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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12020 del 21 novembre 1995
«In sede di liquidazione del risarcimento dei danni subiti dai congiunti di un professionista in conseguenza della sua morte, non è censurabile il ricorso da parte del giudice di merito al criterio «per competenza», anziché a quello «di cassa»,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8177 del 6 ottobre 1994
«Nella liquidazione del danno non patrimoniale derivante da fatto illecito il giudice di merito deve tener conto delle effettive sofferenze patite dall'offeso, della gravità dell'illecito di rilievo penale e di tutti gli elementi della fattispecie...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8520 del 5 aprile 2007
«Ne consegue che, impugnato il capo della sentenza contenente la liquidazione del danno, non può invocarsi il giudicato in ordine alla misura legale degli interessi precedentemente attribuiti e il giudice dell'impugnazione (o del rinvio), anche in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12960 del 14 giugno 2011
«Il danno patito dal creditore procedente che, per errore del giudice dell'esecuzione (nella specie, consistito nella indebita dichiarazione di estinzione del giudizio di esecuzione), abbia visto vanificare gli effetti del pignoramento dell'unico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10607 del 30 aprile 2010
«In tema di responsabilità aquiliana, il nesso causale è regolato dai principi di cui agli artt. 40 e 41 c.p., per i quali un evento è da considerare causato da un altro se, ferme restando le altre condizioni, il primo non si sarebbe verificato in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5766 del 14 giugno 1994
«In presenza degli altri requisiti fissati dall'art. 2082 c.c., ha carattere imprenditoriale l'attività economica, organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi ed esercitata in via esclusiva o prevalente, che sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7872 del 16 luglio 1991
«Ai fini della liquidazione del danno derivante da licenziamento illegittimo, la misura del risarcimento dovuto ai sensi dell'art. 18, L. n. 300 del 1970 (commisurato alle retribuzioni non percepite dal lavoratore per il periodo successivo al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 538 del 20 gennaio 1997
«L’obbligo del locatore di restituire il deposito cauzionale sorge al termine della locazione, ma soltanto se il conduttore abbia integralmente adempiuto alle proprie obbligazioni, giacché, diversamente, assume rilievo la funzione specifica del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9912 del 24 aprile 2007
«La compensazione, quale fatto estintivo dell'obbligazione, può essere dedotta come motivo di opposizione all'esecuzione forzata, fondata su titolo esecutivo giudiziale coperto dalla cosa giudicata, qualora il credito fatto valere in compensazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7580 del 22 dicembre 1983
«Pertanto, ove il creditore abbia proposto domande limitate soltanto all'esecuzione specifica della prestazione dedotta in contratto ed al risarcimento dei danni conseguenti al mero ritardo nell'adempimento, l'accertata sopravvenuta impossibilità,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6935 del 21 novembre 1983
«Il negozio di espromissione, con il quale un terzo assume spontaneamente un debito altrui, non si inquadra fra le promesse unilaterali, ma costituisce un contratto tra creditore e terzo, e ad esso pertanto si applicano tutte le regole che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3301 del 13 ottobre 1975
«La qualificazione giuridica di un contratto, che per inserzione di alcune clausole particolari presenti contenuto complesso o comunque difforme dalla causa di una o più specifiche tipologie negoziali previste dalla legge, va individuata avendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19882 del 13 ottobre 2005
«La nullità della clausola anatocistica di capitalizzazione trimestrale degli interessi sui saldi passivi, inserita nel contratto di conto corrente bancario da cui deriva il credito azionato in giudizio, è rilevabile d'ufficio dal giudice anche in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 804 del 15 gennaio 2009
«In materia di obbligazioni solidali, la solidarietà dal lato passivo come da quello attivo non rappresenta una qualità aggiuntiva del debito o del credito, assumendo invece rilievo solo nei rapporti interni, in termini di azioni esperibili, dopo...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11656 del 12 maggio 2008
