-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 29 marzo 1994
«Anche se per il giudizio di appello in materia di provvedimenti de libertate l'art. 310 c.p.p. non richiama le disposizioni dell'art. 309, nono comma, stesso codice che, con riferimento alla procedura del riesame, riconosce espressamente alle...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19784 del 8 maggio 2013
«In tema di misure cautelari personali, l'appello proposto dal P.M. può essere presentato presso la cancelleria del Tribunale del luogo ove ha sede la Corte d'appello nella cui circoscrizione è compreso l'ufficio del giudice che ha emesso...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4379 del 26 novembre 1993
«L'ordinanza in tema di sostituzione della misura cautelare personale (nella specie, di diniego di sostituzione con gli arresti domiciliari della custodia cautelare in carcere) è soggetta ad appello a norma dell'art. 310 c.p.p., e non a ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20300 del 27 maggio 2010
«In tema di riesame, l'illegittima compressione del diritto di difesa, derivante dal rifiuto o dall'ingiustificato ritardo del pubblico ministero nel consentire al difensore, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p.,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1274 del 11 aprile 1997
«Il diniego della sostituzione della custodia cautelare in carcere con quella in luogo di cura, prevista dall'art. 286 c.p.p., nei confronti di soggetto ritenuto affetto da infermità di mente non può essere giustificato sulla base della ritenuta...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3450 del 5 aprile 1996
«In tema di misure di sicurezza personali la decisione pronunziata al riguardo dal giudice della cognizione, è impugnabile, ai sensi degli artt. 579 e 680 c.p.p., davanti al tribunale di sorveglianza quando la sentenza sia impugnata per la sola...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2509 del 20 gennaio 2010
«Non può dar luogo al riconoscimento della riparazione per ingiusta detenzione il fatto che il soggetto che ha subito custodia cautelare sia stato poi condannato, in esito al giudizio di merito, ad una pena condizionalmente sospesa, atteso che...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4194 del 28 gennaio 2008
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il giudice deve fondare la propria decisione su fatti concreti esaminando la condotta del richiedente sia prima che dopo la perdita della libertà ed indipendentemente dalla conoscenza che il...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 363 del 8 gennaio 2008
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione, le frequentazioni ambigue, ossia quelle che si prestano oggettivamente ad essere interpretate come indizi di complicità, quando non sono giustificate da rapporti di parentela, e sono poste in essere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26873 del 20 luglio 2005
«In tema di riparazione per ingiusta detenzione ed in linea con un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 314, comma 2, c.p.p., che tenda a riconoscere il diritto alla riparazione in ogni caso di accertata illegittimità della...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12784 del 10 marzo 2003
«In materia di riparazione per ingiusta detenzione, il diritto alla riparazione sorge solo in presenza di una delle formule di proscioglimento previste dal primo comma dell'art. 314 c.p.p. e detto principio di tassatività opera anche nel caso...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4149 del 28 gennaio 2002
«L'azionabilità del diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione nel caso di privazione della libertà personale disposta, con unica ordinanza, per una pluralità di imputazioni, delle quali talune espunte dal provvedimento coercitivo, in...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1745 del 13 luglio 1998
«La fuga dell'innocente dal luogo del delitto non può costituire comportamento che ha dato causa alla custodia cautelare subita sotto il profilo della colpa grave quando tale condotta si inquadri nella prospettiva di una strategia difensiva...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1345 del 1 agosto 1996
«In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione, la sentenza di non luogo a procedere, la cui pronuncia si sostanzia nell'adozione di formule tipiche, dà luogo ad una situazione assimilabile a quella prevista dal comma primo dell'art. 314...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1296 del 13 maggio 1995
«Quale presupposto per il diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione ha rilievo l'avvenuto proscioglimento con una delle formule indicate dall'art. 314 c.p.p., con riferimento alla contestazione che aveva dato luogo alla detenzione e non...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 655 del 17 maggio 1993
«Il presupposto per l'esercizio del diritto alla riparazione per l'ingiusta detenzione non può essere mai costituito dalla statuizione pronunciata in sede di giudizio incidentale, resa rebus sic stantibus, essendo necessaria una decisione emessa...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 860 del 2 agosto 1993
«Ai fini della determinazione dell'indennizzo per l'ingiusta detenzione si deve tener conto sostanzialmente dei parametri nel tetto massimo liquidabile (cento milioni di lire) e della durata effettiva della custodia cautelare, che ha il suo massimo...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 628 del 3 giugno 1993
«In tema di equa riparazione per l'ingiusta detenzione il giudice di merito, nel valutare il comportamento del soggetto, al fine di stabilire se abbia dato causa o concorso a dare causa alla detenzione con dolo o colpa grave, non potrà mettere in...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34559 del 15 ottobre 2002
«Il procedimento per la riparazione dell'ingiusta detenzione è a contraddittorio necessario — che si instaura con la notifica della domanda, a cura della cancelleria, al Ministero dell'economia e delle finanze — ma non a carattere contenzioso...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 28 del 16 ottobre 1995
«Il rinvio, contenuto nell'art. 315, comma 3, c.p.p. in tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, all'applicazione delle norme sulla riparazione dell'errore giudiziario, non è limitato - ancorché la rubrica dell'articolo si riferisca al...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2931 del 1 ottobre 1996
«L'amministrazione finanziaria può chiedere il sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p. solo se per la violazione tributaria è aperto un procedimento penale e in esso l'amministrazione stessa si sia costituita parte civile; la competenza a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 598 del 13 gennaio 2004
«Sono impignorabili, e quindi insuscettibili di sequestro conservativo di cui all'art. 316 c.p.p., i beni assoggettati al regime del fondo patrimoniale per un debito che il creditore conosceva essere contratto per scopi estranei ai bisogni della...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile non solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2816 del 1 settembre 1999
«Nel procedimento incidentale di impugnazione delle misure cautelari reali, atteso il tenore dell'art. 317 c.p.p., secondo cui gli effetti del sequestro cessano quando la sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere non è più soggetta a...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40407 del 15 ottobre 2012
«Il sequestro conservativo, prima della definitività della sentenza di proscioglimento o di non luogo a procedere, è suscettibile di revoca soltanto nel caso in cui venga offerta idonea cauzione e non anche per il venire meno dei presupposti che ne...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36884 del 8 ottobre 2007
«La previsione di cui all'art. 321 c.p.p. riconosce al giudice il potere di disporre il sequestro preventivo quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravarne o protrarne le conseguenze ovvero...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35482 del 24 settembre 2007
«In tema di giudicato cautelare, premesso che esso copre soltanto il dedotto e non il deducibile, deve altresì ritenersi che la copertura non si estenda a quelle questioni le quali, ancorché dedotte, non siano state, tuttavia, decise. (Nella...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12878 del 20 marzo 2003
«Il sequestro preventivo di cosa pertinente al reato è consentito anche nel caso di ipotesi criminosa già perfezionatasi, purché il pericolo della libera disponibilità della cosa stessa - che va accertato dal giudice con adeguata motivazione -...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1172 del 15 maggio 1998
«Per «cose pertinenti al reato», sulle quali può cadere il sequestro preventivo previsto dall'art. 321 c.p.p., debbono intendersi non solo quelle caratterizzate da un'intrinseca, specifica e strutturale strumentalità rispetto al reato commesso ed a...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44 del 4 marzo 1993
«Il Gip che rimette gli atti al P.M. per la modificazione dell'imputazione con la contestazione del fatto nuovo non può procedere all'attività prevista dall'art. 392 c.p.p. perché tale norma presuppone l'esercizio dell'azione penale e questo si...»