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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1788 del 27 febbraio 1997
«L'art. 416 comma 2 c.p.c. (a norma del quale il convenuto nel processo del lavoro deve proporre a pena di decadenza nell'atto di costituzione tutte le eccezioni sostanziali e processuali non rilevabili d'ufficio), va interpretato alla luce del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2335 del 17 marzo 1997
«Nel rito del lavoro, ove, con riferimento ad una sentenza emessa in grado di appello, si verifichi un contrasto, relativamente alla composizione del collegio che ha deciso la causa, tra le risultanze del verbale di udienza e le attestazioni del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2458 del 20 marzo 1997
«Pertanto qualora nel processo di primo grado una delle parti chieda l'ammissione di una prova a sostegno di una eccezione di incompetenza da essa sollevata, e il mezzo istruttorio non venga ammesso perché ignorato o ritenuto inammissibile o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4241 del 14 maggio 1997
«In sede di legittimità la prospettazione da parte del resistente di eccezioni coinvolgenti questioni pregiudiziali o preliminari o alternative rispetto alle situazioni dedotte dal ricorrente, che abbiano formato oggetto di decisione da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5568 del 21 giugno 1997
«L'obbligatorietà dell'integrazione del contraddittorio nella fase dell'impugnazione, al fine di evitare giudicati contrastanti nella stessa materia e tra soggetti già parti del giudizio, sorge non solo quando la sentenza di primo grado sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 622 del 22 gennaio 1997
«La pronunzia della quale presuppone peraltro che le parti si diano atto del sopravvenuto mutamento della situazione sostanziale dedotta in giudizio e sottopongano conformi conclusioni in tal senso al giudice, restando escluso, che questi, senza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8437 del 3 settembre 1997
«Nel caso di rimessione della causa dal giudice di appello a quello di primo grado per l'integrazione del contraddittorio, ove la sentenza non sia stata notificata non può applicarsi per la riassunzione del processo il termine di sei mesi,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9345 del 22 settembre 1997
«L'illegittima estromissione di una parte, che ai sensi dell'art. 354 c.p.c. impone la rimessione della causa dal giudice d'appello a quello di primo grado, si realizza solo quando quest'ultimo emetta una sentenza a contraddittorio non integro, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11336 del 10 novembre 1998
«Nel rito del lavoro il principio dell'interpretazione del dispositivo della sentenza mediante la motivazione non può estendersi fino all'interpretazione del contenuto precettivo del primo con statuizioni desunte dalla seconda, attesa la prevalenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12640 del 17 dicembre 1998
«Correttamente il giudice d'appello si limita alla conferma della sentenza di primo grado ove il lavoratore appellante abbia domandato la determinazione di rivalutazione monetaria ed interessi legali maturati successivamente a tale sentenza, per...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2031 del 25 febbraio 1998
«Ne consegue che, qualora nel giudizio d'appello sia mancata una pronunzia sull'ulteriore svalutazione verificatasi dopo la sentenza di primo grado ed a maggior ragione allorché detta rivalutazione sia stata espressamente esclusa e la relativa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3743 del 11 aprile 1998
«Rispetto alla domanda diretta all'accertamento della natura industriale dell'impresa al fine della fruizione degli sgravi contributivi costituisce domanda nuova vietata dall'art. 437 c.p.c. la pretesa, azionata per la prima volta in appello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4008 del 20 aprile 1998
«Si ha mutamento della causa petendi, con conseguente introduzione di una domanda nuova, preclusa in appello nel processo del lavoro a norma dell'art. 437 c.p.c., quando il fatto costitutivo della pretesa sia modificato nei suoi elementi materiali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4030 del 21 aprile 1998
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, trattandosi di debito di valore che si trasforma in debito di valuta solo per effetto del passaggio in giudicato della sentenza che provvede alla liquidazione, il giudice di appello deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4397 del 29 aprile 1998
«L'accordo diretto alla immediata impugnazione in sede di legittimità della sentenza di primo grado (cosiddetto revisio per saltum), concretandosi nella rinunzia ad un grado di giudizio, deve intervenire personalmente fra le parti, anche tramite...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 11 maggio 1998
