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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4453 del 21 agosto 1985
«In caso d'interposizione fittizia del compratore nel contratto di acquisto di un immobile e di conflitto fra compratore apparente e compratore effettivo, è sufficiente, al fine di riconoscere efficacia fra le parti al contratto dissimulato, un...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 940 del 22 gennaio 2003
«Il divieto di premi in danaro in concorsi banditi da privati, posto dall'art. 51 del R.D.L. 19 ottobre 1938, n. 1933, convertito in legge 5 giugno 1939, n. 973, opera soltanto sul piano della necessaria autorizzazione amministrativa e non svolge...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1595 del 9 febbraio 1993
«Nei contratti a prestazioni corrispettive (nella specie, vendita) l'adempimento tardivo di una parte può essere legittimamente rifiutato dall'altra parte adempiente anche nel caso in cui quest'ultima non abbia ancora proposto la domanda per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3058 del 18 maggio 1985
«L'art. 1453 ultimo comma c.c., il quale non consente alla parte inadempiente di eseguire la prestazione dopo che l'altra parte abbia proposto domanda di risoluzione, postula che l'inadempienza sia colposa e grave, sì da giustificare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7178 del 16 maggio 2002
«In tema di istanza di revocazione di crediti ammessi al passivo fallimentare, regolata dall'art. 102 legge fall., non trovano applicazione le norme che disciplinano il procedimento di opposizione a stato a passivo previste negli artt. 98 e 99...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17558 del 2 agosto 2006
«Il bilancio ai cui valori l'art. 2529 c.c. (nel testo anteriore alla modifica introdotta dal D.L.vo 17 gennaio 2006, n. 6) àncora la liquidazione della quota in favore del socio uscente di società cooperativa è unicamente quello indicato dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3471 del 15 ottobre 1976
«La disposizione dell'art. 1460 c.c., che concerne l'eccezione di inadempimento, è del tutto distinta ed autonoma rispetto a quelle relative al concorso di cause nella produzione del danno. Dato che l'eccezione di inadempimento deve portare a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11756 del 6 settembre 2000
«Nelle vendite a catena di autoveicoli, il principio dell'autonomia di ciascuna vendita, pur non consentendo di trasferire automaticamente nei confronti del primo venditore l'azione risarcitoria esercitata da taluno dei successivi compratori, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2440 del 18 novembre 1970
«La garanzia prevista dall'art. 1489 c.c. (cosa gravata da oneri o da diritti di godimento dei terzi) tutela l'acquirente di buona fede per il caso che il diritto acquistato non sia esercitabile interamente per il concorso, a favore di terzi, di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 582 del 29 gennaio 1982
«Il mancato ricorso del venditore o del compratore alla procedura prevista dall'art. 1513 c.c., per l'accertamento dei difetti della cosa, non comporta alcuna preclusione o limitazione circa i mezzi di prova utilizzabili per dimostrare i difetti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2471 del 10 settembre 1974
«In tema di contratto di vendita, le azioni di garanzia, le quali tendono a tutelare il compratore nella fase dinamica della esecuzione del contratto, perseguono tale fine prescindendo da ogni indagine sulla colpa del venditore (cioè anche quando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4980 del 19 luglio 1983
«Qualora la cosa venduta sia affetta da vizi, il compratore non può avvalersi, anche nel concorso della colpa del venditore, dell'azione di esatto adempimento, alternativamente con le azioni derivanti dalla garanzia di cui all'art. 1490 c.c., in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23789 del 17 settembre 2008
«In tema di compravendita immobiliare, qualora la proprietà dell'immobile oggetto del contratto sia trasferita immediatamente all'acquirente, unitamente al possesso del bene, con rinvio dell'esigibilità del residuo prezzo al momento della futura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12401 del 28 maggio 2007
«Gli interessi legali previsti dall'art. 1499 c.c. prescindendo sia dalla mora che dalla liquidità, vanno ricondotti nella categoria (residuale rispetto a quelle degli interessi moratori e corrispettivi) degli interessi compensativi, preordinati ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2192 del 16 marzo 1990
«Con riguardo a vendita effettuata dal fallito, l'esperibilità dell'azione revocatoria, ai sensi e nel concorso dei requisiti fissati dall'art. 67 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267 (inclusa la notevole sproporzione del prezzo rispetto al valore del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2817 del 25 marzo 1999
