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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9759 del 30 luglio 1999
«L'eventuale incompletezza del verbale di udienza, con riguardo all'esposizione dei fatti da parte del pubblico ministero, non è inquadrabile nell'ambito delle nullità di ordine generale. Peraltro, il solo fatto che nel processo verbale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43803 del 24 novembre 2008
«Il principio di immutabilità del giudice è applicabile anche con riferimento ai giudizi di impugnazione cautelare. (Nella specie, relativa a procedimento di appello su misura cautelare reale per la cui definizione il tribunale aveva utilizzato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«È valida la notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello eseguita dal messo di conciliazione in assenza di autorizzazione da parte del presidente della Corte d'appello; infatti l'art. 148, primo comma, c.p.p., a norma del...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 14978 del 29 marzo 2013
«La mancata sottoscrizione della sentenza d'appello da parte del presidente del collegio non giustificata espressamente da un suo impedimento legittimo e sottoscritta dal solo estensore configura una nullità relativa che non incide né sul giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7094 del 23 febbraio 2011
«È nulla l'ordinanza del Tribunale del riesame non sottoscritta dal Presidente del Collegio decidente, stante il disposto dell'art. 546 c.p.p. - il quale prevede che la sentenza emessa dal giudice collegiale è sottoscritta dal Presidente e dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41000 del 3 novembre 2008
«La mancata sottoscrizione del provvedimento giurisdizionale da parte del Presidente del collegio integra un'ipotesi di nullità relativa a norma dell'art. 181 c.p.p., trattandosi di vizio intercorso nel momento formativo del documento, e non di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36158 del 19 settembre 2008
«In tema di requisiti della sentenza, la mancata sottoscrizione del presidente del collegio, ove sia presente quella dell'estensore, non integra una ipotesi di nullità, bensì un'ipotesi di mera irregolarità, suscettibile di rimedio mediante ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44657 del 13 dicembre 2001
«In tema di requisiti della sentenza, la mancata sottoscrizione del presidente del collegio, ove sia presente quella dell'estensore, non integra una ipotesi di nullità - che si configura soltanto quando la mancanza di sottoscrizione sia completa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6922 del 11 giugno 1992
«Deve ritenersi valido e processualmente utilizzabile il riconoscimento operato in udienza dalla persona offesa, nel corso dell'esame testimoniale, nei confronti dell'imputato presente. Anche nella vigenza del nuovo c.p.p., invero conserva validità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43797 del 12 novembre 2012
«L'art. 222 c.p.p. vieta che sia attribuito l'incarico di perito a chi sia stato già nominato consulente tecnico nello stesso procedimento o in altro connesso, ma non che assuma la veste di perito chi, essendo già stato nominato tale nel medesimo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5030 del 2 maggio 1994
«Qualora l'espletamento di una perizia venga affidato ad un collegio di tre periti e uno di costoro non prenda parte alle operazioni onde sia redatta e poi depositata ed utilizzata una perizia a due e non a tre, la perizia è da considerarsi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7721 del 7 agosto 1996
«Seppure l'art. 468, secondo comma prevede che il presidente del collegio giudicante possa escludere le testimonianze vietate dalla legge e quelle manifestamente sovrabbondanti, tuttavia, la norma va letta congiuntamente agli artt. 187 e 190...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2469 del 21 luglio 1998
«Il giudice competente all'applicazione delle misure cautelari una volta iniziata la fase dibattimentale deve individuarsi, secondo quanto dispone l'art. 279 c.p.p., nel «giudice che procede», intesa questa espressione non nel senso generico di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2022 del 14 settembre 1996
«I poteri del Supremo Collegio, al contrario, saranno circoscritti all'esame dei soli motivi di ricorso qualora la stessa non sia investita del gravame diretto ma dell'impugnazione avverso l'ordinanza del giudice del riesame, che può integrare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12501 del 19 luglio 2012
«È inadempiente per "mora credendi" il datore di lavoro che rifiuti la prestazione del lavoratore il quale, assente dal lavoro per malattia, chieda di riprendere l'attività, allegando e documentando la cessazione della malattia stessa "ante...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11270 del 5 luglio 2012
