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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9152 del 6 luglio 2001
«La presenza dei caratteri della subordinazione nel rapporto di lavoro, quali la predeterminazione del contenuto delle prestazioni e l'organizzazione degli strumenti produttivi da parte del datore, nonché la prestazione dell'attività lavorativa nei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 224 del 9 gennaio 2001
«Per la qualificazione del contratto di lavoro come autonomo o subordinato — ai fini della quale il nomen iuris attribuito dalle parti al rapporto può rilevare solo in concorso con altri validi elementi differenziali o in caso di non concludenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20669 del 25 ottobre 2004
«Ai fini della configurabilità del lavoro subordinato e la distinzione da quello autonomo, sono decisivi l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo e disciplinare del datore di lavoro con la conseguente limitazione della sua autonomia e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13884 del 23 luglio 2004
«Ai fini della distinzione tra lavoro autonomo e subordinato (per quest'ultimo il fondamentale requisito della subordinazione configurandosi come vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13375 del 11 settembre 2003
«Ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come autonomo o subordinato, deve attribuirsi maggiore rilevanza alle effettive modalità di svolgimento del rapporto, da cui è ricavabile l'effettiva volontà delle parti (iniziale o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6819 del 24 maggio 2000
«La qualifica di amministratore di una società commerciale non è di per sè incompatibile con la condizione di lavoratore subordinato alle dipendenze della stessa società, ma perché sia configurabile un rapporto di lavoro subordinato è necessario...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4928 del 3 giugno 1997
«È configurabile un rapporto di parasubordinazione, con la conseguente competenza del giudice del lavoro per le controversie ad esso relative, anche nel caso di attività fornita nell'ambito di una gestione societaria, a mezzo di società di fatto o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21759 del 17 novembre 2004
«In tema di rapporto di lavoro alle dipendenze di una società di capitali, come non sussiste alcuna incompatibilità di principio tra la qualità di componente (non unico) dell'organo di gestione e quella di lavoratore subordinato alle dipendenze...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1490 del 10 febbraio 2000
«La qualifica di amministratore di una società commerciale non è di per sé incompatibile con la condizione di lavoratore subordinato alle dipendenze della società stessa purché colui che intende far valere il rapporto di lavoro subordinato provi in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1793 del 7 marzo 1996
«Il lavoratore con qualifica di dirigente ha il potere di decidere autonomamente, senza alcuna ingerenza da parte del datore di lavoro, circa il periodo nel quale godere delle ferie, sicché ove non abbia fruito delle stesse non ha diritto ad alcun...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13009 del 5 settembre 2003
«La qualifica di amministratore unico di una società non è compatibile con la condizione di lavoratore subordinato alle dipendenze della stessa società, non potendo ricorrere in tal caso l'effettivo assoggettamento al potere direttivo, di controllo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10240 del 4 maggio 2009
«In materia di società cooperative di lavoro, l'art. 1 della legge 3 aprile 2001, n. 142, entrato in vigore in data 8 maggio 2001, nel prevedere espressamente la possibilità per il socio lavoratore di instaurare, a fianco del rapporto associativo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13737 del 16 ottobre 2000
«La qualità di socio di una cooperativa non esclude la configurabilità di un rapporto di lavoro subordinato tra la cooperativa e il socio, a condizione che la prestazione lavorativa non sia conferita alla società per patto contrattuale e che a tale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9294 del 13 luglio 2000
«A norma dell'art. 85 c.p.c., la revoca del difensore, al pari della rinuncia di questo al mandato, non produce effetti finché non sia avvenuta la sostituzione del difensore revocato o rinunziante, con la conseguenza che, in caso di inesistenza o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20272 del 27 settembre 2010
«Nel procedimento logico-giuridico diretto alla determinazione dell'inquadramento di un lavoratore subordinato non si può prescindere da tre fasi successive, e cioè, dall'accertamento in fatto delle attività lavorative in concreto svolte, dalla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3859 del 22 febbraio 2006
