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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9248 del 25 giugno 2002
«È manifestamente infondata la questione d'illegittimità costituzionale della disposizione del terzo comma dell'art. 379 c.p.c., con riferimento all'art. 24 Cost., nella parte in cui consente al procuratore generale di prospettare, nel corso della...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11140 del 17 luglio 2003
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 24 e 111 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 379 c.p.c., là dove, in merito all'ordine di intervento nella discussione nell'udienza del giudizio di cassazione avverso la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3880 del 11 giugno 1986
«L'art. 414 c.p.c., pur non prevedendo tra gli elementi che il ricorso deve contenere, l'indicazione della procura e del procuratore né la sottoscrizione, deve intendersi integrato dalla disposizione generale contenuta nell'art. 125 c.p.c., secondo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4465 del 13 maggio 1996
«...atteso che il giudizio di responsabilità, eventualmente promosso dal procuratore generale presso la Corte dei conti, ha natura e finalità del tutto diverse rispetto alla controversia suddetta che rientra nelle previsioni di cui all'art. 442 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25861 del 2 dicembre 2011
«La disciplina relativa al luogo di notifica, fissata dal terzo comma dell'art. 480 c.p.c., si riferisce unicamente alle notifiche dell'eventuale opposizione a precetto, ai sensi dell'art. 615 c.p.c., e dei conseguenti atti endoprocessuali, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4184 del 27 marzo 2000
«...su ricorso del Procuratore Generale, ha annullato la sentenza di patteggiamento con la quale si era sostituita la pena della reclusione con quella pecuniaria corrispondente, per omessa motivazione sia sulla sostituzione sia sulla rateizzazione).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2808 del 16 marzo 1995
«In materia di interruzione di un ufficio e servizio pubblico, l'art. 340 c.p. non richiede la potenzialità del turbamento del funzionamento del servizio di pubblica necessità, ma la effettività di esso. (Nel caso di specie la Corte di cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4323 del 10 maggio 1997
«La Corte Suprema, in applicazione del principio di cui in massima, ed in accoglimento del ricorso proposto dal Procuratore generale territorialmente competente, ha annullato con rinvio la sentenza con la quale la Corte d'appello, ritenendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29490 del 22 luglio 2011
«La riabilitazione presuppone che il soggetto abbia dato prova di effettivo e completo ravvedimento, dimostrando di avere tenuto un comportamento privo di qualsivoglia atteggiamento trasgressivo ed aver intrapreso uno stile di vita rispettoso dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3588 del 27 ottobre 1993
«...stabilito per la riabilitazione stessa. La Suprema Corte, in accoglimento del ricorso del procuratore generale il quale aveva denunciato l'erroneità della ritenuta estinzione della pena pecuniaria, ha affermato il principio di cui in massima).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45 del 10 gennaio 1986
«.... Il denaro costituente la dotazione del tavolo, e più in generale quello proveniente dall'esercizio della casa da gioco, non può considerarsi appartenente alla pubblica amministrazione. I cosiddetti impiegati di gioco, svolgano essi mansioni...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22203 del 3 giugno 2008
«Integra il delitto di falsità ideologica in atto pubblico commessa dal pubblico ufficiale (art. 479 c.p. ), la condotta di colui che, in qualità di procuratore della Repubblica, ancorché sospeso da tali funzioni, appone una data anteriore a quella...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 51207 del 30 dicembre 2015
«In tema di ricorso per cassazione deciso nelle forme del rito camerale non partecipato ai sensi dell'art. 611 cod. proc. pen., l'acquisizione della requisitoria scritta del procuratore generale non è presupposto necessario ai fini della fissazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41137 del 7 ottobre 2013
«Il Procuratore Generale non può sostituire la propria volontà a quella già manifestata, in forza della conoscenza diretta degli elementi concreti acquisiti al processo, dal P.M. che ha partecipato al patteggiamento e non può proporre, come motivi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 24357 del 19 giugno 2012
«È inammissibile per carenza di interesse l'impugnazione del pubblico ministero (nella specie, il procuratore generale presso la Corte di appello), che, senza contestare la sussistenza dei presupposti per la concessione del perdono giudiziale,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14141 del 8 aprile 2015