«L'arbitrato irrituale è riconducibile alla figura del mandato conferito congiuntamente, poiché solo dal concorso della volontà di entrambe le parti compromittenti viene conferito al collegio arbitrale il mandato di definire la controversia;...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6788 del 4 maggio 2012
«In tema di società di capitali, l'efficacia delle dimissioni di un componente del collegio sindacale non consegue immediatamente a tale atto, ma è operativa, ai sensi dell'art. 2401 c.c., con la comunicazione al sindaco supplente del suo...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 22927 del 7 giugno 2001
«In tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, il comma 5 dell'art. 314 c.p.p. esclude l'esistenza del diritto alla riparazione nei casi in cui la sentenza favorevole all'imputato discenda dall'avvenuta abrogazione della norma incriminatrice;...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, ordinanza n. 28 del 16 ottobre 1995
«Il rinvio, contenuto nell'art. 315, comma 3, c.p.p. in tema di riparazione per l'ingiusta detenzione, all'applicazione delle norme sulla riparazione dell'errore giudiziario, non è limitato - ancorché la rubrica dell'articolo si riferisca al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10729 del 18 ottobre 1994
«La norma di cui all'art. 328 cpv. c.p. non mira tanto a salvaguardare il regolare andamento della pubblica amministrazione ed il buon funzionamento della sua struttura organizzativa, quanto l'agire della stessa, attraverso i propri dipendenti, per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 556 del 5 marzo 1996
«La disciplina del cosiddetto condono edilizio non incide immediatamente né ai fini della restituzione dell'immobile abusivo sequestrato né per impedire l'emissione di un provvedimento di sequestro, e ciò sia perché occorre prima accertare la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1473 del 25 giugno 1993
«Poiché l'apposizione del segreto sugli atti di indagine non ammette deroghe, il giudice del riesame non può prendere visione di atti oggetto di segretazione. (Nella specie gli atti erano stati inviati al tribunale della libertà in busta chiusa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9 del 1 giugno 2000
«Poiché, in sede di incidente di esecuzione, l'accertamento del giudice di merito è limitato al controllo dell'esistenza e della legittimità del titolo esecutivo e poiché, dunque, rimane preclusa, per la avvenuta formazione del giudicato, ogni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 748 del 19 febbraio 1998
«In sede di esecuzione non sono deducibili questioni concernenti la fase della cognizione che in essa avrebbero dovuto essere denunziate con i mezzi di gravame disposti dalla legge. (Fattispecie relativa a eccepita nullità del decreto di citazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4464 del 3 maggio 1996
«Deve ritenersi inevitabile l'ignoranza della legge penale, quando l'agente sia incorso nella trasgressione nonostante si sia attenuto correttamente e con l'ordinaria diligenza all'obbligo di informazione e di conoscenza dei precetti normativi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4999 del 15 gennaio 1996
«Spetta al collegio per i reati ministeriali decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio: né a tale conclusione può opporsi che in tal modo, avendo detto collegio svolto l'istruttoria, si violerebbe il principio ricavabile dalle norme vigenti, di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35761 del 18 settembre 2003
«In tema di contumacia dell'imputato, il limite processuale alla possibilità di revoca della dichiarazione di contumacia, su istanza o d'ufficio, non è più riferibile alla decisione come provvedimento, ma alla chiusura della discussione e quindi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9239 del 5 marzo 2001
«L'avvenuta pronuncia di una sentenza di applicazione della pena su richiesta nei confronti di taluno fra i concorrenti in un medesimo reato non costituisce causa di incompatibilità e di ricusazione del giudice il quale sia poi chiamato a conoscere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1418 del 21 aprile 1995
«Su ricorso per cassazione del custode, il Supremo Collegio ha annullato il provvedimento pretorile nella parte in cui, limitatamente al rapporto Stato-custode, non aveva posto l'anticipazione delle spese di custodia e conservazione a carico dello...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 167 del 10 gennaio 1992
«Nel caso in cui la persona arrestata in flagranza sia presentata all'udienza entro le quarantotto ore successive ed il suo arresto sia debitamente convalidato nella medesima udienza così da determinare la regolare costituzione del rapporto...»