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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45970 del 19 dicembre 2005
«In tema di violenza sessuale di gruppo, allorché gli atti sessuali non vengano posti in essere in unico contesto temporale, ma intercorra un apprezzabile periodo di tempo fra i vari episodi, ciascuno dei quali caratterizzato dalla ripresa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2733 del 20 agosto 1997
«Infatti, il principio dell'applicazione della norma più favorevole al reo opera non soltanto al fine di individuare la norma di diritto sostanziale applicabile al caso concreto, ma anche in ordine al regime della procedibilità che inerisce alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30764 del 23 luglio 2009
«...per mero calcolo economico, attuale o futuro, o per altra valutazione di tipo utilitaristico. (Fattispecie relativa a prestazioni sessuali richieste da un insegnante ad alcune studentesse, in cambio di agevolazioni nelle relative interrogazioni).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9528 del 3 marzo 2009
«Ai fini della configurabilità del delitto di concussione, i favori sessuali rientrano nella nozione di "utilità", dovendosi ritenere che gli stessi rappresentano comunque un vantaggio per il pubblico funzionario che ne ottenga la promessa o la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18372 del 22 aprile 2013
«...termini subdolamente vaghi, gravi rischi e difficoltà di ottenere un lavoro quale appartenente ad una categoria protetta, laddove tale prospettazione sia accompagnata dalla pretesa di prestazioni sessuali quali compenso per il suo interessamento.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45514 del 5 dicembre 2007
«...e di chi ne compra i favori sessuali. (Fattispecie relativa a omicidio della persona che aveva rifiutato di corrispondere all'autore del reato, che esercitava la prostituzione, l'intera somma pattuita come prezzo del rapporto sessuale).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9373 del 31 agosto 1994
«La circostanza attenuante non è stata ravvisata sul rilievo che la pregressa conoscenza tra vittima ed omicida, implicando la consapevolezza da parte di quest'ultimo delle tendenze omosessuali dell'altra, annullava di fatto la potenzialità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42155 del 16 novembre 2011
«Integra il reato di diffamazione a mezzo stampa la condotta del giornalista che nell'articolo a propria firma modifichi in senso peggiorativo il contenuto dell'accusa contestata - consistente nell'aver compiuto atti sessuali a pagamento con una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4012 del 1 febbraio 2006
«...proprietario o dalla condotta di colui che riduce o mantiene una persona in stato di soggezione continuativa costringendola a prestazioni lavorative o sessuali ovvero all'accattonaggio o, comunque, a prestazioni che ne comportino lo sfruttamento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43868 del 1 dicembre 2005
«Determinante, invece, è lo stato di soggezione in cui queste ultime versano, essendo sottoposte all'altrui potere di disposizione, che si estrinseca nell'esigere, con violenza fisica o psichica, prestazioni sessuali o lavorative, accattonaggio od...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5927 del 10 febbraio 2015
«Integra il reato di induzione alla prostituzione minorile di cui all'art. 600 bis, comma primo, c.p., la condotta di chi determina, persuade o convince il soggetto passivo a concedere il proprio corpo per pratiche sessuali da tenersi anche con un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4235 del 4 febbraio 2011
«Integra il reato di induzione alla prostituzione minorile (art. 600 bis, comma primo, c.p.) qualsiasi condotta idonea ad influire sul processo volitivo della vittima, determinandola a compiere atti sessuali, sia con il reo che con altri, in cambio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18315 del 14 maggio 2010
«...ordine morale che trattengono la vittima dal prostituirsi al fine di una qualsiasi attività economica. (In motivazione la Corte ha precisato che la semplice dazione di denaro è sufficiente a persuadere un minore a consentire agli atti sessuali).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21181 del 20 maggio 2009
«...vittima non è evento necessario all'integrazione del reato di induzione alla prostituzione minorile che può essere commesso, a differenza del reato di violenza sessuale, anche solo con un'attività di persuasione ad acconsentire agli atti sessuali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4967 del 10 febbraio 2011
«È configurabile il tentativo di induzione alla prostituzione (art. 600 bis, c.p.), nella condotta di chi, dopo aver intrattenuto telematicamente plurime conversazioni con soggetti minorenni aventi ad oggetto prestazioni sessuali dietro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28640 del 14 luglio 2009
