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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10585 del 3 novembre 1992
«Poiché la querela è una manifestazione di volontà intesa a rimuovere un ostacolo alla perseguibilità di determinati reati, detto ostacolo non può ritenersi persistente, e quindi non può ritenersi precluso l'esercizio dell'azione penale dal fatto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1654 del 11 febbraio 1998
«L'art. 123 c.p. dispone che la querela si estende di diritto a tutti coloro che hanno commesso il reato. In altri termini, ai sensi dell'art. 123 c.p. per il principio dell'unicità del reato concorsuale, la querela sporta contro uno dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8418 del 28 luglio 1992
«Il diritto di querela concerne unicamente il fatto delittuoso, quale è esposto nella sua essenzialità e non nei dettagli, spettando al giudice e non al privato di attribuire al fatto le definizioni e le conseguenze giuridiche che ne derivano....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44968 del 16 novembre 2012
«Ai fini della validità della querela è sufficiente l'uso della espressione "si faccia giustizia", in quanto costituisce manifestazione della volontà di perseguire penalmente il soggetto denunciato.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28571 del 13 luglio 2009
«Per l'efficacia giuridica della remissione di querela non è indispensabile l'accettazione, essendo sufficiente che da parte del querelato non vi sia un rifiuto espresso o tacito della remissione stessa (Nella fattispecie la non comparsa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4033 del 7 aprile 1994
«Non è consentito in giudizio desumere dal comportamento del querelante presente elementi per l'affermazione di tacita remissione di querela, stante la lettera dell'art. 152, comma 2, c.p. (ove la forma tacita è prevista soltanto per la remissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1854 del 7 luglio 1993
«Il vigente codice di rito prevede determinate formalità solo per la rinuncia espressa e per la remissione della querela, ma non anche per la dichiarazione, fatta ai sensi dell'art. 153 comma terzo c.p., con la quale il minore manifesti la volontà...»
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Cassazione penale, Sez. VII, sentenza n. 30256 del 12 settembre 2006
«Nel caso di remissione della querela sporta per fatto commesso da soggetto che era, all'epoca, di età minore, non opera la regola stabilita dall'art. 340, comma quarto, c.p.p., secondo cui le spese del procedimento gravano sul querelato, dovendosi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3611 del 16 novembre 1999
«In tema di rimessione della querela, la regola interpretativa dettata dalla legge, nel silenzio delle parti, in ordine al pagamento delle spese del procedimento non può che essere quella vigente nel momento in cui è intervenuta la remissione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4404 del 8 aprile 1999
«In tema di spese processuali conseguenti alla remissione di querela, va tenuto conto della volontà delle parti; invero, l'art. 340 comma 4 c.p.p. prevede che dette spese, in caso di remissione, sono a carico del remittente, salvo che, nello stesso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1218 del 23 maggio 1995
«La mera affermazione «le spese sono a carico dei querelati», fatta nell'atto di remissione della querela, non integra una condizione alla quale il remittente intende sottoporre la remissione stessa, suscettibile di invalidarla ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42994 del 7 ottobre 2008
«La remissione di querela estingue il reato anche se intervenuta nel giudizio di rinvio celebrato a seguito d'annullamento della Corte di cassazione intervenuto solo in punto di determinazione della pena.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 30326 del 11 settembre 2002
«Dall'operazione di qualificazione va distinto il fenomeno della “conversione” in senso tecnico del negozio giuridico processuale: a tale istituto fanno riferimento, per le ipotesi in essi specificamente disciplinate, gli artt. 569, commi 2 e 3, e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4144 del 13 gennaio 1993
«In tema di perseguibilità di reati commessi all'estero, i due diversi e distinti termini stabiliti dall'art. 128 c.p. per la richiesta di procedimento (ed applicabili anche per la proposizione della «istanza», atteso il rinvio contenuto nell'art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8855 del 8 agosto 2000
«Una volta che la sentenza di non luogo a procedere emessa a norma dell'art. 425 c.p.p. non sia più soggetta a impugnazione e non ricorra alcuna delle ipotesi previste dalla disposizione eccezionale, e perciò di stretta applicazione, dell'art. 345...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2241 del 22 gennaio 2011
