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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4817 del 30 gennaio 2013
«Nel procedimento di riesame non è deducibile, né rilevabile d'ufficio, la questione inerente all'inefficacia della misura coercitiva per asserita mancanza, tardività o comunque invalidità dell'interrogatorio previsto dall'art. 294 c.p.p., a nulla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36315 del 22 settembre 2003
«È illegittimo il provvedimento del Tribunale della libertà con il quale siano decise contestualmente questioni attinenti alla libertà dell'indagato nell'ambito della stessa vicenda processuale, introdotte, per la diversità dei provvedimenti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1184 del 26 aprile 1994
«Il principio del ne bis in idem, qualora non venga invocato nell'ambito suo proprio di tutela del giudicato, per cui vi è divieto di celebrare un nuovo processo per il medesimo fatto che sia già stato oggetto di procedimento definito con un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1415 del 23 settembre 2000
«In materia di misure cautelari, nell'ipotesi in cui, a seguito di appello del pubblico ministero avverso il diniego di adozione della misura da parte del giudice per le indagini preliminari, il provvedimento restrittivo venga adottato dal...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1907 del 10 maggio 2000
«In tema di misure cautelari personali, la caducazione della misura causata da vizi del procedimento applicativo o di controllo della medesima ne consente sempre la reiterazione, in quanto l'invalidità del provvedimento applicativo o del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51 del 4 marzo 2000
«In sede di riesame è possibile confermare una misura cautelare per esigenze diverse da quelle poste a base della sua applicazione, in quanto le esigenze cautelari rappresentano un tutto unico che rientra nella previsione dell'art. 309, nono comma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 52 del 25 gennaio 2000
«Il coordinamento fra il disposto dell'art. 292, secondo comma, lett. c e c bis e quello dell'art. 309, nono comma, c.p.p., va stabilito nel senso che al tribunale del riesame deve essere riconosciuto il ruolo di giudice collegiale e di merito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2056 del 12 luglio 1999
«In sede di riesame è possibile confermare una misura cautelare per esigenze diverse da quelle poste alla base della sua applicazione, in quanto le esigenze cautelari rappresentano un tutto unico che rientra nella previsione dell'art. 309, comma 9...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7399 del 18 febbraio 1999
«In tema di riesame di provvedimento di sequestro, poiché il Tribunale ha il potere di procedere ad una diversa qualificazione giuridica del fatto sottoposto alla sua cognizione (anche attribuendogli, se del caso, diverso nomen iuris), esso può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 131 del 18 marzo 1997
«Il tribunale del riesame può confermare il provvedimento restrittivo anche per motivi diversi da quelli addotti dal giudice, ma tale potere confermativo non può essere esercitato nel caso in cui il provvedimento risulti radicalmente nullo. In...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5600 del 12 novembre 1996
«Avuto riguardo alla portata generale della regola dettata dall'art. 627, comma secondo, c.p.p., secondo cui «il giudice di rinvio decide con gli stessi poteri che aveva il giudice la cui sentenza è stata annullata, salve le limitazioni stabilite...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2070 del 9 settembre 1996
«zioni Unite, , 22 ottobre 1996, n. 16, , (c.c. 19 giugno 1996), Di Francesco.
