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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2642 del 19 marzo 1993
«Né la convenzione europea sui diritti dell'uomo, né il codice di rito impongono la traduzione nella lingua dell'imputato straniero degli atti che gli vengono notificati. L'unica eccezione alla regola generale dell'uso esclusivo della lingua...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1867 del 13 novembre 1993
«In tema di difesa, il nuovo codice di procedura penale innovando rispetto al precedente, ha equiparato, quanto a stabilità dell'incarico, il difensore di ufficio a quello di fiducia, affermando la sostanziale immutabilità (e, quindi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 849 del 27 aprile 1999
«Le particolari forme di documentazione prescritte a pena di inutilizzabilità dall'art. 141 bis c.p.p. riguardano l'interrogatorio reso fuori udienza da persona che si trovi in stato di «detenzione». Data l'accezione che nel nostro ordinamento deve...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1141 del 27 ottobre 2000
«Con riferimento al criterio del «luogo in cui l'evento è avvenuto», utilizzata dall'art. 5, n. 3, della Convenzione di Lugano 16 settembre 1988 sulla giurisdizione, ratificata dalla legge 10 gennaio 1992, n. 198 - analogo all'art. 5, n. 3, della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28451 del 19 luglio 2011
«La notificazione di un atto all'imputato o ad altra parte privata, in ogni caso in cui possa o debba effettuarsi mediante consegna al difensore, può essere eseguita con telefax o altri mezzi idonei a norma dell'art. 148, comma secondo bis, c.p.p..»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 217 del 8 gennaio 2003
«In tema di misure cautelari reali, dovendosi considerare la richiesta di riesame proposta dal solo difensore dell'imputato come proveniente comunque dalla «parte» che si identifica nell'imputato medesimo, deve trovare applicazione, anche in questo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42836 del 10 novembre 2009
«Qualora l’imputato risulti detenuto per lo stesso fatto al quale si riferisce il procedimento a suo carico, la notificazione degli atti a lui diretti (nella specie, decreto di citazione a giudizio in grado di appello) non può essere effettuata al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37135 del 30 settembre 2003
«A norma dell'art. 156 c.p.p. la notifica del decreto di citazione all'imputato detenuto deve avvenire nel luogo di detenzione, anche quando la causa di restrizione sia diversa dal procedimento in corso cui si riferisce la notifica e vi sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47379 del 10 dicembre 2003
«Non è viziato da nullità il decreto di citazione a giudizio notificato all'imputato detenuto nel domicilio eletto, in quanto la previsione di cui all'art. 156 c.p.p. — per la quale le notificazioni all'imputato detenuto debbono essere eseguite nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4918 del 7 ottobre 1997
«Non è nulla la notifica eseguita al domicilio dichiarato allorché lo stato di detenzione dell'imputato per altra causa non risulti dagli atti.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5222 del 20 maggio 1993
«Deve ritenersi rituale la notifica del decreto di citazione per il dibattimento di appello nel domicilio dichiarato dall'imputato che, arrestato dopo la dichiarazione medesima, non ne abbia dato notizia all'autorità giudiziaria in adempimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22745 del 7 giugno 2011
«L' impossibilità della notificazione al domicilio eletto che ne legittima l'esecuzione presso il difensore di fiducia, secondo la procedura prevista dagli art. 161, comma quarto e 157 comma ottavo bis, c.p.p., può essere integrata anche dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37174 del 30 settembre 2008
«Ai sensi dell'art. 157, comma ottavo bis, c.p.p., è legittima la notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello mediante consegna al difensore di fiducia, nel caso in cui l'imputato non abbia ricevuto l'avviso dell'obbligo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32341 del 31 luglio 2008
«L'invalidità dell'elezione di domicilio dell'imputato presso il difensore di fiducia, perché nella specie non autenticata, non rileva ai fini della validità della notificazione regolarmente effettuata presso il medesimo difensore ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19602 del 15 maggio 2008
