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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49457 del 31 dicembre 2003
«La morte dell'imputato, se determina il difetto di legittimazione del difensore a proporre impugnazione, determina anche il venir meno delle eventuali statuizioni civilistiche e, quindi, il venir meno sia dell'interesse degli eredi dell'imputato a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1452 del 6 febbraio 1998
«Tale volontà non è desumibile da mere omissioni, quale la mancata comparizione o mancata costituzione della parte civile, che può derivare da cause indipendenti dalla volontà dell'offeso, da circostanze contingenti e da valutazioni non abdicative...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 34501 del 1 settembre 2008
«L'impegno, assunto in sede civile, all'atto della separazione personale, da parte del coniuge querelante, di rimettere la querela, non equivale a volontà definitiva valida in sede penale e non può, pertanto, essere considerato come manifestazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 689 del 19 gennaio 2000
«Il carattere della univocità non è riscontrabile, in relazione a querela presentata da un coniuge nei confronti dell'altro, per i reati di lesioni personali e ingiurie, nella rinuncia «ai reciproci addebiti» nel corso della causa civile per...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6168 del 21 aprile 1989
«La pubblicazione della sentenza di condanna è prevista dall'art. 186 c.p. (indipendentemente da quanto previsto da leggi speciali) non come una pena accessoria, ma, nell'ambito e ai fini dell'azione civile, come un mezzo di risarcimento alla parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28081 del 22 marzo 2013
«La condanna al pagamento delle spese processuali ha ad oggetto un obbligazione civile e non una pena accessoria, con la conseguenza che non può esserne sospesa l'esecuzione in caso di concessione all'imputato della sospensione condizionale della...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4023 del 30 aprile 1981
«Gli effetti dell'estinzione del reato sulle obbligazioni civili da esso derivanti e sull'azione civile esercitata nel processo penale non sono regolati dalle norme sul concorso di cause estintive del reato e della pena (art. 183 c.p.), ma trovano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3596 del 10 dicembre 1971
«È bensì vero che, quando sia intervenuta l'estinzione del reato, il giudice civile ha il potere-dovere di sostituirsi al giudice penale per accertare, con piena libertà di apprezzamento, se nel fatto lesivo, già costituente reato, ricorrano gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 39545 del 22 ottobre 2008
«...militare, quando le peculiari e concrete situazioni di fatto facciano apparire certe ed inevitabili le gravi conseguenze per la vita e l'incolumità fisica della popolazione civile, contribuendo a diffondere paura e panico nella collettività.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1072 del 17 gennaio 2007
«Ne consegue che, a seguito della integrazione della citata norma da parte della Convenzione internazionale per la repressione del finanziamento del terrorismo, fatta a New York l'8 dicembre 1999 e ratificata dall'Italia con la legge 14 gennaio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 54 del 3 marzo 1983
«I delitti di insurrezione armata contro i poteri dello Stato e di guerra civile si differenziano da quelli di cospirazione politica mediante associazione e di banda armata in quanto questi ultimi, pur essendo finalizzati alla sovversione violenta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2600 del 8 agosto 1986
«Tra il reato di banda armata e quello di guerra civile non è configurabile alcuna specialità, assorbimento o sussidiarietà. Il delitto banda armata è un reato-mezzo, caratterizzato dalla finalità di commettere uno dei delitti contro la personalità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1964 del 21 settembre 1984
«...di banda armata finalizzata alla commissione di delitti previsti dagli artt. 270 bis (associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell'ordine democratico), 284 (insurrezione armata contro i poteri dello Stato), 286 c.p. (guerra civile).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4938 del 5 giugno 1986
«...fiorentino delle UCC, al programma dello stesso che aveva, tra l'altro, il fine di intraprendere la guerra civile, alla concreta attività posta in essere comprendente delitti di rilevante gravità, potesse ravvisarsi un fatto di lieve entità).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16465 del 27 aprile 2011
«...a cagionare l'evento in base ad elementi di sicuro valore sintomatico, valutati sia singolarmente sia nella loro coordinazione. (Fattispecie di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice civile di reintegrazione nel possesso).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4169 del 21 marzo 1990
