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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2222 del 29 febbraio 1996
«I delitti di falso sono reati di pericolo in ordine all'interesse, alla genuinità ed alla veridicità del documento nel quale si sostanzia l'interesse probatorio e non in relazione ad eventuali danni patrimoniali; ne consegue che, anche nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3560 del 23 gennaio 2008
«Integra il tentativo di falsità in registri (art. 56 e 484 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di titolare di un'agenzia di «pratiche auto» lasci, nel registro sottoposto ad ispezione da parte dell'autorità di pubblica sicurezza, spazi in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28649 del 24 dicembre 2013
«Nel giudizio diretto ad ottenere una sentenza dichiarativa della paternità naturale, l'acquisizione e l'utilizzazione, ai fini della formazione del convincimento del giudice, di una consulenza immunologica espletata da un esperto al di fuori del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11881 del 20 novembre 2000
«Il direttore responsabile di un periodico contenente annunci di soggetti privati è tenuto, nell'espletamento dei suoi compiti di controllo, a verificare la certezza della notizia e, quindi, ad impartire disposizioni affinché sia accertata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4820 del 30 aprile 1991
«La differenza tra il concorso di persone nel reato continuato e l'associazione per delinquere risiede, indipendentemente dalla natura e dalla specie dei reati voluti, nelle connotazioni dell'accordo partecipativo che, se delimitato nel tempo e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10061 del 30 settembre 1995
«In tema di lottizzazione abusiva, la formulazione letterale dell'art. 19 L. 28 febbraio 1985, n. 47 — tenuto conto della differente terminologia usata dal legislatore rispetto alla demolizione prevista dall'art. 7, ultimo comma, stessa legge —...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6598 del 3 giugno 1994
«Ai fini della sussistenza del reato di cui all'art. 674 c.p. (getto pericoloso di cose) non è richiesta la prova di un concreto pericolo per la salute delle persone in quanto tale norma fa riferimento al concetto più attenuato di «molestia».»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 228 del 8 gennaio 2002
«Integra il reato di sottrazione di cose sottoposte a sequestro (nella specie preventivo) la distrazione dall'azienda assoggettata al vincolo dei sottoprodotti dell'industria enologica, come le fecce e le vinacce vergini, provenienti dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9079 del 17 agosto 1995
«La configurabilità del delitto di favoreggiamento, sotto il profilo del rapporto cronologico con il reato principale, postula necessariamente che la commissione di quest'ultimo, nel suo momento iniziale, sia anteriore alla condotta assunta come...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13008 del 11 dicembre 1998
«Il delitto di partecipazione ad associazione per delinquere si distingue da quello di favoreggiamento, in quanto nel primo il soggetto opera organicamente e sistematicamente con gli associati, come elemento strutturale dell'apparato del sodalizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6695 del 10 giugno 1994
«In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo nel quale l'impiegato comunale annota in ordine cronologico la ricezione o la spedizione degli atti (provenienti dai privati o altre pubbliche amministrazioni) è atto di fede...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37314 del 11 settembre 2013
«Integra il reato di falso materiale in atto pubblico l'alterazione di una cartella clinica mediante l'aggiunta di una annotazione, ancorché vera, in un contesto cronologico successivo e, pertanto, diverso da quello reale; né, a tal fine, rileva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31696 del 14 agosto 2001
«Ai fini della configurabilità del delitto di falso in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p., il registro cronologico degli effetti cambiari dell'ufficiale giudiziario costituisce atto pubblico, anche se difetta della sottoscrizione da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8845 del 28 settembre 1993
«Il registro cronologico del notaio riveste natura di atto pubblico, la cui autonomia funzionale è espressa dalla finalità di consacrare in esso il numero e la qualificazione degli atti trascritti, così documentandosi la corrispondenza a verità del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5402 del 13 aprile 1989
«I registri cronologici che debbono essere tenuti dagli ufficiali giudiziari devono contenere esclusivamente le indicazioni previste dall'art. 118, D.P.R. 15 dicembre 1959, n. 1229 (ordinamento degli ufficiali giudiziari e degli aiutanti ufficiali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42576 del 22 ottobre 2015
