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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5935 del 13 febbraio 2002
«La revoca della sospensione condizionale per effetto di una successiva sentenza di applicazione della pena su richiesta è da escludere non solo quando ricorra l'ipotesi di cui all'art. 168, comma primo, n. 1, c.p. (fatto commesso successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 266 del 19 marzo 1993
«Nell'ipotesi di applicazione della pena su richiesta, il giudice, se non può applicare la misura dell'espulsione dello straniero di cui all'art. 86 primo comma D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 perché incompatibile con il rito del cosiddetto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9471 del 7 novembre 1996
«Qualora la questione della diversità del fatto rispetto a quello enunciato nel capo di imputazione si ponga nel giudizio di appello, perché non rilevata dal primo giudice o perché emersa solo in secondo grado, il giudice è tenuto non solo a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9357 del 13 agosto 1998
«In presenza di una sentenza di assoluzione recante, nel dispositivo, la formula «il fatto non è previsto dalla legge come reato» ma caratterizzata, nella motivazione, anche dalla presenza di ampie ed analitiche argomentazioni volte a dimostrare,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5914 del 15 febbraio 2012
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena non può essere subordinato al pagamento della provvisionale riconosciuta alla parte civile, da effettuarsi anteriormente al passaggio in giudicato della sentenza.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 126 del 8 gennaio 2009
«Il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato dal giudice, ove la condizione attenga al pagamento di una provvisionale in favore della parte civile costituita, al versamento della somma dovuta entro un termine...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1378 del 7 aprile 1995
«Nessuna rilevanza può avere il fatto che la pena estinta sia una pena pecuniaria per la quale l'amministrazione non aveva ancora avviato la procedura esecutiva di esazione non mettendo così l'imputato in condizione di pagare dal momento del...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 58 del 9 gennaio 2001
«Deve quindi escludersi ogni dubbio di legittimità costituzionale, in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione, dell'art. 574 c.p.p., nella parte in cui questo non prevede che, oltre all'imputato, anche i suoi eredi, qualora egli sia deceduto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 387 del 20 aprile 1993
«L'unicità del disegno criminoso, e quindi la sussistenza del vincolo della continuazione, può essere riconosciuta in sede esecutiva, ai sensi dell'art. 671 c.p.p. (salvo il caso in cui sia stata esclusa dal giudice di cognizione), anche quando...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1701 del 24 aprile 1995
«L'effetto estensivo dell'impugnazione ex art. 587 c.p.p., lungi dall'impedire il passaggio in giudicato della sentenza nei confronti dell'imputato non impugnante, si pone proprio come rimedio straordinario contro il giudicato e l'esecuzione della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 624 del 9 gennaio 2002
«...giudizio non ha veste di parte processuale, venuta meno con il passaggio in giudicato della prima sentenza di condanna, e può, pertanto, contestare l'ammissibilità della relativa richiesta solo allorché venga introdotta la fase del dibattimento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4492 del 10 gennaio 1997
«L'assoluto automatismo nell'applicazione delle pene accessorie, predeterminate per legge sia nella specie che nella durata e sottratte, perciò, alla valutazione discrezionale del giudice, comporta che l'erronea applicazione di una pena accessoria...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10311 del 5 maggio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore o dei natanti, qualora il danneggiato, esercitando l'azione diretta nei confronti dell'assicuratore, evochi in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17630 del 11 dicembre 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione di autoveicoli, la sentenza pronunziata nei confronti della società assicuratrice anteriormente alla sua sottoposizione alla liquidazione coatta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5877 del 14 giugno 1999
«In tema di responsabilità da circolazione stradale, in un caso di scontro tra veicoli in cui uno dei conducenti riporti danni, l'azione diretta proposta da questi in confronto del proprietario dell'altro veicolo e del suo assicuratore dà luogo ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16460 del 15 luglio 2009
