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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2002
«L'omesso avviso del giudizio di appello al difensore dà luogo a nullità del giudizio medesimo che non è sanata dalla mancata eccezione del condifensore comparso, qualora l'imputato sia contumace.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2758 del 3 giugno 1997
«Nell'ipotesi in cui durante gli atti introduttivi venga accertato un difetto di notifica o il mancato rispetto dei termini di comparizione, non va ordinata la restituzione degli atti al Gip per un nuovo decreto di citazione, ma è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11724 del 24 novembre 1994
«L'omissione nel decreto di citazione a giudizio dell'avvertimento per l'imputato che ha facoltà d'intervenire e di essere eventualmente sentito, non è causa di nullità del decreto stesso. Ed invero, tra i requisiti del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 842 del 30 maggio 1994
«Ne consegue che il giudice del dibattimento — collegiale o monocratico che sia, dovendo l'art. 143 att. c.p.p. trovare applicazione anche per il procedimento pretorile in virtù del principio generale di non regressione del procedimento — essendo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35862 del 25 ottobre 2002
«È abnorme, perché determina una indebita regressione del procedimento, il provvedimento del giudice del dibattimento il quale, nel dichiarare la nullità del decreto di citazione a giudizio, abbia rimesso gli atti al P.M. per la riformulazione di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2140 del 15 marzo 1993
«È abnorme, e pertanto ricorribile in cassazione in quanto contrastante con l'intero sistema processuale vigente, l'ordinanza con la quale il pretore dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio, per effetto della mancata notifica dello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 123 del 10 gennaio 1995
«Per il giudizio camerale di appello relativo a sentenza emessa a seguito di rito abbreviato (art. 590 c.p.p.) non è necessario il decreto di citazione a giudizio, ma è sufficiente l'avviso di udienza ai sensi dell'art. 127 comma 1 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8419 del 28 luglio 1992
«L'irrituale instaurazione del giudizio direttissimo di per sé («da sola») comporta non una nullità di origine generale ma soltanto una irregolarità, che viene eliminata a norma dell'art. 452, primo comma, c.p.p., secondo il quale «se il giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32722 del 4 agosto 2003
«In tema di giudizio immediato, il carattere tassativo che deve riconoscersi, limitatamente al completamento delle indagini, al termine di 90 giorni previsto dall'art. 454 c.p.p. (dovendosi invece il detto termine riguardare come ordinatorio,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23615 del 7 aprile 2005
«Non è viziato da nullità ai sensi dell'art. 552, comma secondo, cod.proc.pen., sotto il profilo dell'insufficiente specificazione del luogo di comparizione, il decreto di citazione a giudizio che, qualora si tratti di città di modeste dimensioni,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24705 del 16 giugno 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8547 del 5 luglio 1999
«La modifica legislativa è stata apportata dalla legge 16 luglio 1997 n. 234 soltanto all'art. 555 c.p.p., che attiene all'ordinario decreto di citazione a giudizio. Nessun mutamento è intervenuto con riferimento all'art. 460 c.p.p., che stabilisce...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35615 del 23 ottobre 2002
«Il decreto di citazione a giudizio emesso a seguito di opposizione a decreto di condanna è atto derivato rispetto a quest'ultimo quanto all'enunciazione del fatto e all'indicazione delle norme sostanziali che si assumono violate, non...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32418 del 29 agosto 2001
«In tema di procedimenti speciali davanti al tribunale in composizione monocratica, prevedendo l'art. 557, comma 3, c.p.p. che, in caso di opposizione a decreto penale, si osservino le disposizioni relative al procedimento per decreto contenute nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1431 del 15 gennaio 2002
«Tale soluzione, suggerita dalla lettera della legge e dalla necessità di garantire il diritto di difesa dell'interessato, appare oggi la sola congruente con nuovi ed essenziali profili del processo penale, dalla configurazione dell'accesso al rito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11576 del 31 marzo 2006
«Il giudice di appello deve annullare la sentenza di primo grado e restituire gli atti al P.M. ai sensi degli artt. 521, 598 e 604 c.p.p., quando non ha provveduto il giudice di primo grado nonostante siano emersi e accertati in dibattimento fatti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8351 del 9 marzo 2006
«Qualora emerga in dibattimento una diversità tra i fatti descritti nel decreto di citazione a giudizio e quelli accertati, il giudice di appello, non avendovi provveduto quello di primo grado, ha l'obbligo di annullare la sentenza di primo grado e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4696 del 3 febbraio 1994
«Deve essere dichiarato inammissibile il ricorso per cassazione proposto dall'imputato avverso l'ordinanza dibattimentale con la quale il giudice di merito abbia disposto la restituzione degli atti al P.M. ai sensi dell'art. 521 c.p.p., per essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10137 del 25 settembre 1998
«La nullità insanabile della sentenza che la norma dell'art. 525, secondo comma, c.p.p. ricollega alla mancata partecipazione anche parziale dei giudici che l'hanno pronunciata all'istruttoria dibattimentale non si verifica qualora innanzi al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36642 del 11 ottobre 2005
«È censurabile per difetto di motivazione la sentenza di assoluzione pronunciata ai sensi dell'art. 530, comma 2, c.p.p., nella quale non si indichino ragioni atte a giustificare il mancato accoglimento della sollecitazione rivolta dal pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6978 del 14 giugno 2000
«Non è affetta da nullità la sentenza di appello, nella cui intestazione non figuri il reato addebitato e sul quale sia intervenuta decisione, allorché l'indicazione di esso risulti dall'epigrafe della sentenza di primo grado o dal decreto di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19494 del 27 aprile 2004
«Nel caso di rigetto della richiesta di archiviazione, con ordine di formulazione dell'imputazione, spetta al pubblico ministero, una volta adempiuto a tale incombente, emettere il decreto di citazione a giudizio, ove trattisi di reati per i quali...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41912 del 4 novembre 2003
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gip, ordinata la formulazione dell' imputazione coatta per un reato ricompreso tra quelli per cui, ai sensi dell'art. 550 c.p.p., si deve procedere a citazione diretta a giudizio, disponga la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33943 del 10 ottobre 2002
«Non è abnorme il provvedimento del giudice del dibattimento che, a norma del terzo comma dell'art. 550 c.p.p., disponga la trasmissione degli atti al P.M. nel caso in cui sia stata esercitata l'azione penale con citazione diretta per un reato per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3716 del 27 gennaio 2009
«Non è abnorme, e quindi non è ricorribile per cassazione, il provvedimento con cui il giudice del dibattimento, rilevata la mancata notificazione all'imputato dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, dichiara la nullità del decreto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45383 del 5 dicembre 2008
«Non è abnorme, e pertanto non può essere oggetto di ricorso immediato per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice dell'udienza preliminare - ritenendo, quand'anche erroneamente, la necessità che l'avviso previsto dall'art. 415 bis...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33867 del 5 settembre 2007
«È abnorme, perché dà luogo ad una stasi del procedimento non altrimenti sanabile se non con il ricorso per cassazione, il provvedimento del giudice del dibattimento che dichiari la nullità del decreto di citazione a giudizio menzionante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 37594 del 23 settembre 2004
«Non è abnorme, e non può quindi essere oggetto di ricorso per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice di pace, rilevata la mancata nomina, nel decreto di citazione a giudizio, di un difensore d'ufficio all'imputato non assistito da...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17888 del 16 aprile 2004
«Non costituisce motivo di nullità del decreto di citazione a giudizio l'erronea indicazione della data del commesso reato, trattandosi di mera irregolarità che non impedisce all'imputato di formulare in modo compiuto ed efficace le proprie difese...»