«Le notificazioni all'imputato non detenuto, successive alla prima, devono essere eseguite mediante consegna di copia al difensore di fiducia, ai sensi dell'art. 157, comma 8 bis, c.p.p. sempre che l'imputato non abbia dichiarato o eletto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6675 del 6 giugno 2000
«In tema di notificazioni, vale il principio di carattere generale, secondo cui la notifica di atti e avvisi eseguita a mani proprie dell'imputato, ancorché in presenza di un'elezione di domicilio, è valida dovunque essa avvenga, in quanto è la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1370 del 6 maggio 1997
«Anche in tema di notificazioni a soggetti diversi dall'imputato, per le quali l'art. 167 del codice di rito prescrive l'osservanza delle disposizioni dell'art. 157 stesso codice, vale il principio di carattere generale secondo cui la notifica di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14108 del 10 dicembre 1999
«Nel caso in cui la notificazione venga eseguita, ai sensi dell'articolo 157 c.p.p., mediante consegna a persona diversa dall'imputato e il consegnatario dell'atto non abbia dichiarato la inesistenza del rapporto di convivenza asserito nella...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41063 del 8 novembre 2007
«In tema di istruzione dibattimentale, la disposizione dell'art. 526, comma primo bis, c.p.p. (che esclude l'utilizzabilità delle dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all'esame dell'imputato o del suo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42270 del 22 dicembre 2006
«Il disposto di cui al comma ottavo bis dell'art. 157 c.p.p., introdotto dall'art. 2, comma primo, D.L. 21 febbraio 2005 n. 17, nel testo modificato dalla legge di conversione 22 aprile 2005 n. 60 (secondo cui, dopo la prima notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31962 del 27 agosto 2001
«Costituisce dichiarazione o elezione di domicilio insufficiente od inidonea quella che non rechi l'indicazione del numero civico, né quella del domiciliatario. Ne consegue che, anche in tal caso, la notificazione va effettuata mediante consegna al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21593 del 28 maggio 2001
«La notificazione eseguita al difensore di fiducia presso il quale l'imputato ha eletto domicilio è valida anche se effettuata presso studio diverso da quello indicato nella elezione, atteso che l'elezione di domicilio si fonda su un rapporto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10964 del 20 dicembre 1996
«In materia di notificazioni, quando vi sia stata elezione di domicilio, in caso di impossibilità di eseguire la notificazione nel domicilio indicato, l'ufficiale giudiziario non ha né il potere né il dovere di procedere ad alcun ulteriore...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37054 del 30 settembre 2008
«Quando si procede alla notificazione nelle forme di cui all'art. 157, comma ottavo, c.p.p., la comunicazione dell'avvenuto deposito presso la casa comunale dell'atto può essere ricevuta dal portiere dello stabile, tale qualificatosi al momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4033 del 7 maggio 1997
«In tema di reato di omesso versamento di somma quale ritenuta di acconto Irpef operata sui redditi di lavoro dipendente, di cui all'art. 2, secondo comma D.L. 10 luglio 1982, n. 429 convertito in legge 7 agosto 1982, n. 516, il modello 770 di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7978 del 18 luglio 1995
«Ove non vi sia stata elezione o dichiarazione di domicilio, l'imputato che, prima dell'udienza dibattimentale, venga ristretto in stato di detenzione per altra causa non è tenuto a comunicare all'autorità giudiziaria procedente la situazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 611 del 24 maggio 1995
«La notificazione all'imputato eseguita nel domicilio dichiarato con le modalità di cui all'ultimo comma dell'art. 157 c.p.p. (mediante deposito nella casa comunale) esclude la situazione di «impossibilità della notificazione» in presenza della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30060 del 17 luglio 2003
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3285 del 5 gennaio 2000
«In tema di notificazione all'imputato, l'irreperibilità non ha valore assoluto ma relativo, in quanto rappresenta una situazione processuale che si verifica tutte le volte in cui, eseguite le ricerche imposte dall'art. 159 c.p.p., l'autorità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31693 del 28 luglio 2003
«In tema di notifica degli atti, quando l'imputato sia stato arrestato all'estero per un fatto diverso, e lo stesso abbia manifestato un totale disinteresse al procedimento pendente a suo carico in Italia, rinunciando espressamente a comparire, e...»