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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2043 del 3 marzo 1993
«In tema di giudizio abbreviato, dalla sentenza costituzionale n. 81 del 1991 emerge un triplice ordine di statuizioni. Anzitutto la Corte ha indicato, in relazione al pubblico ministero, l'esigenza non di un mero dovere di comportamento da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14454 del 27 marzo 2013
«Il giudice che all'esito del dibattimento - di primo grado o di appello - ritenendo erronea una precedente declaratoria di inammissibilità o di rigetto della richiesta di giudizio abbreviato riconosca all'imputato il diritto ad ottenere la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43024 del 11 novembre 2003
«Nel giudizio abbreviato, qualora si riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione fra il reato per cui si procede ed altro precedentemente giudicato con rito ordinario, sull'aumento di pena determinato ai sensi dell'art. 81 cpv. c.p. per i...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11515 del 21 marzo 2002
«Nel giudizio abbreviato, allorché si riconosca l'esistenza del vincolo della continuazione fra il reato contestato ed altro precedentemente giudicato, sull'aumento di pena determinato ai sensi dell'art. 81 cpv. c.p. deve essere operata la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8411 del 17 luglio 1998
«Ai fini dell'applicazione all'esito del giudizio abbreviato della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, deve sempre aversi riguardo alla pena principale irrogata in concreto, come risultante a seguito della diminuzione effettuata,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7707 del 24 luglio 1991
«La diminuente prevista dall'art. 442, secondo comma, c.p.p. in caso di condanna pronunciata all'esito di giudizio abbreviato, per la sua sostanziale e funzionale diversità rispetto alle circostanze del reato, non è a queste assimilabile e non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4923 del 20 aprile 2000
«Il limite fissato dall'art. 67, secondo comma, c.p., secondo cui, nel caso di concorso di più circostanze, la pena non può essere applicata in misura inferiore a un quarto, opera anche quando fra le circostanze attenuanti concorrenti vi sia quella...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5134 del 9 febbraio 2012
«A seguito della sentenza della Grande Chambre della Corte europea dei diritti dell'Uomo n.10249/03 del 17 settembre 2009, nel caso Scoppola contro Italia, il condannato con sentenza passata in giudicato alla pena dell'ergastolo ha diritto di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15409 del 31 marzo 2004
«Allorché il giudice dell'esecuzione riconosca la continuazione tra piú reati, alcuni dei quali oggetto di condanna all'esito di giudizio abbreviato, la riduzione spettante a norma dell'art. 442 c.p.p. deve essere riconosciuta anche quando,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7385 del 23 giugno 2000
«In tema di giudizio abbreviato, il fatto che la relativa disciplina abbia riflessi di natura sostanziale (cosa naturale, in considerazione delle caratteristiche premiali dell'istituto), non può valere a cancellare o anche a far solo passare in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3173 del 15 marzo 2000
«Poiché le norme che riguardano i presupposti per l'ammissibilità al rito abbreviato sono di natura processuale e soggiacciono, conseguentemente, al principio tempus regit actum, esse valgono soltanto per l'avvenire e, in assenza di diverse...»