«In tema di reato permanente, il diritto di presentare querela può essere esercitato dall'inizio della permanenza fino alla decorrenza del termine di tre mesi dal giorno della sua cessazione e la sua effettiva presentazione rende procedibili tutti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35958 del 25 ottobre 2002
«Non costituisce manifestazione univoca di una volontà incompatibile con la proposizione di querela (art. 124 c.p.) la transazione sul risarcimento dei danni intervenuta con la società assicuratrice per la responsabilità civile, atteso che tale...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31921 del 3 agosto 2007
«In tema di archiviazione, il diritto a ricevere l'avviso della richiesta non si estende al prossimo congiunto (nella specie, la moglie) della persona offesa deceduta non in conseguenza del reato. (Nella fattispecie la Corte ha ritenuto legittimo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3425 del 25 novembre 1998
«Non è abnorme il provvedimento del Gip il quale, a seguito di richiesta di archiviazione del P.M., restituisca gli atti all'inquirente prescrivendo ulteriori indagini dirette ad accertare un eventuale reato di competenza per materia di un giudice...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4042 del 3 agosto 1998
«Deve considerarsi abnorme il provvedimento del giudice per le indagini preliminari presso la pretura il quale, a fronte di una richiesta di archiviazione fondata dal pubblico ministero sull'assenza di elementi sufficienti a sostenere l'accusa in...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41476 del 16 novembre 2005
«In tema di condanna alle spese nei giudizi di impugnazione, il giudice ha l'obbligo di condannare la parte civile al pagamento delle spese del processo, nel caso in cui l'impugnazione da questa proposta contro la sentenza di assoluzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31728 del 21 luglio 2004
«In tema di diffamazione commessa mediante scritti (art. 595 c.p.), sussiste il requisito della comunicazione con più persone, necessario per integrare il reato, anche quando le espressioni offensive siano comunicate ad una sola persona ma...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 16 giugno 1999
«Affinché la condotta di uno dei due coniugi possa integrare l'ipotesi criminosa prevista dall'art. 574 c.p., è necessario che il comportamento dell'agente porti a una globale sottrazione del minore alla vigilanza dell'altro, così da impedirgli la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5698 del 9 febbraio 2007
«La previsione della legittimazione della persona offesa costituita parte civile alla proposizione del ricorso per cassazione contro la sentenza di non luogo a procedere, per motivi ulteriori rispetto alla violazione del contraddittorio, deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10964 del 27 settembre 1999
«Poiché la querela è una manifestazione di volontà intesa a rimuovere un ostacolo alla perseguibilità di determinati reati, il documento in cui tale volontà viene manifestata ha funzione di impulso processuale e deve necessariamente confluire nel...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10332 del 6 marzo 2008
«In tema di giudizio immediato disposto a seguito di opposizione al decreto penale di condanna, è abnorme, e come tale impugnabile mediante ricorso per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice, a seguito della dichiarazione di apertura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3415 del 23 gennaio 2013
«La persona offesa è legittimata a ricorrere per cassazione per violazione di legge contro il decreto penale emesso nonostante la sua rituale opposizione manifestata nell'atto di querela a tale forma di definizione del procedimento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22687 del 16 giugno 2005
«Integra il reato di falsità in scrittura privata, punibile a querela della persona offesa, la formazione della falsa dichiarazione, redatta da un privato ai sensi dell'art. 31 Reg. di polizia veterinaria, nella quale si faccia apparire, come...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7785 del 8 agosto 1996
«Il verbale di udienza fa piena prova fino a querela di falso, in quanto il nuovo codice di procedura penale, pur non prevedendo più l'istituto dell'incidente di falso, non ha innovato riguardo al regime di efficacia dell'atto pubblico qual è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7832 del 5 luglio 2000
«In tema di letture consentite in dibattimento, in base agli artt. 431 e 511 c.p.p. la querela viene inserita nel fascicolo per il dibattimento, ed è utilizzabile, ai soli fini della procedibilità dell'azione penale; sicché da essa il giudice non...»