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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23235 del 3 novembre 2009
«In materia di recesso dal rapporto di lavoro, è valida la clausola del contratto individuale che preveda un termine di preavviso per le dimissioni più lungo rispetto a quello stabilito per il licenziamento, ove tale facoltà di deroga sia prevista...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1591 del 12 febbraio 2000
«Conseguentemente, fatti o condotte non integrabili una giusta causa o un giustificato motivo di licenziamento con riguardo ai generali rapporti di lavoro subordinato ben possono giustificare il licenziamento del dirigente, con conseguente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3901 del 12 aprile 1991
«La norma che vieta lo svolgimento di altre attività remunerate al lavoratore che fruisce del trattamento di integrazione salariale, prevista originariamente per la cassa integrazione guadagni ordinaria dall'art. 3, secòndo comma, del D.L.L.g.t. 9...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 510 del 22 gennaio 1988
«Le indicazioni contenute nel libretto di lavoro — consistenti in attestazioni unilaterali del datore di lavoro — non valgono, da sole, a dimostrare con certezza la durata ed il contenuto del rapporto di lavoro subordinato, pur potendo al riguardo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7835 del 4 aprile 2006
«Nel rapporto di lavoro subordinato il patto di non concorrenza è nullo se il divieto di attività successive alla risoluzione del rapporto non è contenuto entro limiti determinati di oggetto, di tempo e di luogo, poiché l'ampiezza del relativo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11559 del 26 maggio 2011
«In ipotesi di rapporto di lavoro subordinato avente ad oggetto l'insegnamento presso scuole private legalmente riconosciute, il possesso del titolo legale di abilitazione all'insegnamento da parte degli insegnanti rappresenta un requisito di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25756 del 24 ottobre 2008
«Il rapporto di lavoro subordinato concluso con chi sia privo di abilitazione necessaria per l'esercizio di una determinata professione (nella specie, quella di biologo presso un laboratorio di analisi cliniche) è nullo per violazione di norme...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5516 del 4 giugno 1999
«La tutela apprestata in favore del lavoratore dall'art. 2126, primo comma, c.c. non può trovare applicazione nell'ipotesi in cui il contratto di lavoro abbia una causa illecita rappresentata dalla comune intenzione delle parti di costituire un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7747 del 5 aprile 2011
«Nel giudizio di accertamento negativo dell'obbligo contributivo e con riguardo alla qualificazione del lavoro a domicilio come autonomo o subordinato, è onere del contribuente provare la sussistenza degli elementi che escludono la sussistenza del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21594 del 15 novembre 2004
«Né valgono, di per sè, ad escludere la configurabilità del suddetto tipo di rapporto l'iscrizione del prestatore di lavoro all'albo delle imprese artigiane (in quanto ad una iscrizione formale, priva di valore costitutivo, può non corrispondere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14085 del 11 giugno 2010
«L'esecuzione di una prestazione d'opera professionale di natura intellettuale effettuata da chi non sia iscritto nell'apposito albo previsto dalla legge dà luogo, ai sensi degli artt. 1418 e 2231 c.c., a nullità assoluta del rapporto tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24367 del 1 ottobre 2008
«L'istituto del recesso per giusta causa, previsto dall'art. 2119 cod. civ., in relazione al rapporto di lavoro subordinato, è applicabile anche al contratto d'opera, ove vi sia un fatto imputabile ad una delle parti che impedisca la prosecuzione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23624 del 22 novembre 2010
«In tema di rapporto di lavoro domestico in situazione di convivenza, l'esistenza di un contratto a prestazioni corrispettive deve essere escluso solo in presenza della dimostrazione di una comunanza di vita e di interessi tra i conviventi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5805 del 23 marzo 2004
«La libera pattuizione con l'università del compenso spettante a un lettore di lingue straniere in relazione ad un rapporto di lavoro autonomo preclude al giudice il potere di determinare il compenso stesso per adeguarlo all'importanza dell'opera e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1906 del 16 febbraio 1993
«La partecipazione di una società di capitali, in qualità di accomandante, ad una società in accomandita semplice, comportando la violazione di norme inderogabili (concernenti l'amministrazione ed i bilanci della società di capitali) è nulla per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2557 del 21 marzo 1997