«...della prostituzione del minore degli anni diciotto assorbe, dando luogo ad un concorso meramente apparente di norme incriminatici, il delitto di atti sessuali con minorenne compiuti nell'ambito delle attività di prostituzione di quest'ultimo.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33470 del 5 ottobre 2006
«...che, dopo avere svolto un'attività di convincimento volta a superare le inibizioni morali e ad influire sulle determinazione di minori di anni quattordici per indurli al meretricio, aveva avuto con gli stessi rapporti sessuali a pagamento).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11223 del 21 maggio 2014
«Nel giudizio promosso per la dichiarazione giudiziale di paternità naturale, il rifiuto ingiustificato del padre di sottoporsi agli esami ematologici può essere liberamente valutato dal giudice, ai sensi dell'art. 116, secondo comma, cod. proc....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12236 del 14 marzo 2014
«...o dall'indagato ad un soggetto non rivestente alcuna di tali qualifiche. (Fattispecie in cui è stata ritenuta utilizzabile la confessione dell'indagato resa - in presenza dei Carabinieri - alla madre di una minore vittima di abusi sessuali)»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44419 del 3 novembre 2015
«...motivazione relativamente ai rilievi sulle modalità di assunzione della testimonianza del minore vittima di abusi sessuali, contenuti in una consulenza psicologica che la difesa aveva chiesto di produrre dopo l'instaurazione del rito abbreviato).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37197 del 19 ottobre 2010
«Le videoriprese di atti non aventi contenuto comunicativo effettuate, nel corso del procedimento penale, all'interno del domicilio lavorativo dell'autore delle stesse, costituiscono una prova atipica ex art. 189 c.p.p., non necessitando quindi, ai...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6095 del 10 febbraio 2014
«In materia di reati sessuali in danno di minori, non si applica la disposizione di cui al comma primo bis dell'art. 190 bis c.p.p. quando è richiesta la ripetizione in dibattimento dell'esame della persona offesa, già sentita in sede di incidente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11096 del 7 marzo 2014
«...di un teste "qualificato". (Fattispecie in cui è stata ritenuta legittima l'escussione dei medici che avevano avuto in cura o si erano occupati per ragioni professionali delle capacità mentali della persona offesa vittima di abusi sessuali).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10489 del 12 marzo 2015
«In tema di incidente probatorio, gli incontri preliminari avvenuti previa autorizzazione del giudice tra il minore vittima di abusi sessuali e l'esperto di neuropsichiatria infantile allo scopo di facilitare il contatto personale tra quest'ultimo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41777 del 10 ottobre 2013
«...gli atti al P.M. per l'esercizio ordinario dell'azione penale. (Fattispecie in cui era stata utilizzata una prova testimoniale di un minore vittima di violenze sessuali, acquisita in un incidente probatorio svoltosi oltre il termine di 90 giorni).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3214 del 23 gennaio 2015
«In tema di divieto di "reformatio in peius", il giudice di appello che, accogliendo il motivo di gravame proposto dal solo imputato riguardante una regiudicanda integrata da più reati unificati dal vincolo della continuazione, riconosca...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8057 del 20 febbraio 2013
«In tema di reati sessuali, una volta accertata la capacità di comprendere e riferire i fatti della persona offesa minorenne, la sua deposizione deve essere inquadrata in un più ampio contesto sociale, familiare e ambientale, al fine di escludere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1235 del 10 gennaio 2013
«La valutazione del giudice in ordine all'attitudine a testimoniare e alla credibilità del minore vittima di reati sessuali deve essere fondata su una perizia e, qualora tale accertamento non sia stato svolto o non abbia rispettato i protocolli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19599 del 30 settembre 2016
«È riconoscibile in Italia un atto di nascita straniero, validamente formato, dal quale risulti che il nato è figlio di due donne (una che l'ha partorito e l'altra che ha donato l'ovulo), atteso che non esiste, a livello di principi costituzionali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1949 del 17 gennaio 2017
«È configurabile l'aggravante dell'abuso dei poteri o della violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di un culto, non solo quando il reato sia commesso nella sfera tipica e ristretta delle funzioni e dei servizi propri del ministero,...»