«L'art. 1510, secondo comma c.c. pone la presunzione secondo cui, nella vendita di una cosa da trasportare da un luogo all'altro, deve considerarsi quale ipotesi normale quella della «vendita con spedizione», mentre è necessario un apposito patto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 827 del 29 gennaio 1983
«Nell'ipotesi di vendita «a corpo» si può far luogo alla revisione del prezzo, ai sensi dell'art. 1538 c.c., solo quando la considerazione dell'estensione dell'immobile così come enunciata in contratto abbia concorso a determinare il regolamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2605 del 6 marzo 1995
«Anche in presenza di un vizio della cosa locata rilevante ai sensi dell'ari. 1578 c.c. è operante l'obbligo del conduttore, previsto dall'ari. 1577, comma 1, di dare avviso al locatore della necessità di riparazioni, dovendosi distinguere tra la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1509 del 12 febbraio 1988
«In tema di appalto l'art. 1665 c.c., pur non enunciando la nozione di accettazione tacita dell'opera, indica i fatti ed i comportamenti dai quali desumere la sussistenza dell'accettazione da parte del committente. Al riguardo, a differenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12704 del 30 agosto 2002
«In tema di appalto, il committente si trova, rispetto ai materiali acquistati dall'appaltatore presso terzi e messi in opera in esecuzione del contratto, in una posizione analoga a quella dell'acquirente successivo nell'ipotesi della c.d. vendita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19185 del 15 dicembre 2003
«In tema di responsabilità del conduttore per perdita o deterioramento della cosa locata verificatisi per fatto del terzo, nel tempo in cui questi è stato ammesso dal conduttore nel godimento della cosa, l'art. 1588, secondo comma c.c. pone a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1290 del 5 febbraio 2000
«L'esito positivo del collaudo di un'opera non esclude la responsabilità dell'appaltatore ai sensi dell'art. 1669 c.c. — norma di garanzia dell'opera nel tempo, mentre il collaudo costituisce prova di tenuta in un unico contesto — e pertanto egli è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2020 del 1 marzo 1994
«La carenza di una prova idonea a vincere la presunzione di responsabilità posta a carico del vettore dall'art. 1681 c.c. per i sinistri che colpiscono il viaggiatore durante il trasporto non preclude l'accertamento del concorso di colpa del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 931 del 26 gennaio 1995
«In tema di contratto di trasporto di cose, l'esercizio del diritto di «contrordine» del mittente (art. 1685 c.c.), che non è soggetto ad una forma determinata, non richiede il consenso da parte di chi effettua la consegna, né il suo concorso nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 24 novembre 1971
«Ai sensi dell'art. 1693 c.c. e del correlativo art. 27 della Convenzione Internazionale Merci, approvata a Berna il 25 ottobre 1952, e ratificata in Italia con la L. 28 maggio 1955, n. 916; il vettore è responsabile ex recepto della perdita e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4741 del 28 aprile 1995
«L'erogazione a titolo di concorso spese prevista, ex art. 5 dell'Aec 20 giugno 1956, reso efficace erga omnes con D.P.R. n. 145 del 1961, a favore dell'agente con riguardo ai contratti stornati e cioè accettati, ma non eseguiti dal preponente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5111 del 3 aprile 2003
«La natura giuridica del pegno irregolare comporta che le somme di danaro o i titoli depositati presso il creditore diventano — diversamente che nell'ipotesi di pegno regolare — di proprietà del creditore stesso, che ha diritto a soddisfarsi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5849 del 13 marzo 2007
«In tema di contratto di assicurazione, a fronte di dichiarazioni inesatte o reticenti dell'assicurato su circostanze relative alla valutazione del rischio, che siano ascrivibili a dolo o colpa grave di quest'ultimo, la norma dell'articolo 1892...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 492 del 18 gennaio 2000
«L'assicuratore che agisce in surroga, ai sensi dell'art. 1916 c.c., nei diritti dell'assicurato-danneggiato, ha diritto di ottenere l'intero ammontare delle prestazioni erogate, non decurtato, cioè, della quota riferibile al concorso di colpa, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1824 del 20 marzo 1982
«La surrogazione dell'assicuratore, ai sensi dell'art. 1916 c.c., nei diritti dell'assicurato-danneggiato verso il terzo responsabile, fino a concorrenza dell'ammontare erogato, trova esclusivo limite nella somma che il terzo debba in concreto per...»