Il giudice del riesame, in sede di rinvio, non è vincolato all'esame di quanto ritenuto e valutato dal giudice che ha applicato la misura, essendo giudice di merito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3791 del 29 ottobre 1993
«Non implica immutazione del fatto il provvedimento del giudice del riesame che ritenga la sussistenza di gravi indizi relativamente al reato di cui all'art. 1, terzo comma, D.L. 26 aprile 1993, n. 122, convertito dalla L. 25 giugno 1993, n. 205,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2204 del 5 ottobre 1993
«Il principio secondo cui il tribunale del riesame può decidere in base a «ragioni» diverse da quelle indicate nella motivazione del provvedimento cautelare non può essere esteso anche ai reati in relazione ai quali non ha tratto origine il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1633 del 2 luglio 1993
«Le nuove acquisizioni probatorie, di cui il tribunale del riesame può tener conto ai sensi dell'art. 309, nono comma, c.p.p., possono essere successive non solo a quelle sulla cui base è stata fondata la richiesta della misura cautelare da parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27 del 8 gennaio 2003
«In tema di provvedimenti di sequestro, dal combinato disposto degli artt. 324, settimo comma, e 309, nono comma, c.p.p., deriva la possibilità del tribunale del riesame di integrare la motivazione del provvedimento oggetto del gravame, ancorché...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2459 del 8 giugno 2000
«In tema di difetto di motivazione, il giudice di merito non ha l'obbligo di soffermarsi a dare conto di ogni singolo elemento indiziario o probatorio acquisito in atti, potendo egli invece limitarsi a porre in luce quelli che, in base al giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4974 del 13 settembre 1999
«Nel giudizio di Corte d'Assise l'eventuale presenza in camera di consiglio dei giudici supplenti nelle fasi precedenti la chiusura del dibattimento è giustificata dalla necessità che essi, in ragione della decisione interlocutoria da adottare, si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4857 del 12 agosto 1999
«A differenza della sentenza, il cui dispositivo letto in udienza costituisce l'atto con il quale il giudice estrinseca la volontà della legge nel caso concreto, di modo che le affermazioni contenute nella relativa motivazione, qualora non trovino...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 807 del 7 aprile 1999
«In tema di gravi indizi di colpevolezza necessari per l'adozione di misura cautelare, deve ritenersi viziata la motivazione del provvedimento che, nell'apprezzamento della attendibilità intrinseca di chiamante in correità, ritenga la credibilità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3678 del 15 dicembre 1998
«In tema di misure cautelari personali, l'ordinanza del tribunale del riesame che conferma il provvedimento impositivo recepisce, in tutto o in parte, il contenuto di tale provvedimento, di tal che l'ordinanza cautelare e il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4715 del 29 ottobre 1998
«In tema di misure cautelari personali il dispositivo deve riportare tutte le statuizioni che decidono le questioni devolute alla cognizione del giudice, con la conseguenza che il tribunale, in sede di riesame o di appello, affrontato, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2950 del 30 ottobre 1996
«Poiché, in base all'art. 309, comma nono, c.p.p., il tribunale del riesame può confermare il provvedimento impugnato «per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione del provvedimento stesso», deriva che la motivazione del tribunale è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5211 del 16 dicembre 1998
«È illegittimo il provvedimento con il quale viene rigettata nel merito un'istanza di riesame, pur in presenza di una tempestiva rinuncia ad essa da parte dell'interessato, che ne comporta immediata declaratoria di inammissibilità; e ciò perché è...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 16 febbraio 1995
«A norma dell'art. 311, comma primo, c.p.p., è soggetta a ricorso per cassazione la decisione sulla richiesta di riesame, mentre non è prevista l'impugnazione separata di eventuali provvedimenti interlocutori emessi prima della decisione conclusiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40473 del 13 novembre 2001
«L'avviso al difensore dell'udienza camerale fissata per la discussione della richiesta di riesame avanzata direttamente dall'interessato, il quale vi abbia poi rinunciato, è idoneo a determinare nel destinatario l'effettiva conoscenza del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 950 del 29 aprile 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari personali qualora il provvedimento coercitivo venga impugnato dal solo indagato, l'avviso dell'udienza va notificato ad entrambi i difensori di fiducia cui l'indagato ha diritto; qualora invece il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3056 del 4 ottobre 1994
«Atteso il principio per cui, in caso di sequestro effettuato a seguito di decreto di perquisizione, il riesame può investire anche quest'ultimo provvedimento, deve derivarne l'ulteriore conseguenza che, secondo il disposto del comma 9 dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7614 del 2 marzo 2006
«L'omessa o tardiva trasmissione al Tribunale del riesame dei verbali di sommarie informazioni testimoniali, espressamente menzionati nell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.i.p., determina la perdita di efficacia del provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 19853 del 22 maggio 2002
«L'omessa o tardiva trasmissione al tribunale del riesame della richiesta di misura cautelare personale non determina la perdita di efficacia del provvedimento coercitivo a norma dell'art. 309, commi 5 e 10, c.p.p., in quanto si riferisce ad un...»