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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5585 del 12 maggio 1994
«Qualora, disposto il giudizio immediato, venga ritualmente avanzata dall'imputato, ai sensi dell'art. 458 c.p.p., richiesta di giudizio abbreviato, in ordine alla quale il P.M. non esprima il proprio consenso, il Gip deve trasmettere gli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 724 del 24 gennaio 1994
«In tema di ammissione di nuove prove (art. 507 c.p.p.), non sussiste l'obbligo del giudice di disporre d'ufficio tutte le prove astrattamente pertinenti e rilevanti, bensì il potere-dovere di disporre nuovi mezzi di prova quando risulti...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4265 del 7 aprile 1998
«In tema di istruzione dibattimentale, le disposizioni di cui all'art. 6, L. 7 agosto 1997, n. 267, che contengono la disciplina transitoria della nuova normativa posta dall'art. 513, c.p.p., in ordine alla lettura delle dichiarazioni rese...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5180 del 15 novembre 1999
«Il provvedimento con cui il giudice del dibattimento dichiara inammissibile la contestazione suppletiva effettuata dal pubblico ministero ai sensi dell'art. 517 c.p.p., per quanto erroneo (essendo il pubblico ministero dominus dell'azione penale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42993 del 18 novembre 2008
«Nel giudizio di legittimità il sindacato sulla correttezza del procedimento indiziario non può consistere nella rivalutazione della gravità, della precisione e della concordanza degli indizi, in quanto ciò comporterebbe inevitabilmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1604 del 23 maggio 1994
«È abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento (nella specie pretore) che dichiari la nullità dell'ordinanza con cui il Gip abbia rigettato la richiesta di archiviazione del pubblico ministero restituendogli gli atti e imponendogli la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6402 del 2 luglio 1997
«Al parziale accoglimento dell'impugnazione dell'imputato deve conseguire l'esclusione della sua condanna alle spese del procedimento di impugnazione. (Fattispecie nella quale la Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di merito che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 24 del 16 dicembre 1999
«L'indagine di legittimità sul discorso giustificativo della decisione ha un orizzonte circoscritto, dovendo il sindacato demandato alla Corte di cassazione essere limitato - per espressa volontà del legislatore - a riscontrare l'esistenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23852 del 24 maggio 2004
«La previsione dell'art. 673 c.p.p. è circoscritta alla revoca di sentenze di condanna e di proscioglimento o di non luogo a procedere per estinzione del reato o difetto di imputabilità, nei casi di abrogazione o declaratoria di illegittimità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3114 del 13 ottobre 1995
«La Convenzione europea di Parigi, a differenza dell'art. 705 c.p.p., non richiede per la pronuncia di una sentenza favorevole all'estradizione per l'estero che debbano sussistere «gravi indizi di colpevolezza» né che il mandato di cattura o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7628 del 24 maggio 2002
«La valutazione del carattere offensivo o non di uno scritto o di altra manifestazione del pensiero si pone, per il giudice che deve adottarla, come valutazione di un atto, in ordine alla quale esso ha l'obbligo di dare conto del convincimento cui...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 453 del 11 febbraio 1969
«Il presidente del tribunale, esaurita la fase preliminare del giudizio di separazione personale dei coniugi con l'emissione dei provvedimenti provvisori e la nomina del giudice istruttore, non può, con successivo provvedimento, modificare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10264 del 21 novembre 1996
«In sede di ricorso per cassazione avverso la sentenza che ha deciso sull'impugnazione per nullità del lodo arbitrale, la Corte di cassazione non può prendere in esame direttamente il lodo, ma solo la sentenza emessa nel giudizio d'impugnazione....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8937 del 4 luglio 2000
«Non sussiste contrapposizione tra diritto ed equità, atteso che il giudizio di equità richiede pur sempre il riferimento ad una fattispecie normativa e la comparazione tra norma di legge ed eventuale criterio equitativo prescelto, il quale può...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10321 del 9 settembre 1992
«Qualora il compromesso affidi agli arbitri rituali il compito di decidere secondo equità è nel potere dei medesimi applicare il diritto ogni volta in cui ravvisino la sua coincidenza con l'equità, senza che ciò comporti vizio di eccesso di potere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4439 del 25 febbraio 2014
