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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6242 del 24 novembre 1981
«La possibilità di opposizione tardiva alla convalida di sfratto è subordinata, a norma dell'art. 668 c.p.c., al concorso di un duplice ordine di circostanze: l'esistenza di un'irregolarità di notificazione, o di un caso fortuito o di una forza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2343 del 20 gennaio 2014
«Il responsabile di attrezzature sportive o ricreative è titolare di una posizione di garanzia a tutela dell'incolumità di coloro che le utilizzano, anche a titolo gratuito, sia in forza del principio del "neminem laedere", sia nella sua qualità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1500 del 15 gennaio 2014
«Nel caso di morte di un soggetto determinato dall'impatto con un ombrellone, posto a copertura di un banco di vendita di prodotti ortofrutticoli, non costituisce caso fortuito idoneo a escludere la colpa del venditore un vento di forte intensità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19170 del 18 maggio 2012
«In tema di circolazione stradale, la stanchezza (riferibile nella specie alla situazione che precede il c.d. colpo di sonno) rientra nel concetto di "malessere" che giustifica la sosta sulla corsia di emergenza, ai sensi dell'art. 157, comma...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4917 del 4 febbraio 2010
«Non sono riconducibili a caso fortuito gli incidenti sul lavoro determinati da colpa del lavoratore, poiché le prescrizioni poste a tutela dei lavoratori mirano a garantire l'incolumità degli stessi anche nell'ipotesi in cui, per stanchezza,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5096 del 1 febbraio 2008
«Il caso fortuito esclude l'elemento psicologico del reato, consistendo in un fatto assolutamente improvviso, imprevedibile e non evitabile dal soggetto agente pur facendo uso di ogni diligenza.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19373 del 18 maggio 2007
«In tema di responsabilità da sinistri stradali, la strada sdrucciolevole, a causa di pioggia caduta poco prima della perdita di controllo del veicolo da parte del suo conducente, non integra gli estremi del caso fortuito, il quale si verifica...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32931 del 29 luglio 2004
«Ne consegue che il malore improvviso non è ascrivibile alla categoria del caso fortuito, di cui all'art. 45 c.p., giacché questo presuppone pur sempre un'azione umana cosciente e volontaria, mentre il malore improvviso esclude tali connotazioni di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26191 del 18 giugno 2003
«In materia di inquinamento atmosferico la causa di inesigibilità per caso fortuito, di cui all'art. 45 c.p., non può essere richiamata allorché l'evento sia riconducibile al titolare dell'insediamento, anche soltanto per omissione, allorché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9041 del 6 ottobre 1997
«In caso di violazione di norme antinfortunistiche, le difficoltà economiche in cui versi l'impresa o la mancanza di fondi sufficienti per adottare le misure previste dalla legge non integrano alcuna ipotesi di caso fortuito o forza maggiore,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8161 del 5 giugno 1990
«Allorché non possa essere esclusa la colpa nella condotta dell'agente, l'evento, ancorché non previsto, né prevedibile, non può essere ascritto al caso fortuito, in quanto ricollegabile pur sempre ad un comportamento colposo.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10314 del 22 ottobre 1986
«Il caso fortuito consiste in quell'avvenimento imprevisto ed imprevedibile che si inserisce d'improvviso nell'azione del soggetto e non può in alcun modo, nemmeno a titolo di colpa, farsi risalire all'attività psichica dell'agente, per cui esso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8826 del 10 luglio 1980
«Mentre il caso fortuito consiste in un quid imponderabile ed imprevedibile che si inserisce d'improvviso nell'azione del soggetto soverchiando ogni possibilità di resistenza e di contrasto, la forza maggiore si concreta in un evento derivante...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9134 del 11 settembre 1991
«L'imputato deve fornire la prova della esistenza dell'esimente del «caso fortuito».»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8357 del 13 giugno 1989
«Il malore improvviso incide sulla capacità d'intendere e di volere, come coscienza e volontarietà della condotta, e, pertanto, non rientra nella categoria giuridica del fortuito. Ne consegue che spetta all'accusa fornire la prova della capacità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15224 del 21 novembre 1990
