione, trattandosi di provvedimento di natura ordinatoria che non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7520 del 4 giugno 2001
«L'ordinanza emessa, ex art. 373 c.p.c., nel procedimento di sospensione dell'esecuzione della sentenza di appello non può essere legittimamente inquadrata tra i provvedimenti che devono contenere la liquidazione delle spese, trattandosi di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1878 del 27 gennaio 2011
«La decisione della Corte di cassazione sull'estinzione per rinuncia che sia intervenuta successivamente alla comunicazione della fissazione della trattazione in pubblica udienza o alla notificazione e comunicazione della trattazione in camera di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 287 del 9 gennaio 2009
«La fissazione della trattazione dell'istanza di regolamento preventivo di competenza, così come di giurisdizione, in udienza pubblica e la relativa decisione con sentenza, anziché, ex art. 375 cod. proc. civ., nelle forme del rito camerale con...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 288 del 11 gennaio 2006
«In tema di procedimento di cassazione, la declaratoria di improcedibilità del ricorso può essere adottata con procedura camerale. Difatti, pure se l'art. 375 c.p.c. non richiama espressamente l'ipotesi della improcedibilità del ricorso, questa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6407 del 1 aprile 2004
«La decisione con la quale viene dichiarata l'inammissibilità del ricorso per Cassazione, se adottata all'esito di un'udienza pubblica, deve essere assunta non con ordinanza, bensì con sentenza, le cui forme debbono ritenersi prescritte (salvo le...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10841 del 10 luglio 2003
«L'avvenuta fissazione della trattazione di un'istanza di regolamento preventivo di giurisdizione in udienza pubblica — anziché, come prescritto dall'art. 375 c.p.c., in camera di consiglio — è pienamente legittima, in quanto non determina alcun...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1007 del 24 giugno 1947
«Il ricorso per cassazione nel quale manchino i motivi di cui all'art. 360 c.p.c. deve essere dichiarato inammissibile anche nel caso di pronuncia di ordinanza in camera di consiglio, nonostante che nell'art. 375, in relazione a tale ipotesi, sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11963 del 8 giugno 2005
«In tema di procedimento di revocazione delle sentenze della S.C., deve ritenersi che gli avvocati delle parti hanno la facoltà di essere sentiti se compaiono, in quanto l'art. 391 bis c.p.c., mentre fissa direttamente la forma della decisione in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9461 del 18 aprile 2013
«Proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza con cui il giudice di appello abbia rigettato il gravame avente ad oggetto il provvedimento di revoca di un'ordinanza di sospensione ex art. 295 cod. proc. civ., disposta dal giudice di primo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 628 del 23 gennaio 1998
«La designazione del giudice di rinvio a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuendo a quest'ultimo una competenza funzionale ratione materiae come tale inderogabile, non può essere modificata né dal giudice designato con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19648 del 7 ottobre 2005
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotta una dichiarazione di rinuncia al ricorso ritualmente sottoscritta dal difensore del ricorrente munito del relativo potere (ovvero di mandato speciale a tale effetto) e la stessa venga validamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7834 del 22 dicembre 1986
«A differenza della rinuncia al ricorso per cassazione (artt. 390 e 391 c.p.c.) — che la parte, o il suo difensore munito di procura ad hoc, possono proporre per conseguire l'effetto estintivo del processo — la pur concorde affermazione dei...»