-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1052 del 21 febbraio 1986
«Quando il giudice abbia pronunciato sul merito di una domanda riconvenzionale, proposta nell'udienza di precisazione delle conclusioni in violazione degli artt. 167, 183 e 184 c.p.c., l'attore, che abbia eccepito l'inammissibilità di tale domanda,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4891 del 14 aprile 2000
«Il diritto di difesa costituzionalmente garantito dall'art. 24 Cost. non è, infatti, suscettibile di subire menomazione alcuna dalla evidenziata previsione normativa in quanto, vertendo la discussione solo sulle difese già proposte, non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10578 del 5 novembre 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione, la norma dell'art. 379, terzo comma, c.p.c., che attribuisce al pubblico ministero il diritto di esporre le sue motivate conclusioni dopo l'esposizione delle difese delle parti, manifestamente non è in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14807 del 15 novembre 2000
«La possibilità di presentare alla Corte di cassazione brevi osservazioni scritte sulle conclusioni rassegnate dal P.G. all'esito della discussione dei difensori (art. 379, comma quarto c.p.c.) vale a garantire che il diritto di difesa delle parti...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7708 del 13 luglio 1993
«Nel rito del lavoro, l'onere imposto al ricorrente dall'art. 414 n. 4 c.p.c., relativo all'esposizione degli elementi di fatto e di diritto che integrano la fattispecie costitutiva del diritto fatto valere in giudizio, è sanzionato dalla...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6448 del 18 dicembre 1985
«Con riguardo ad un immobile, il quale, nel quadro degli interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal terremoto del novembre 1980 (D.L. 26 novembre 1980, n. 776, convertito in L. 22 dicembre 1980, n. 874), sia stato vincolato dal...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12137 del 29 novembre 1991
«In tale ipotesi il pubblico ufficiale che abbia fatto uso dell'arma non può invocare l'esimente de qua sotto il profilo della putatività, assumendo di aver ritenuto di agire in presenza di una causa di giustificazione, essendo incontrovertibile...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12625 del 16 marzo 2004
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 278 c.p., sollevata in riferimento agli artt. 21, 24, 25 e 111 della Costituzione, in quanto la norma incrimina l'offesa ad un bene giuridico di rilevanza...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49532 del 23 dicembre 2009
«Il giudice del processo per l'imputazione di corruzione di un funzionario di uno Stato estero deve procedere, anche d'ufficio, all'accertamento delle norme di diritto straniero utili al fine di stabilire se il funzionario corrotto svolga funzioni...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14599 del 15 aprile 2010
«In tema di omissione di atti di ufficio, per atto di ufficio che per ragione di giustizia deve essere compiuto senza ritardo si intende qualunque ordine o provvedimento autorizzato da una norma giuridica per la tempestiva attuazione del diritto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13451 del 30 dicembre 2000
«In relazione alla configurabilità del reato di interruzione di un ufficio o servizio pubblico (o di pubblico interesse), l'accesso ai documenti amministrativi (mediante esame o estrazione di copie), è riconosciuto dall'art. 22 L. n. 241 del 1990 a...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2285 del 8 ottobre 1997
«Ne consegue che il richiedente interessato riveste la posizione di persona offesa (secondaria) del reato in parola, tutelata come tale dalle garanzie procedimentali previste dagli artt. 408-410 c.p.p., a cominciare dal diritto della notifica...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 350 del 15 gennaio 1991
«Quando l'istigazione a delinquere viene contestata come commessa con il mezzo della stampa, non dall'autore dell'articolo incriminato, bensì dal direttore responsabile per fatto proprio, può pervenirsi all'affermazione della responsabilità di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3236 del 18 marzo 1994
«Nel primo si configura un vero e proprio diritto pubblico soggettivo in capo all'imputato, con conseguente limitazione del potere-dovere all'accertamento formale della figura di reato e al controllo dell'avvenuto pagamento della somma...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24866 del 21 giugno 2011
«Integra il delitto di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta di colui che, in sede di autocertificazione indirizzata al Consiglio superiore della magistratura e preordinata ad ottenere la nomina a...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1763 del 15 marzo 1986