«La sentenza ottenuta dalla vittima di un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, qualora quest'ultimo venga successivamente posto in liquidazione coatta amministrativa (nella specie, nelle more tra il passaggio in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8085 del 2 aprile 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile per la circolazione dei veicoli, la surrogazione legale prevista dall'art. 29, secondo comma, della legge 24 dicembre 1969, n. 990 dà luogo ad una vicenda di tipo lato sensu...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2865 del 6 febbraio 2009
«Qualora il giudice declini la giurisdizione sulla domanda principale, gli è preclusa ogni valutazione di merito, e quindi anche la decisione sulla domanda eventualmente proposta in via subordinata, la quale non può essere dichiarata improponibile,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6206 del 18 novembre 1982
«Il termine per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 50 c.p.c., decorre dalla data di comunicazione della sentenza, che abbia dichiarato l'incompetenza, o, in mancanza, da quella della notificazione, ma non già dal momento del passaggio...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5756 del 10 giugno 1998
«Ne consegue la necessità di rinnovare l'intero giudizio di appello, con l'intervento obbligatorio del P.M., non essendo ipotizzabile il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, stante l'effetto conservativo dell'impugnazione a suo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 274 del 7 gennaio 2011
«La dichiarazione di efficacia nell'ordinamento dello Stato delle sentenze di nullità del matrimonio concordatario emesse da un Tribunale ecclesiastico è subordinata all'accertamento della sussistenza dei requisiti cui l'art. 797 c.p.c. condiziona...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2600 del 4 febbraio 2010
«Il passaggio in giudicato della sentenza dichiarativa dell'efficacia, nell'ordinamento dello Stato, della pronuncia ecclesiastica di nullità del matrimonio concordatario, intervenuta in pendenza del giudizio d'appello per la cessazione degli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4757 del 26 febbraio 2010
«Il passaggio in giudicato della sentenza di separazione giudiziale (o l'omologazione di quella consensuale), che rappresenta il fatto costitutivo del diritto ad ottenere lo scioglimento della comunione legale dei beni, non è condizione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 636 del 10 aprile 1965
«La pronuncia di revoca dell'interdizione è basata sul presupposto del passaggio in giudicato della sentenza di interdizione e del venir meno, dopo che la stessa è divenuta definitiva, della causa che l'aveva determinata.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 11465 del 14 maggio 2013
«In tema di procedimento sommario di cognizione, l'art. 702 quater disciplina un mezzo di impugnazione che ha natura di appello (e non di reclamo cautelare), la cui mancata proposizione comporta il passaggio in giudicato dell'ordinanza emessa ex...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4870 del 30 maggio 1997
«La convalida del sequestro concerne l'esistenza delle condizioni richieste dalla legge perché possa farsi luogo al provvedimento cautelare, non anche le statuizioni accessorie, quali quelle in materia di nomina del custode e di determinazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45381 del 10 novembre 2004
«L'assoluto automatismo nell'applicazione delle pene accessorie, predeterminate per legge sia nella specie che nella durata e sottratte, perciò, alla valutazione discrezionale del giudice, comporta, da un lato, che l'erronea applicazione di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 295 del 2 maggio 1984
«Deve trattarsi cioè, di un delitto qualificato commesso in uno spazio di tempo ben preciso, per il quale venga riportata una condanna irrevocabile in misura già qualificata dalla legge solo nella prima condizione ivi presunta; e non anche del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 512 del 2 maggio 1984
«In tema di abitualità prevista dalla legge, l'autonomia della disciplina della stessa per quanto riguarda il contrabbando e relativa alle condizioni necessarie per la sua dichiarazione, attiene unicamente al termine finale, che viene rimosso e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3808 del 18 febbraio 2014
«Il passaggio in giudicato della sentenza di separazione è il fatto costitutivo del diritto del coniuge allo scioglimento della comunione familiare, anche se i beni da dividere siano solo genericamente indicati (nella specie, mobili presenti...»