«In materia di inquadramento del lavoratore, il giudice di merito è tenuto ad effettuare un'operazione logica di comparazione delle mansioni astrattamente previste per la qualifica da attribuire e di quelle svolte in concreto dal prestatore. A tal...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12092 del 1 luglio 2004
«Ancorché il richiamo per relationem a precedenti scritti difensivi non sia compatibile con l'onere di specificazione dei motivi di appello imposto dall'art. 342 c.p.c., tuttavia detto richiamo deve ritenersi consentito allorché l'impugnazione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7959 del 12 giugno 2001
«Nel procedimento logico-giuridico diretto alla determinazione dell'inquadramento di un lavoratore subordinato non può prescindersi dalla ricognizione dei caratteri generali ed astratti delle singole categorie e qualifiche alla stregua della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12085 del 18 agosto 2003
«Ai fini della qualificazione di un rapporto di lavoro come lavoro subordinato dirigenziale o rapporto di collaborazione professionale auto
noma spiega rilevanza decisiva la volontà delle parti, espressa nell'accordo contrattuale, qualora, come...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 931 del 3 febbraio 1996
«L' art. 2 della legge 13 maggio 1985, n. 190, istitutiva della categoria dei quadri intermedi, nel demandare alla contrattazione collettiva nazionale o aziendale la determinazione dei requisiti di appartenenza alla suddetta categoria, non fissa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23061 del 5 novembre 2007
«Il decorso di un periodo di prova determinato nella misura di un complessivo arco temporale, mentre non è sospeso da ipotesi di mancata prestazione lavorativa inerenti al normale svolgimento del rapporto, quali i riposi settimanali e le festività,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13700 del 13 ottobre 2000
«Con riferimento al patto di prova inserito nel contratto di lavoro, per il quale l'ordinamento — per evidenti ragioni antifrodatorie — prescrive non solo la forma scritta, ma anche la predeterminazione della durata, entro limiti massimi, gli spazi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5496 del 14 marzo 2006
«Anche nel contratto di lavoro subordinato - fermo restando il divieto di unilaterale riduzione della retribuzione di cui all'art. 2099 c.c. è possibile concordare la modifica delle originarie condizioni contrattuali relative agli aspetti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7326 del 28 giugno 1995
«L'arbitrario mutamento di denominazione di un emolumento ad iniziativa di uno dei soggetti del rapporto di lavoro non vale di per sé ad attribuirgli natura e finalità diversa da quelle desumibili dalla sua natura e destinazione, giacché in caso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26985 del 22 dicembre 2009
«Il potere di emettere una decisione secondo equità ai sensi dell'art. 114 c.p.c. si differenzia dal potere di determinare, nel processo del lavoro, la retribuzione ai sensi dell'art. 36 Cost., atteso che, nel primo caso, la decisione viene...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13941 del 21 ottobre 2000
«Il principio della retribuzione sufficiente di cui all'articolo 36 della Costituzione riguarda esclusivamente il. lavoro subordinato e non può essere invocato in tema di compenso per prestazioni lavorative, autonome, ancorché rese, con carattere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10434 del 8 agosto 2000
«La determinazione da parte del giudice della retribuzione adeguata a norma dell'art. 36 Cost. — al quale scopo le tariffe retributive previste dai contratti collettivi post-corporativi offrono il primario criterio di riferimento non è preclusa ne...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 974 del 1 febbraio 1997
«I trattamenti pensionistici integrativi aziendali hanno natura giuridica di retribuzione differita, ma, in relazione alla loro funzione previdenziale (che spiega la sottrazione alla contribuzione previdenziale dei relativi accantonamenti, disposta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7528 del 29 marzo 2010
«In tema di diritto all'equa retribuzione per i lavoratori subordinati, il giudice di merito, nel determinare il compenso o la retribuzione base spettante al lavoratore subordinato, può, in mancanza di una specifica contrattazione di categoria,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5139 del 9 marzo 2005
«In tema di determinazione dei minimi salariali e nel caso in cui il lavoratore chieda l'adeguamento della sua retribuzione ai sensi dell'art. 36 Cost., il giudice deve preliminarmente valutare se sussista l'asserito difetto di proporzionalità e di...»