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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2744 del 25 maggio 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, dell'art. 341 c.p. ha dato luogo non ad una pura e semplice abolitio criminis, disciplinata dall'art. 2, comma secondo, c.p., ma ad un fenomeno di successione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2779 del 25 maggio 2000
«L'intervenuta abrogazione, per effetto dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale, previsto dall'art. 341 c.p., non ha dato luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42900 del 18 ottobre 2013
«Non può ravvisarsi continuità normativa tra le due figure di illecito penale di oltraggio a pubblico ufficiale, l'una abrogata per effetto dell'art.18 legge n. 205 del 1999, l'altra introdotta dalla legge n. 94 del 2009, sia per la diversità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1751 del 16 gennaio 2003
«In tema di successione di norme penali nel tempo, qualora trattisi di norme penali «in bianco» (fra le quali rientra l'art. 348 c.p., che punisce l'esercizio abusivo di professioni richiedenti una speciale abilitazione dello Stato), la disciplina...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18068 del 13 maggio 2002
«In tema di falsità in valori di bollo, la legge sul bollo integra un elemento della norma incriminatrice solo per quanto riguarda la individuazione dei valori suddetti e non anche i casi in cui ne è richiesto l'uso; ne consegue che la modifica o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2734 del 7 marzo 2000
«In materia di oblazione l'estinzione del reato si verifica automaticamente con il versamento della somma fissata dal giudice, ed a questi non resta altro che dichiarare con sentenza la causa di estinzione del reato ormai già realizzatasi al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42524 del 2 novembre 2012
«Risponde del reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) colui che falsamente attesti l'avvenuto completamento delle opere edilizie entro i termini utili per il rilascio della concessione in sanatoria anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28701 del 29 luglio 2005
«Non è nullo il provvedimento di revoca della sentenza di condanna, per sopravvenuta « abolitio criminis» del reato, emesso dal giudice dell'esecuzione senza l'avviso alle parti civili dell'udienza camerale ex art. 666 comma terzo c.p.p., in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7652 del 23 febbraio 2004
«L'abrogazione della norma incriminatrice fa cessare l'esecuzione e gli effetti penali della condanna, tra i quali ultimi deve annoverarsi l'attitudine della medesima a costituire precedente formalmente ostativo alla reiterazione della sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26112 del 18 giugno 2003
«Il giudicato interno formatosi a seguito dell'annullamento parziale della Corte di cassazione non prevale sull'abolitio criminis, la quale fa venir meno, prima ancora che la validità e l'efficacia della norma penale discriminartice, la sua stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 518 del 11 febbraio 2000
«Non ricorre l'ipotesi di cui all'art. 2, terzo comma, c.p. quando lo stesso fatto sia punito in base a due leggi coeve, allorché una di esse identifichi come reato, sanzionandola in modo meno grave, una delle condotte integranti gli estremi di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45159 del 8 novembre 2013
«L'abrogazione integrale della legge 7 marzo 2001 n. 78 (Tutela del patrimonio storico della Prima guerra mondiale), operata dall'art. 2268, comma primo, del D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, con effetto dall'8 ottobre 2010, ha determinato l'"abolitio"...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1455 del 8 novembre 2000
«L'abrogazione, ad opera dell'art. 18 della legge 25 giugno 1999 n. 205, del reato di oltraggio a pubblico ufficiale previsto dall'art. 341 c.p. non dà luogo ad un fenomeno di successione di leggi penali nel tempo, quale previsto e disciplinato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3144 del 29 settembre 2000
«Attesa l'affinità tra l'abrogata figura criminosa dell'oltraggio a pubblico ufficiale e quella, tuttora valida, dell'ingiuria aggravata dalla qualità di pubblico ufficiale della persona offesa (la quale si differenzia dalla prima esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8352 del 19 luglio 2000
«Sussiste continuità normativa — valutabile, dopo l'abrogazione del principio di ultrattività penale (art. 24, comma 1, D.L.vo n. 507 del 1999), alla luce dell'art. 2 c.p. — tra il reato di irregolarità nella circolazione (art. 49 D.L.vo 26 ottobre...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13667 del 24 dicembre 1998