«Elementi costitutivi della circostanza aggravante della premeditazione sono un apprezzabile intervallo temporale tra l'insorgenza del proposito criminoso e l'attuazione di esso, tale da consentire una ponderata riflessione circa l'opportunità del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38671 del 5 ottobre 2009
«In tema di circolazione stradale, il conducente che impegna un incrocio senza diritto di precedenza può invocare, come esimente di responsabilità per il sinistro causato, la precedenza cronologica, cosiddetta "di fatto", a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1146 del 5 febbraio 1985
«La terminologia adoperata negli artt. 589 e 590 c.p. «norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro» è riferibile non solo alle norme inserite nelle leggi specificamente antinfortunistiche, ma anche di tutte quelle che, direttamente o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4568 del 5 febbraio 2004
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, non ricorre l'esimente di cui all'art. 51 del c.p., nell'ambito dell'esercizio specifico del diritto di cronaca giudiziaria, quando il giornalista si discosti dalla verità obiettiva dei fatti riferiti,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3761 del 22 marzo 1988
«Ai sensi dell'art. 599, primo comma, c.p. il giudice, in caso di reciprocità delle offese, può dichiarare non punibili uno o entrambi gli offensori, cioè non soltanto colui che ha pronunciato l'ingiuria seconda in ordine cronologico, ma anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 874 del 23 gennaio 1992
«Perché il giudice possa applicare l'esimente della c.d. ritorsione di cui al primo comma dell'art. 599 c.p. è sufficiente che sussistano più ingiurie reciprocamente pronunziate, basta cioè che egli possa valutare come offesa il fatto reciproco....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13640 del 30 maggio 2013
«Laddove non venga esibita la ricevuta di cui all'art. 109 del d.P.R. 15 dicembre 1959, n. 1229, la prova della tempestiva consegna all'ufficiale giudiziario dell'atto da notificare può essere ricavata dal timbro, ancorché privo di sottoscrizione,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14767 del 30 giugno 2014
«Il quarto comma dell'art. 155 cod. proc. civ. (diretto a prorogare al primo giorno non festivo il termine che scada in un giorno festivo) e il successivo quinto comma del medesimo articolo (introdotto dall'art. 2, comma 1, lett. f, della legge 28...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11122 del 23 dicembre 1994
«L'errore dell'attore, consistito nel citare i convenuti come contitolari di una «ditta», anziché come persone fisiche, si risolve, non esistendo un soggetto «ditta» distinto dai suoi contitolari, in una mera imprecisione terminologica, tale da non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40282 del 27 settembre 2013
«Non integra il caso fortuito o la forza maggiore che legittimano la restituzione nel termine per proporre impugnazione, l'errore del difensore anche se determinatosi con il concorso della cancelleria, se evitabile con l'impiego della media...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43723 del 24 ottobre 2013
«Le dichiarazioni rese dal minore vittima di reati sessuali al consulente tecnico del P.M., officiato di un accertamento personologico, esauriscono la loro funzione nella definizione delle risposte ai quesiti circa la credibilità del minore e la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8154 del 22 luglio 1992
«La rinunzia all'impugnazione è un atto negoziale produttivo dell'effetto di estinzione del gravame, una volta pervenuto all'autorità competente. Ne consegue che l'eventuale revoca della rinunzia è giuridicamente irrilevante; tuttavia è da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7877 del 20 febbraio 2015
«La preclusione del cosiddetto giudicato esecutivo è inoperante solo quando sono dedotti elementi nuovi, di fatto o di diritto, cronologicamente sopravvenuti alla decisione, ovvero sono prospettati elementi pregressi o coevi che, tuttavia, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5270 del 7 marzo 2007
«In tema di revocatoria fallimentare di compravendita immobiliare, qualora risulti che l'atto pubblico trascritto, ricadente nell'ambito del «periodo sospetto» stabilito dall'art. 67 legge fall., ha la mera funzione di rendere il trasferimento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 10 maggio 2012
«In tema di revocatoria delle rimesse in conto corrente bancario effettuate da un imprenditore poi dichiarato fallito, nel caso di plurime operazioni di segno opposto nella stessa giornata in cui appaia uno scoperto di conto, il fallimento che...»