«Nel reato colposo conseguente ad incidente stradale il malore improvviso del conducente di un veicolo va considerato sotto il profilo dell'imputabilità, e non del caso fortuito, poichè il fatto patologico sopprime la capacità di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1945 del 12 febbraio 1990
«In tema di reati colposi connessi alla circolazione stradale, poichè il malore improvviso incide sull'imputabilità, non rientrando nella categoria giuridica del caso fortuito, deve essere accertato d'ufficio dal giudice e non provato...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12093 del 17 novembre 1980
«L'improvviso malore da cui sia colpito il conducente di un autoveicolo non costituisce caso fortuito, ma è evento che incide, escludendole, sulla coscienza e volontarietà della condotta. Conseguentemente, grava sull'imputato soltanto un onere di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18220 del 11 marzo 2015
«La regola secondo cui l'imputabilità non è esclusa né diminuita dall'ubriachezza o dall'assunzione di sostanze stupefacenti, a meno che esse non siano conseguenza di caso fortuito o forza maggiore, non esime dal dovere di accertamento della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21029 del 21 maggio 2015
«Il condannato, che abbia beneficiato della sospensione condizionale della pena subordinata al compimento di determinati obblighi stabiliti nella sentenza, non può invocare la sopravvenuta impossibilità di ottemperare per caso fortuito o forza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11417 del 11 marzo 2003
«In tema di peculato, è irrilevante per la consumazione del reato che l'agente sia entrato nel possesso del bene nel rispetto o meno delle disposizioni organizzative dell'ufficio, potendo lo stesso derivare anche dall'esercizio di fatto o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2068 del 28 febbraio 1995
«La configurabilità del reato di malversazione o, dopo la riforma legislativa attuata con L. 26 aprile 1990, n. 86, di peculato, va esclusa solo nell'ipotesi di un rapporto meramente occasionale tra il possesso della res oggetto di appropriazione e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 51773 del 23 dicembre 2013
«In tema di restituzione nel termine per l'impugnazione delle sentenze contumaciali, qualora l'imputato abbia avuto conoscenza del procedimento che lo riguarda è onerato ad attivarsi per conoscere le eventuali sentenze contro di lui emesse e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40282 del 27 settembre 2013
«Non integra il caso fortuito o la forza maggiore che legittimano la restituzione nel termine per proporre impugnazione, l'errore del difensore anche se determinatosi con il concorso della cancelleria, se evitabile con l'impiego della media...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12895 del 22 giugno 2016
«Ai sensi dell'art. 2051 c.c., allorché venga accertato, anche in relazione alla mancanza di intrinseca pericolosità della cosa oggetto di custodia, che la situazione di possibile pericolo, comunque ingeneratasi, sarebbe stata superabile mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13005 del 23 giugno 2016
«In materia di responsabilità da cose in custodia, la sussistenza del caso fortuito (nella specie, incendio di cassonetto dolosamente provocato dal terzo), idoneo ad interrompere il nesso causale, forma oggetto di un onere probatorio che grava sul...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10402 del 20 maggio 2016
«La responsabilità del proprietario, o di chi si serve di un animale, di cui all'art. 2052 c.c., si fonda non su un comportamento o un'attività - commissiva od omissiva - ma su una relazione intercorrente tra i predetti e l'animale, il cui limite...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 48737 del 17 novembre 2016
«L'inesatto adempimento della prestazione professionale da parte del difensore di fiducia, a qualsiasi causa ascrivibile, non è idoneo a realizzare le ipotesi di caso fortuito o forza maggiore, che si concretano in forze impeditive non altrimenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 541 del 19 gennaio 1989
«Il solo stato di tossicodipendenza dell'imputato non ha rilevanza ai fini dell'imputabilità, a meno che la droga non sia stata assunta per forza maggiore o per caso fortuito o abbia determinato una irreversibile intossicazione patologica che,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7825 del 31 maggio 1990
«Il caso fortuito consiste in quell'avvenimento imprevisto e imprevedibile che si inserisce d'improvviso nell'azione del soggetto e non può in alcun modo, nemmeno a titolo di colpa, farsi risalire all'attività psichica dell'agente. (Nella specie è...»