«I vizi delle clausole compromissorie che diano luogo all'invalidità del titolo di investitura degli arbitri, rientrando nella previsione dell'art. 829, n. 1 c.p.c., si traducono in motivi di nullità della pronuncia arbitrale, da dedursi, come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5548 del 5 giugno 1998
«Da ciò consegue che, ove il soccombente in primo grado proponga, avverso la relativa sentenza non notificata, una prima impugnazione davanti al giudice di appello, e, successivamente, ritenendo la medesima sentenza ricorribile soltanto per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6059 del 17 giugno 1998
«È inammissibile il ricorso per Cassazione avverso il provvedimento con il quale il giudice di appello nega la propria competenza funzionale sull'istanza di revoca della provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado e rimette gli atti al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6547 del 3 luglio 1998
«Il giudice di appello che affermi la giurisdizione del giudice ordinario negata dal giudice di primo grado non può decidere nel merito la causa ma deve rimetterla al primo giudice, dando luogo in caso contrario ad una sentenza nulla per violazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9440 del 21 settembre 1998
«Ma, pur se nel sistema attualmente in vigore esiste una tendenziale autonomia tra i due giudizi, un rapporto di pregiudizialità tra di essi non può essere negato in via astratta e di principio, ostandovi l'art. 211 delle norme di attuazione e di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11050 del 5 ottobre 1999
«L'atto di appello notificato, in violazione dell'art. 330, primo comma, c.p.c., alla parte personalmente e non presso il procuratore costituito nel giudizio di primo grado è affetto da nullità; se il giudice d'appello non prevede a rilevare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11252 del 7 ottobre 1999
«Nel rito del lavoro la sussistenza di fatti modificativi, impeditivi o estintivi della pretesa attorea costituenti «mere difese» può essere dedotta per la prima volta anche in appello ed è rilevabile d'ufficio anche nel silenzio della parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12586 del 12 novembre 1999
«Le pronunce sulla sola competenza, pur se emesse in grado di appello e pur quando abbiano riformato per incompetenza la sentenza di primo grado riguardante anche il merito, sono impugnabili soltanto con il regolamento necessario di competenza, a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1267 del 15 febbraio 1999
«Nel vigente sistema giusprocessualistico, ai sensi degli artt. 353 e 354 c.p.c., la regressione del giudizio dal secondo al primo grado è prevista e consentita solo eccezionalmente, in ipotesi tassativamente determinate. Pertanto, nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12935 del 22 novembre 1999
«Ed infatti l'esclusione dei provvedimenti pretorili dal novero delle sentenze ricorribili per saltum, che nel codice di rito del 1942 assolveva alla funzione di garantire che il merito della controversia venisse deciso – almeno in sede di gravame...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13308 del 29 novembre 1999
«L'onere di espressa riproposizione in appello disposto dall'art. 346 c.p.c. riguarda le domande ed eccezioni non esaminate o non accolte dal giudice di primo grado e non è, pertanto, estensibile alle domande ed eccezioni che il primo giudice abbia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13775 del 9 dicembre 1999
«Qualora nel corso del giudizio di appello la parte abbia avuto conoscenza processuale del decesso dell'altra parte – già avvenuto all'epoca del giudizio di primo grado ma non dichiarato o notificato dal procuratore costituito – attraverso la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2707 del 22 marzo 1999
«Nell'ipotesi in cui il giudice dell'impugnazione, omettendo di pronunciarsi sull'appello proposto dall'attore soccombente in primo grado, ne accolga però la pretesa ponendo a fondamento di essa una causa petendi da questi non invocata, è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3114 del 1 aprile 1999
«Ne consegue che se una domanda è proposta nei confronti di due o più soggetti e tra questi vi è contestazione circa l'individuazione dell'unico obbligato, i diversi rapporti processuali sono e restano legati da un nesso di litisconsorzio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3684 del 14 aprile 1999
«La falsità di un atto del processo (nella specie, concernente la relata di notifica dell'atto introduttivo del giudizio di primo grado) che faccia apparire come esistente un elemento in realtà mancante può configurare dolo revocatorio della...»