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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1999 del 18 febbraio 1993
«Dopo la riserva di ricorso per cassazione differito avverso sentenza d'appello non definitiva, l'impugnazione della sentenza — definitiva o non definitiva — pronunziata in sede di revocazione non rende attuale l'onere di proporre contestualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4775 del 18 aprile 2000
«Attesi i riflessi che l'attenuante della provocazione può avere sull'entità del risarcimento dovuto alla persona offesa dal reato (quanto meno con riguardo al risarcimento del danno non patrimoniale, la cui liquidazione non può che essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 250 del 28 febbraio 2000
«Non è autonomamente impugnabile un'ordinanza dibattimentale meramente confermativa di precedente ordinanza che non sia stata impugnata nei termini, giacché verrebbe elusa, in caso contrario, la disciplina della perentorietà dei termini...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17457 del 9 agosto 2007
«Allorquando l'azione civile viene esercitata in sede penale, ancorché per una somma rientrante nell'ambito della giurisdizione equitativa del giudice di pace, poiché l'accertamento su di essa implica la pregiudiziale decisione sul fatto di reato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27666 del 30 dicembre 2009
«In tema di foro per le cause di risarcimento dei danni cagionati nell'esercizio delle funzioni giudiziarie, in relazione alla disciplina recata dall'art. 4 della L. 13 aprile 1988, n. 117 - per cui la competenza su dette controversie è del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 370 del 30 giugno 1999
«Con riguardo ad azione di simulazione esercitata in via principale ed azione di revocazione esercitata in via subordinata proposta da una società italiana nei confronti di convenuti residenti in Italia e convenuti domiciliati nel territorio di uno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19892 del 13 ottobre 2005
«L'elencazione delle controversie per le quali è stabilito che il tribunale giudica in composizione collegiale, quale contenuta sia nell'art. 48, secondo comma, del r.d. n. 12 del 1941, nel testo modificato dall'art. 88 della legge n. 353 del 1990,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2220 del 4 aprile 1980
«Per il principio della domanda (artt. 2908 c.c. e 99 c.p.c.), che è all'origine dell'attribuzione del diritto di azione al soggetto interessato, l'invocazione della tutela giurisdizionale costituisce il contenuto di un diritto strettamente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1680 del 5 giugno 1953
«Quando il giudice, investito della revocazione, ritenga questa ammissibile per il ricorso di taluno dei motivi indicati nell'art. 395 c.p.c., non è assolutamente necessario e indispensabile che, chiusa la fase del iudicium rescindens, giudichi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1465 del 11 febbraio 1988
«L'art. 831 c.p.c. — che esclude l'impugnazione per revocazione delle sentenze arbitrali tanto per i motivi di cui i nn. 4 e 5 dell'art. 395 c.p.c., quanto per le sentenze per le quali sia sperimentabile l'impugnazione per nullità — comporta che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7513 del 9 ottobre 1987
«Il lodo arbitrale, anche se pronunci sulla sola competenza degli arbitri, è impugnabile esclusivamente con i rimedi previsti dagli artt. 828 e 831 c.p.c. e non con il regolamento di competenza che, come tutti gli altri mezzi di gravame diversi da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 793 del 19 gennaio 2001
«In tema di nullità di un lodo arbitrale, il requisito della «riunione in conferenza personale» degli arbitri è condizione di validità della pronuncia, essendo il relativo precetto testualmente dettato dal primo comma dell'art. 823 c.p.c., ed...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 15890 del 20 settembre 2012
«La controversia sulla nullità della delibera assembleare di una società a responsabilità limitata, in relazione all'omessa convocazione del socio, quale soggetta al regime di sanatoria previsto dall'art. 2379 bis c.c., è compromettibile in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 30519 del 30 dicembre 2011
«Le controversie associative possono formare oggetto di compromesso, con esclusione soltanto di quelle che coinvolgono interessi protetti da norme inderogabili. (Nel caso di specie, la C.S. ha ritenuto assoggettabile ad arbitrato l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1074 del 10 aprile 1978
«Al procedimento di revocazione del decreto ingiuntivo si applicano le regole relative alla revocazione della sentenza. Pertanto la citazione introduttiva deve contenere, a pena d'inammissibilità, anche nel caso che il provvedimento di cui si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 411 del 27 gennaio 1977