«L'art. 97 primo comma della L. 22 aprile 1941, n. 633, sulla protezione del diritto di autore, il quale consente la riproduzione dell'immagine, senza il consenso del ritrattato, ove sia collegata a fatti di interesse pubblico o svoltisi in...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9927 del 28 settembre 1995
«La qualità di pubblico ufficiale, a norma dell'art. 357 c.p., così come modificato dall'art. 17, L. n. 86/1990, compete ai componenti la speciale commissione dell'Azienda autonoma delle ferrovie dello Stato incaricata di accertare le capacità...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8009 del 24 agosto 1993
«...patrimoniale della pubblica amministrazione. (La Cassazione ha altresì rilevato che la legittimità della sostituzione del bene da parte dell'agente passa necessariamente attraverso il consenso dell'avente diritto, ai sensi dell'art. 1197 c.c.).»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 38691 del 6 ottobre 2009
«...concessionario di un pubblico servizio, aveva sostenuto di aver trattenuto le somme incassate per conto dell'ente, per soddisfare un proprio diritto di credito, vantato nei confronti di quest'ultimo, ricorrendo a una sorta di autoliquidazione).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 464 del 20 gennaio 1992
«Il lavoro portuale, infatti, in quanto si concreta in una attività economica esercitata per un fine pubblico e soggetta ad una particolare disciplina, contenuta in norme di diritto pubblico e in atti autoritativi, che ne determinano i programmi e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2019 del 3 marzo 1993
«I beni giuridici protetti dall'art. 317 c.p. sono identificabili nell'imparzialità e nel buon andamento della pubblica amministrazione, che vengono vulnerati quando i pubblici ufficiali, o gli incaricati di un pubblico servizio, si valgono della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11480 del 15 dicembre 1997
«Ai fini della configurabilità del reato di concussione, ha la qualità di incaricato di pubblico servizio l'imprenditore cui venga concesso il diritto di superficie su aree comunali per la realizzazione di una piano di edilizia economica e popolare...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7281 del 20 giugno 2000
«In tema di rifiuto di atti d'ufficio da parte del pubblico ufficiale e con riguardo all'ipotesi delittuosa di cui al primo comma dell'art. 328 c.p., il carattere indebito del rifiuto, espressamente previsto dalla norma citata ai fini della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43492 del 13 novembre 2003
«In tema di omissione di atti d'ufficio, la norma di cui all'art. 328 secondo comma c.p. prevede che la richiesta del privato, cui corrisponde un dovere di rispondere o di attivarsi da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di un pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7958 del 11 luglio 1992
«Ai sensi dell'art. 357 c.p., come novellato dalle leggi n. 86 del 1990 e n. 181 del 1992, la qualifica di pubblico ufficiale deve essere riconosciuta a quei soggetti che, pubblici dipendenti o semplici privati, quale che sia la loro posizione...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6685 del 4 giugno 1992
«La L. 26 aprile 1990, n. 86 non ha ristretto il concetto di pubblico ufficiale, ma lo ha ampliato correlandolo all'attività in concreto espletata dall'agente, indipendentemente dallo stato giuridico, onde la qualità di pubblico ufficiale va...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12175 del 29 marzo 2005
«La qualità di pubblico ufficiale, per i componenti di un organismo collegiale cui la legge attribuisce l'esercizio di pubbliche funzioni, sussiste anche quando la loro individuazione avvenga, per disposizione normativa, a cura di enti di diritto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10140 del 10 marzo 2015
«Il principio di correlazione tra contestazione e sentenza è funzionale alla salvaguardia del diritto di difesa dell'imputato; ne consegue che la violazione di tale principio è ravvisabile quando il fatto ritenuto nella decisione si trova, rispetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10735 del 13 dicembre 1996
«Con riferimento alla nozione di pubblico servizio, le attività dispiegate da un privato concessionario in funzione e in dipendenza della concessione nonché in adempimento degli obblighi con essa impostigli al fine di assicurare il perseguimento...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36526 del 3 novembre 2006
«Il necroforo riveste la qualità di incaricato di pubblico servizio, considerato che egli svolge attività urgenti di pertinenza della P.A., disciplinata da norme di diritto pubblico e da compiere senza ritardo per evidenti ragioni sanitarie; dette...»