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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25206 del 2 luglio 2002
«Non è abnorme ma deve ritenersi, anzi giustificato, alla luce di una interpretazione della norma conforme ai principi costituzionali, il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento abbia dichiarato la nullità del decreto di citazione a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 14594 del 23 dicembre 1999
«Il P.M., a norma dell'art. 416, secondo comma, c.p.p., nel momento in cui formula la richiesta di rinvio a giudizio, ha l'obbligo di allegare l'intera documentazione raccolta nel corso delle indagini preliminari, non essendogli consentito di...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«Infatti, non sussiste violazione del diritto di difesa in quanto questo è costituzionalmente garantito «in ogni stato e grado del giudizio», per cui il diritto stesso è menomato dall'omessa previsione nel nuovo codice di rito, di un obbligo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 828 del 16 marzo 1994
«Le parti non possono proporre ricorso per cassazione avverso il decreto del Gip che dispone il giudizio, giacché, una volta che il giudice per le indagini preliminari si sia spogliato del procedimento, disponendo il giudizio e il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39340 del 21 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è espirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10278 del 23 maggio 2006
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 37286 del 7 novembre 2002
«Ai fini dell'applicazione dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p. (ai sensi del quale, in deroga al principio dell'oralità cui è ispirata la disciplina del processo penale, è consentito l'inserimento nel fascicolo per il dibattimento degli atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29821 del 27 luglio 2001
«È manifestamente infondata, in riferimento agli artt. 3 e 76 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 432 c.p.p. nella parte in cui prevede l'allegazione al fascicolo del dibattimento del provvedimento che abbia disposto la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15045 del 11 aprile 2001
«Qualora, notificato il decreto di giudizio immediato, l'imputato avanzi, entro il prescritto termine di sette giorni, richiesta di applicazione della pena, ai sensi dell'art. 446, comma 1, c.p.p., spetta al giudice per le indagini preliminari e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 44711 del 18 novembre 2004
«Il rigetto della richiesta di giudizio abbreviato subordinata dall'imputato all'assunzione di prove integrative, quando deliberato sull'erroneo presupposto che si tratti di prove non necessarie ai fini della decisione, inficia la legalità del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1109 del 7 aprile 1992
«In tema di giudizio abbreviato, a seguito della modifica additiva apportata all'art. 464, primo comma, c.p.p. dalla Corte costituzionale con sentenza n. 23 del 1991 - in base alla quale al giudice del dibattimento è riconosciuta la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 694 del 16 maggio 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la parte che invoca l'applicazione della diminuente di cui all'art. 442 c.p.p., dolendosi del rigetto della richiesta di adozione del rito speciale a causa dell'ingiustificato dissenso del pubblico ministero, ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10248 del 13 novembre 1997
«Poiché, in caso di giudizio abbreviato, l'appello, ai sensi dell'art. 443, comma 4, c.p.p., segue sempre le forme di cui all'art. 599 stesso codice, con esclusione, quindi, in radice, della possibilità che si dia luogo a dibattimento, non può...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3088 del 25 gennaio 2006
«Spetta al giudice delle indagini preliminari decidere sulla domanda di patteggiamento presentata dall'imputato, anche se ha già dato il via libera al giudizio immediato. Il ricorso a quest'ultimo rito alternativo non fa spostare la “pratica” al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2311 del 2 marzo 1995
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta pronunciata nella fase degli atti preliminari al dibattimento, ancorché non assimilabile a sentenza dibattimentale (ai limitati fini di cui all'art. 611 c.p.p.), non è, tuttavia, neppure...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3245 del 16 settembre 1994
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti pronunciata, a seguito di concorde richiesta nel corso degli atti preliminari alla dichiarazione di apertura del dibattimento, non può che considerarsi come pronunciata in camera di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 795 del 8 gennaio 2013
«È inammissibile la richiesta di applicazione della pena formulata dall'imputato dinanzi al giudice del dibattimento, instaurato in virtù di decreto che dispone il giudizio emesso all'esito dell'udienza preliminare, nella quale nessuna analoga...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 412 del 20 aprile 1993
«Con l'espressione «nel giudizio» di cui all'art. 448 primo comma c.p.p. si fa riferimento a sentenza emessa, non già nel dibattimento, ma nella fase degli atti preliminari al dibattimento, comunque non oltre la dichiarazione di apertura dello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3472 del 15 ottobre 1992
«In tema di patteggiamento, allorché vi sia stato il dissenso del pubblico ministero ed il dissenso stesso risulti ingiustificato, la pena richiesta dall'imputato può essere egualmente applicata, ma soltanto in dibattimento ed all'esito di questo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42374 del 4 novembre 2009
«Anche alla stregua dell’attuale formulazione dell’art. 448 c.p.p., quale introdotta dall’art. 34, comma 1, della legge 16 dicembre 1999 n. 479, qualora, a fronte della rinnovata richiesta dell’imputato, negli atti preliminari al dibattimento, di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32722 del 4 agosto 2003
«In tema di giudizio immediato, il carattere tassativo che deve riconoscersi, limitatamente al completamento delle indagini, al termine di 90 giorni previsto dall'art. 454 c.p.p. (dovendosi invece il detto termine riguardare come ordinatorio,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 476 del 20 gennaio 1992
«Nell'ipotesi in cui, successivamente alla emissione del decreto che dispone il giudizio immediato, l'imputato richieda il «patteggiamento», il giudice per le indagini preliminari non può applicare la pena concordata. In tal caso, invero, unico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18059 del 16 aprile 2003
«Il Giudice per le indagini preliminari che ritenga di non accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Il giudice per le indagini preliminari il quale, richiesto dell'emissione di decreto penale di condanna o dell'applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p., ritenga che dagli atti, pur non risultando la prova positiva dell'innocenza della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23873 del 21 giugno 2002
«In tema di oblazione, il mancato esame della istanza di ammissione proposta in fase di indagini preliminari non comporta alcuna invalidità degli atti del procedimento, considerata la regola di tassatività dei casi di nullità ed atteso che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49587 del 5 luglio 2001
«La previsione di cui all'art. 465, comma 2, c.p.p. che impone la comunicazione e notificazione del provvedimento di anticipazione d'udienza almeno 7 giorni prima della nuova data fissata, si pone a tutela del diritto di difesa e trova applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12980 del 12 novembre 1999
«Nella fase degli atti preliminari al dibattimento, l'art. 469 c.p.p. consente il proscioglimento anticipato soltanto nell'ipotesi di improcedibilità dell'azione penale o di estinzione del reato; la norma, facendo salva l'ipotesi di cui al secondo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27821 del 11 luglio 2001
«La sentenza predibattimentale di proscioglimento non può essere pronunciata dal giudice di appello, atteso che l'art. 601 c.p.p. disciplina autonomamente la fase degli atti preliminari a tale giudizio rispetto a quella del giudizio di primo grado...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4096 del 2 aprile 1998
«In materia di assenza dell'imputato non può trarsi dalla mera inerzia dell'imputato, più o meno prolungata, (qualora il difensore nei preliminari del dibattimento abbia dato comunicazione dello stato di detenzione per altro titolo dell'imputato...»