«La disposizione dell'art. 570, comma terzo, cod. proc. pen., in virtù della quale il rappresentante del pubblico ministero che ha presentato le conclusioni e che ne fa richiesta nell'atto di appello, può partecipare al successivo grado di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15806 del 8 aprile 2014
«Il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di appello, stante la unitarietà dell'ufficio di procura generale, può proporre impugnazione, nei casi stabiliti dalla legge e quali che siano state le conclusioni del rappresentante del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19762 del 8 maggio 2013
«Non costituisce rinuncia all'impugnazione la formulazione, da parte del Procuratore generale di udienza, di conclusioni contrarie all'appello precedentemente proposto da un altro ufficio del P.M. (Fattispecie relativa ad una richiesta di parziale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6079 del 25 maggio 1998
«Anche dopo l'entrata in vigore del nuovo codice di rito, il visto del procuratore generale sulle sentenze dei giudici di primo grado del distretto costituisce un adempimento di carattere amministrativo destinato a consentire alla massima autorità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8005 del 27 agosto 1997
«Pertanto, non può essere preso in considerazione come atto di rinuncia all'impugnazione, “per acquiescenza”, la richiesta dibattimentale del Procuratore Generale di conferma della decisione impugnata da altro Pubblico Ministero; ciò non solo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2529 del 6 marzo 1996
«Poiché la rinuncia all'impugnazione, che è un negozio formale che non ammette equivalenti, deve essere fatta nelle forme e nei termini stabiliti dall'art. 589 c.p.p., non costituisce rinuncia tacita o implicita la richiesta del procuratore...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5893 del 16 febbraio 2000
«Allorché l'appellante concorda con il procuratore generale la misura della pena, ai sensi dell'articolo 599, comma quarto, c.p.p., rinunciando a tutti gli altri motivi di impugnazione, non può poi dolersi della omessa o illogica motivazione in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18621 del 14 aprile 2017
«All'udienza in camera di consiglio davanti alla Corte di cassazione, regolatrice del conflitto di giurisdizione instaurato tra il giudice ordinario e il giudice militare, è legittimato a partecipare esclusivamente il Procuratore generale della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3954 del 27 gennaio 2017
«Il procedimento camerale, per la sua struttura scarsamente formale, consente al giudicante di acquisire informazioni e prove, anche di ufficio, senza l'osservanza dei principi sull'ammissione della prova di cui all'art. 190 cod. proc. pen.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11897 del 10 marzo 2017
«...del Gip sulla richiesta di archiviazione. (Fattispecie relativa a dichiarazione contenuta all'interno di un'istanza di avocazione del procedimento, che la stessa persona offesa aveva presentato al procuratore generale presso la corte d'appello.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 54913 del 27 dicembre 2016
«...ha ordinato l'immediata comunicazione del dispositivo della decisione al Procuratore Generale, avendo disposto l'annullamento di ordinanza del Tribunale di sorveglianza di applicazione della misura della semilibertà a carico di condannato libero).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5146 del 6 giugno 1997
«Infatti, l'art. 71 dell'ordinamento giudiziario stabilisce che alle procure della Repubblica presso le preture possano essere addetti vice procuratori onorari; ad essi non sono attribuite tutte le funzioni di carattere generale che competono ai...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8539 del 6 aprile 2018
«...a norma del precedente art. 2558 c.c. Ed infatti, in tal caso, la responsabilità si inserisce nell'ambito della più generale sorte del contratto non già del tutto esaurito, anche se in fase contenziosa al tempo della cessione dell'azienda.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 52549 del 17 novembre 2017
«Sussiste l'interesse della parte civile alla partecipazione al giudizio di legittimità instaurato a seguito di ricorso del procuratore generale finalizzato ad ottenere una diversa qualificazione giuridica, "in pejus", del fatto - reato accertato,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14894 del 15 giugno 2017
«Il procuratore generale "ad negotia", cui siano conferiti anche poteri di rappresentanza processuale, diviene titolare di una legittimazione processuale non esclusiva rispetto a quella originaria del rappresentato, il quale può subentrargli e...»