«L'impugnazione del decreto ingiuntivo per revocazione prevista dall'art. 656 c.p.c. nei casi indicati nei numeri 1, 2, 5 e 6 dell'art. 395 è ammissibile non soltanto nell'ipotesi in cui il decreto sia divenuto esecutivo per mancata opposizione o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2697 del 22 ottobre 1973
«Ai fini della revocazione di cui all'art. 656 c.p.c. il compito del giudice non è di accertare se il documento in base al quale è stato emesso il decreto ingiuntivo fosse o meno falso, bensì di accertare se la falsità di esso sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1741 del 4 luglio 1966
«La sentenza, che abbia pronunciato in primo grado sulla revocazione di un decreto ingiuntivo, può essere impugnata soltanto con l'appello. Pertanto è inammissibile il ricorso per cassazione proposto contro di essa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 536 del 16 gennaio 1993
«Ai fini della riattivazione del giudizio di cassazione sospeso in pendenza di quello di revocazione avverso la medesima sentenza, non è necessaria l'istanza di riassunzione di cui all'art. 297 c.p.c., in quanto il giudizio di cassazione è dominato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2702 del 23 gennaio 2012
«Il rifiuto di continuare una relazione sentimentale non integra un "fatto ingiusto" idoneo a legittimare, nel delitto di violenza sessuale, il riconoscimento della circostanza attenuante della provocazione, costituendo tale rifiuto espressione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1778 del 20 febbraio 1988
«Nel giudizio di divisione di comunione ereditaria nell'ipotesi in cui il giudice istruttore dopo avere, con la collaborazione di un ausiliare, predisposto il progetto di divisione, provveda alla convocazione dei condividenti (e degli eventuali...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7568 del 1 aprile 2014
«I ricorsi per cassazione separatamente proposti contro la sentenza di merito resa in grado di appello e contro quella pronunciata dallo stesso giudice d'appello nel successivo giudizio di revocazione possono essere riuniti, in quanto le due...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3200 del 12 febbraio 2014
«E inammissibile il ricorso per cassazione per motivi inerenti la giurisdizione ai sensi dell'art. 111, ultimo comma, Cost., avverso la sentenza resa dal Consiglio di Stato in relazione alla richiesta di revocazione di una decisione dallo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 843 del 17 gennaio 2014
«In tema di impugnazioni, dall'art. 391 bis, quarto e quinto comma, cod. proc. civ., costituisce norma speciale e derogatoria dell'art. 324 cod. proc. civ. - e quindi di stretta applicazione - secondo la quale la proposizione di un ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9865 del 7 maggio 2014
«In tema di revocazione ai sensi dell'art. 395, n. 3, cod. proc. civ., la sentenza pronunciata dopo il passaggio in giudicato della sentenza da revocare, anche quando i fatti in essa accertati siano preesistenti a quest'ultima, non costituisce atto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12000 del 28 maggio 2014
«In tema di revocazione, ai sensi dell'art. 395, n. 3, cod. proc. civ., la forza maggiore si concreta nell'ignoranza assoluta ed incolpevole del documento, requisito insussistente ove il documento, nella disponibilità della parte e da questa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 155 del 8 gennaio 2014
«L'istanza di revocazione, prevista dall'art. 395, n. 5, cod. proc. civ., per essere la sentenza da revocare contraria ad altra precedente avente tra le parti autorità di cosa giudicata, è ammissibile solo quando si tratta di giudicato risultante...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10416 del 14 maggio 2014
«In materia di revocazione ordinaria, nessuna disposizione del codice di procedura civile inibisce alla parte, che pure abbia ottenuto la sospensione del termine per la proposizione dell'impugnazione ex art. 398 cod. proc. civ., di svolgere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6881 del 24 marzo 2014
«Nella fase rescindente del giudizio di revocazione, il giudice, verificato l'errore di fatto (sostanziale o processuale) esposto ai sensi del n. 4 dell'art. 395 cod. proc. civ., deve valutarne la decisività alla stregua del solo contenuto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4265 del 24 febbraio 2014
«In tema di revocazione della sentenza per errore di fatto, il giudice che rigetti la domanda di revocazione, riconoscendo l'errore denunciato ma assumendone la non decisività, ha l'onere di indicare quali ulteriori ed indipendenti ragioni...»