«Il contratto riguardante la cessione di un fabbricato non ancora realizzato, con previsione dell'obbligo del cedente che sia proprietario anche del terreno su cui l'erigendo fabbricato insisterà di eseguire i lavori necessari al fine di completare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1205 del 28 marzo 1977
«... All'unità nel negozio corrisponde l'unità della causa e la disciplina applicabile è quella corrispondente al contenuto negoziale tipico di maggior rilievo nella finalità perseguita dalle parti. Nel caso di contratti collegati, invece,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4135 del 18 dicembre 1975
«Al fine della qualificazione giuridica di un contratto, ha rilievo l'indagine sulla causa, oggettivamente intesa come funzione essenziale e caratterizzante del contratto medesimo, in relazione al risultato immediatamente perseguito dalle parti; e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9670 del 26 settembre 1998
«Nelle procedure concorsuali sottoposte a regime privatistico, in cui il bando di concorso costituisce un'offerta al pubblico, l'interesse dei concorrenti idonei non utilmente collocati in grad uatoria all'assunzione è di mero fatto — salvo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24795 del 8 ottobre 2008
«Ne consegue che la violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto assume rilievo non solo in caso di rottura ingiustificata delle trattative e, quindi, di mancata...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19024 del 29 settembre 2005
«La violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, stabilito dall'art. 1337 c.c., assume rilievo non soltanto nel caso di rottura ingiustificata delle trattative,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4638 del 27 aprile 1991
«Ai fini della predisposizione del contratto e dell'approvazione specifica per iscritto delle clausole cosiddette vessatorie, di cui all'art. 1341 comma secondo c.c., non ha rilievo la potenzialità economica delle parti, neppure intesa nel senso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10942 del 11 maggio 2006
«Infatti, la circostanza che l'approvazione sia compresa nell'ambito del suddetto riquadro non esclude la specificità dell'approvazione, tenuto conto che non incide affatto sulla riferibilità della sottoscrizione all'approvazione e non svolge...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6976 del 21 giugno 1995
«Nel patto di non concorrenza contenuto in un contratto di agenzia, i limiti di luogo, previsti dall'art. 2596 c.c. quali presupposti di validità del patto di non concorrenza in generale, in alternativa con il limite relativo all'attività, possono...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6466 del 26 giugno 1990
«L'abusività della costruzione poteva, invece, venire in rilievo soltanto in termini di insufficienza della prestazione di trasferimento, per la possibilità di evizione totale o parziale o di impedimento dell'uso della costruzione per difetto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3690 del 10 agosto 1977
«Per la dichiarazione di nullità del contratto, non ha rilievo che la illiceità dell'oggetto rientri o meno nella previsione negoziale delle parti, poiché la nullità discende esclusivamente da una situazione obiettiva di inconciliabilità tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4584 del 3 settembre 1985
«...del negozio. Conseguentemente non assumono a tal fine rilievo i dati di interpretazione che non hanno riferimento al testo scritto dall'accordo, quali quelli desumibili dal comportamento successivo dei contraenti in fase di esecuzione dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19044 del 3 settembre 2010
«Nella compravendita dei beni immobili, l'indicazione del bene alienato deve essere effettuata in base alla descrizione obiettiva ed alle indicazioni topografico-catastali e non già secondo riferimenti soggettivi o situazioni di mero fatto che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 858 del 2 febbraio 1999
«In tal caso (ed a differenza dell'ipotesi in cui la determinazione sia stata rimessa all'equo apprezzamento del terzo, nella quale l'iniquità manifesta che può giustificare l'impugnazione deve essere oggettiva) assume rilievo decisivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22973 del 7 dicembre 2004
«Ed infatti, sotto il primo profilo, la scarsa rilevanza economica dei contratti conclusi in regime di economato costituisce ragionevole giustificazione della disciplina semplificata prevista per la loro stipulazione rispetto alle forme richieste...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20623 del 24 settembre 2009
«Ne consegue che, per ricostruire la comune volontà delle parti in relazione all'individuazione del fondo del cessionario, destinatario dell'aumento di volumetria, può farsi riferimento al comportamento complessivo dei contraenti in sede esecutiva,...»