«...aveva tagliato il tubo, che immetteva acqua potabile in un immobile di proprietà della parte civile, aveva sostenuto che tale provvedimento, per essere di natura possessoria e non risarcitoria, non rientrava nella competenza del giudice penale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 25 gennaio 2008
«I danni non patrimoniali, rappresentati da turbamenti morali della collettività, sono risarcibili a favore degli enti pubblici esponenziali di essa, anche qualora taluno di tali enti sia stato costituito in epoca successiva alla consumazione del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1479 del 18 febbraio 1997
«...dell'azione civile decorre dalla data di consumazione del reato e non assumono rilievi eventuali cause di interruzione o sospensione della prescrizione relative al reato, essendo ontologicamente diversi l'illecito civile e quello penale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4048 del 7 maggio 1997
«...privato su quello pubblico ed in considerazione non della posizione del custode, pubblico ufficiale, ma della fonte (penale, amministrativa o civile) del vincolo e della funzione del sequestro (penale o amministrativo) o del pignoramento.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34827 del 8 settembre 2009
«...concussione, in relazione ad una somma di denaro richiesta dal dipendente di un comune, con il pretesto di un suo interessamento finalizzato a comprare i favori di un componente la commissione medica per il riconoscimento dell'invalidità civile).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2278 del 16 gennaio 2013
«Integra il delitto di violazione della pubblica custodia di cose, e non quello di peculato, la condotta del funzionario della Motorizzazione civile che, avendo la custodia di una carta di circolazione ritirata dalla P.G. per omesso aggiornamento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3996 del 4 febbraio 2005
«...risultato, per difetto di tempestiva querela, il reato di lesioni colpose — aveva escluso che dalla sola violazione dell'art. 348 c.p. potesse ritenersi derivato un danno di cui la costituita parte civile avesse titolo ad essere risarcita).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23128 del 14 giugno 2007
«...identità del bene. (Fattispecie nella quale la violazione dei sigilli apposti su manufatto abusivo e la conseguente prosecuzione dei lavori avevano arrecato danni al Comune, costituitosi parte civile onde ottenere il risarcimento degli stessi).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2028 del 18 gennaio 2006
«...che non riverbera sul principio di cui sopra l'eventuale successivo accertamento in sede civile della fondatezza dell'azione di rivendicazione promossa da un erede pretermesso, con conseguente revisione della proprietà dei beni ereditari).»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18056 del 11 maggio 2002
«Ai fini della legge penale, l'attività di assicurazione del rischio di responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli e natanti rientra tra i servizi di pubblica necessità, in quanto la sua qualificazione in tal senso ad opera della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17000 del 24 aprile 2008
«Il reato di rifiuto di uffici legalmente dovuti di cui all'art. 366 c.p. sanziona comportamenti prodromici all'assunzione di funzioni pubbliche, con l'esclusione pertanto di quelli riguardanti la fase dell'esecuzione dell'incarico, i quali possono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9433 del 11 novembre 1983
«Nel delitto di falso giuramento, l'interesse penalmente protetto riguarda l'esigenza di tutelare la veridicità della dichiarazione giurata, in funzione della corretta amministrazione della giustizia civile, stante il valore di prova legale che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 445 del 10 gennaio 1980
«L'interesse penalmente protetto con la norma di cui all'art. 371 c.p. è la veridicità del mezzo di prova legale per una corretta amministrazione della giustizia civile e tale interesse subisce lesione irreversibile dalla dichiarazione giurata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15096 del 31 marzo 2003
«Una volta ammesso il giuramento decisorio da parte del giudice civile sono irreversibilmente realizzati i presupposti per la commissione del delitto di cui all'art. 371 c.p. e lo spergiuro consumato non può essere messo nel nulla dalle successive...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5306 del 5 maggio 1992
«...del giuramento disciplinato dal codice civile del 1865 nel quale si consentiva a colui che avesse prestato il giuramento suppletorio o estimatorio l'opposizione di ulteriori elementi di prova, primo fra tutti la ritrattazione del giuramento.»