«Le prestazioni espletate dal socio di una cooperativa di lavoro, che non sono riconducibili ad un rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato, sicché non trova applicazione la disciplina delle mansioni dettate dall'art. 2103 c.c., non possono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19235 del 11 luglio 2008
«Con riguardo alla causa di ineleggibilità per i sindaci delle società per azioni, prevista dall'art. 2399 cod. civ. (nel testo, applicabile "ratione temporis", anteriore al d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6) e relativa all'esistenza con la società...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15354 del 9 agosto 2004
«Con riferimento alla disciplina del compenso spettante ai componenti del collegio sindacale di una società di capitali, ove l'attività di sindaco di una società controllata sia stata svolta da un di-pendente (munito dei richiesti titoli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2941 del 4 aprile 1997
«Alla delibera di esclusione di un socio da una società cooperativa di produzione e lavoro non sono applicabili le garanzie formali del contraddittorio sancite dall'art. 7 dello Statuto dei lavoratori per le sanzioni disciplinari irrogate dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1448 del 5 febbraio 1993
«Il rapporto fra cooperativa di lavoro e socio non ha natura di lavoro subordinato, per modo che la valutazione degli inadempimenti del socio stesso, per giustificarne l'esclusione dalla società, a norma dell'art. 2527 c.c., deve essere operata con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1420 del 4 febbraio 2002
«Nel contratto di associazione in partecipazione, che mira, nel quadro di un rapporto sinallagmatico con elementi di aleatorietà, al perseguimento di finalità in parte analoghe a quelle dei contratti societari, è elemento costitutivo essenziale,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3936 del 6 maggio 1997
«La pattuita partecipazione dell'associato, il cui apporto abbia un contenuto patrimoniale, ai ricavi dell'impresa gestita in associazione, ancorché non sia perfettamente assimilabile alla partecipazione agli utili come previsto dall'art. 2549...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4524 del 24 febbraio 2011
«In tema di distinzione fra contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato e contratto di lavoro subordinato, pur avendo indubbio rilievo il "nomen iuris" usato dalle parti, occorre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1188 del 3 febbraio 2000
«In tema di distinzione tra contratto di associazione in partecipazione con apporto di prestazione lavorativa da parte dell'associato e contratto di lavoro subordinato con retribuzione collegata agli utili dell'impresa, la riconducibilità del...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34558 del 20 agosto 2003
«Al fine di individuare se l'attività svolta da un soggetto possa essere qualificata come pubblica, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 357 e 358 c.p., è necessario verificare se essa sia o meno disciplinata da norme di diritto pubblico o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14658 del 1 ottobre 2003
«Le risultanze dei libri contabili obbligatori dell'azienda, in quanto atti precostituiti dall'imprenditore, costituiscono prova contro il datore di lavoro che li ha formati, solo in quanto siano prova di fatti (quali l'esistenza di un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5361 del 29 maggio 1998
«Le risultanze del libro paga e del libro matricola, che il datore di lavoro è obbligato a tenere in base all'art. 134 del R.D. n. 1422 dei 1924 e all'art. 20 del D.P.R. n. 1124 del 1965, sono invocabili, a norma degli ant. 2709 e 2710 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11881 del 6 agosto 2003
«La qualificazione giuridica del fatto esula dall'ambito della confessione, la quale può avere ad oggetto solo circostanze obiettive e non già opinioni o giudizi. (Nella specie la sentenza impugnata, contrariamente alle dichiarazioni rese dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 994 del 19 gennaio 2005
«Il privilegio generale sui mobili, previsto dall'art. 2751 bis c.c. per le prestazioni di lavoro, subordinato può essere utilmente invocato dai soci lavoratori che siano anche dipendenti della cooperativa, alla stregua dell'art. 5, primo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8765 del 18 giugno 2002
«Con riferimento al privilegio generale sui mobili accordato ai crediti collegati al rapporto di lavoro subordinato dall'art. 2751 bis, n. 1, c.c., la sentenza n. 326 del 1983 della Corte cost., che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale...»