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Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 4967 del 16 maggio 1996
«Poiché la norma di cui all'art. 443 c.p.p., che detta limiti all'appello nel giudizio abbreviato, si applica solo allorquando si proceda con tale rito alternativo, nell'ipotesi di rito ordinario, i casi di appello sono quelli previsti dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 31 marzo 1999
«In ipotesi di diniego del giudizio abbreviato, la richiesta di applicazione della diminuente di cui all'art. 442 c.p.p. può essere formulata per la prima volta anche nel giudizio di appello, giacché una volta che il processo ha irreversibilmente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7912 del 6 luglio 1998
«In tema di appello avverso le sentenze pronunciate a seguito di rito abbreviato, l'espressione usata dal legislatore nell'art. 443 c.p.p., secondo la quale «l'imputato non può proporre appello contro le sentenze di condanna. . . alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11634 del 16 novembre 1991
«In tema di impugnazione nel giudizio abbreviato, a seguito della sentenza n. 363 del 23 luglio 1991 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 443, secondo comma, c.p.p., va considerato ammissibile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5560 del 12 maggio 1992
«Nell'ipotesi in cui, avverso la sentenza di condanna a una pena condizionalmente sospesa pronunziata in esito a giudizio abbreviato, venga proposto ricorso per cassazione, va disposta la conversione del ricorso con la trasmissione degli atti al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2400 del 11 marzo 1995
«Nel caso di procedimento trattato in dibattimento con il vecchio rito, una volta applicata la diminuente ex art. 442 c.p.p. (giudizio abbreviato), in quanto ritenuta ingiustificata l'opposizione del P.M. alla scelta ritualmente operata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9267 del 30 agosto 1995
«Per effetto della pronuncia di illegittimità costituzionale dell'art. 442, comma 2, ultimo periodo, c.p.p., il giudizio abbreviato non è ammesso quando l'imputazione enunciata nella richiesta di rinvio a giudizio concerne un reato punibile con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 331 del 8 gennaio 2002
«In tema di giudizio abbreviato, poiché l'appello del P.M. contro la sentenza di condanna emessa all'esito di esso è ammesso solo se vi sia stata modificazione del titolo del reato, è illegittima la reformatio in peius da parte del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7262 del 1 aprile 1999
«L'applicazione concordata della pena postula la rinunzia a far valere qualunque eccezione di nullità, anche assoluta, diversa da quelle attinenti alla richiesta di patteggiamento ed al consenso ad essa prestato; ciò in quanto le suddette nullità,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20944 del 23 marzo 2001
«Analogamente a quanto accade per la definizione di procedimento mediante sentenza di patteggiamento ai sensi dell'art. 444 c.p.p., anche nel giudizio d'appello definito ai sensi dell'art. 599, comma 4, c.p.p., nel quale le parti abbiano dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4945 del 31 gennaio 2000
«In tema di patteggiamento in appello, poiché la legittima difesa non rientra tra le cause generali di non punibilità, essa è da considerarsi oggetto di rinuncia nel momento in cui viene concordata la pena. La sua sussistenza, pertanto, non può...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3088 del 25 gennaio 2006
«Spetta al giudice delle indagini preliminari decidere sulla domanda di patteggiamento presentata dall'imputato, anche se ha già dato il via libera al giudizio immediato. Il ricorso a quest'ultimo rito alternativo non fa spostare la “pratica” al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2361 del 17 maggio 1995
«In tema di riti alternativi, non è possibile la trasformazione del rito abbreviato con quello dell'applicazione della pena su richiesta delle parti ex art. 444 c.p.p. poiché, attesa la sostanziale diversità tra i due riti, essi si pongono tra loro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2207 del 19 gennaio 2012
«L'erronea indicazione del reato base, individuato per la determinazione della pena su cui operare l'aumento per la continuazione, rileva, ai fini del sindacato di legittimità, solo nel caso in cui, dall'errato recepimento dei termini dell'accordo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1517 del 13 aprile 1999
«In tema di applicazione della pena concordata, la locuzione «diminuita fino ad un terzo» presente nell'art. 444 c.p.p. sta a significare che la riduzione «per il rito» non può superare un terzo e non che il giudice possa ridurre la pena ad un...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11209 del 22 marzo 2012
«In tema di patteggiamento, il consenso prestato alla richiesta di applicazione della pena è sempre revocabile qualora, dopo la stipulazione del patto e prima della pronuncia della sentenza, ex art. 444 cod. proc. pen., sia sopravvenuta una legge...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«La richiesta di patteggiamento non è più revocabile una volta che su di essa sia stato espresso il consenso dell'altra parte. Infatti nessun recesso è più possibile quando le manifestazioni di volontà delle parti hanno determinato nel procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3107 del 25 gennaio 2012
«In tema di cosiddetto "patteggiamento allargato", allorché sia applicata una pena detentiva superiore ai due anni, congiunta o meno a pena pecuniaria, è consentita, nei congrui casi, l'applicazione di pene accessorie e misure di sicurezza,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35738 del 5 ottobre 2010
«Ai fini dell'interdizione al cosiddetto "patteggiamento allargato" nei confronti di coloro che siano stati dichiarati recidivi ai sensi dell'art. 99, comma quarto, c.p., non occorre una pregressa dichiarazione giudiziale della recidiva che, al...»