«L'errore compiuto dal giudice di merito nell'individuare la regola giuridica in base alla quale accertare la sussistenza del nesso causale tra fatto illecito ed evento è censurabile in sede di legittimità ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 3...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4564 del 26 febbraio 2014
«Il verbale di conciliazione giudiziale, che ha natura di atto negoziale ancorché redatto con l'intervento del giudice a definizione di una controversia pendente, va interpretato alla stregua degli artt. 1362 e segg. cod. civ., risolvendosi in un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5133 del 5 marzo 2014
«L'omesso esame del fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti — ai sensi dell'art. 360, primo comma, n. 5, c.p.c., come riformato dall'art. 54, primo comma, lett. b), del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8053 del 7 aprile 2014
«L'art. 360, primo comma, n. 5, cod. proc. civ., riformulato dall'art. 54 del d.l. 22 giugno 2012, n. 83, conv. in legge 7 agosto 2012, n. 134, introduce nell'ordinamento un vizio specifico denunciabile per cassazione, relativo all'omesso esame di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 602 del 9 gennaio 2014
«In tema di prova indiziaria, alla Corte di Cassazione compete il sindacato sulle massime di esperienza adottate nella valutazione degli indizi, nonché la verifica della completezza, della correttezza e della logicità del ragionamento seguito e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15115 del 20 aprile 2010
«Non integra il reato di appropriazione indebita, risolvendosi in un mero inadempimento civilistico, la condotta del datore di lavoro che omette di versare al terzo creditore del suo dipendente, somme all'uopo trattenute sulle retribuzioni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2200 del 14 febbraio 1989
«In tema di ricettazione, il dolo, consistente nella consapevolezza dell'agente della provenienza illecita della cosa, può essere dimostrato da qualsiasi elemento utile e rilevante ai fini probatori, e ciò a prescindere dall'accertamento giudiziale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 700 del 10 gennaio 2014
«In tema di convalida dell'arresto, è legittimo che il giudice effettui sulle attestazioni della polizia giudiziaria un sindacato di attendibilità, che, però, va condotto con l'oggetto e gli standard propri della sede, senza, cioè, che vengano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6338 del 30 maggio 1994
«L'art. 57 c.p., che configura un'ipotesi di reato proprio, autonoma e strutturalmente caratterizzata dall'omissione dell'attività di controllo, contemplata come causa di un evento non voluto, ed addebitabile al direttore (o al vice direttore) di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4455 del 28 marzo 2001
«Ai fini della decorrenza del termine annuale dalla cessazione dell'attività, entro il quale, ai sensi dell'art. 10 L. fall., può essere dichiarato il fallimento dell'imprenditore, il principio della effettività, alla cui stregua l'acquisizione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24930 del 29 novembre 2007
«La mancanza di specifica contestazione circa la qualità di sostituto del sindaco nel vice-sindaco che, non indicando tale qualità, abbia sottoscritto la procura speciale alle liti, non produce l'invalidità e la conseguente inammissibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7523 del 27 marzo 2009
«In tema di regolamento delle spese processuali, nel regime anteriore alla novella dell'art. 92 c.p.c. recata dall'art. 2, comma 1, lett. a), della legge 28 dicembre 2005, n. 263, rientra tra i poteri discrezionali del giudice di merito disporne la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5082 del 10 maggio 1995
«L'intervento iussu iudicis, rispondendo ad un interesse di ordine pubblico che trascende quello delle stesse parti originarie o dei terzi, e cioè all'interesse superiore della giustizia ad attuare l'economia dei giudizi e ad evitare i rischi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 609 del 17 gennaio 2003
«Il ricorso alle nozioni di comune esperienza attiene all'esercizio di un potere discrezionale riservato al giudice di merito, e pertanto il mancato ricorso ad esse non può dar luogo ad alcun sindacato in sede di legittimità. (Nella specie, la S.C....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21909 del 25 settembre 2013
«Il principio generale di riparto dell'onere probatorio di cui all'art. 2697 c.c. deve essere contemperato con il principio di acquisizione probatoria, che trova fondamento nella costituzionalizzazione del principio del giusto processo, con la...»