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 nuovo c.s., dell'art. 22 della legge 13 luglio 1966, n. 615 — che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui fumi presentassero opacità superiore ai valori stabiliti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9460 del 2 settembre 1994
«L'intervenuta abrogazione, ai sensi dell'art. 231 del D.L.vo n. 285/1992 (nuovo codice della strada), a far tempo dall'1 gennaio 1993, dell'art. 22 della L. n. 615/1966 (che sanzionava penalmente la circolazione con veicoli a motore diesel i cui...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 44339 del 3 novembre 2015
«A seguito dell'abrogazione dell'art. 204 cod. pen. ad opera dell'art. 31 della legge 10 ottobre 1986 n. 663, sussiste sempre l'obbligo del previo accertamento della pericolosità sociale del soggetto nei cui confronti deve essere ordinata una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 464 del 20 gennaio 1992
«In tema di reati contro la pubblica amministrazione, anche alla luce della nuova formulazione dell'art. 358 c.p. introdotta dall'art. 18 della L. 26 aprile 1990, n. 86, va attribuita la qualifica di incaricato di pubblico servizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24872 del 6 luglio 2005
«È tuttora configurabile il reato di falso ideologico in atto pubblico nel caso di falsa attestazione, da parte del pubblico ufficiale, dell'avvenuta apposizione, in sua presenza, della firma dell'interessato in calce ad una dichiarazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13623 del 4 aprile 2001
«A seguito della abrogazione dell'art. 2 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 (disposta dall'art. 3, comma 10 della legge 15 maggio 1997, n. 127), la sottoscrizione della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà non necessita più di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 23224 del 27 maggio 2003
«Ai fini della configurabilità del reato di falso ideologico commesso da privato in atto pubblico non è necessario che esista una norma giuridica che con riferimento al contenuto obblighi il privato a possedere i requisiti dichiarati, ma è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9527 del 3 marzo 2003
«Le false dichiarazioni rese da un privato nella domanda di condono integrano il reato di cui all'art. 483 c. p., anche a seguito dell'abrogazione della L. 4 gennaio 1968, n. 15 attuata dall'art. 77 del D.L.vo 28 dicembre 2000, n. 445, in seguito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 1 febbraio 1999
«Il regolamento preventivo di giurisdizione deve ritenersi ammissibile relativamente alle questioni sulla sussistenza o meno della giurisdizione italiana nei confronti di soggetti stranieri, pur dopo l'abrogazione dell'art. 37, secondo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18854 del 22 aprile 2003
«Il delitto di cui all'art. 600 bis c.p., introdotto dall'art. 2 della legge 3 agosto 1998 n. 269, in adesione ai principi contenuti nella Convenzione sui diritti del fanciullo, è diretto a proteggere l'integrità e la libertà fisica e psichica del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17717 del 10 maggio 2002
«La fattispecie criminosa di cui all'art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile), introdotta dall'art. 2 della legge 3 agosto 1998 n. 269 in adesione ai principi della Convenzione sui diritti del fanciullo, è diretta a proteggere l'integrità e la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9802 del 21 maggio 2004
«Il regolamento preventivo di giurisdizione, relativamente alle questioni sulla sussistenza o meno della giurisdizione italiana, presuppone, ai fini della relativa ammissibilità, che la detta questione sorga «nei confronti dello straniero» (così...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 21570 del 30 novembre 2012
«In tema di responsabilità aggravata, il terzo comma dell'art. 96 c.p.c., aggiunto dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, disponendo che il soccombente può essere condannato a pagare alla controparte una "somma equitativamente determinata", non fissa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10139 del 20 giugno 2012
«La disciplina dettata dall'art. 59 della legge 18 giugno 2009, n. 69 non è in grado di coprire l'intero arco delle situazioni processuali provocate da una dichiarazione di difetto di giurisdizione, e, dunque, non ha prodotto l'abrogazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29934 del 8 luglio 2014
«In tema di rifusione delle spese processuali sopportate dalla parte civile, l'abrogazione delle tariffe professionali disposta dall'art. 9, comma primo, del D.L. n. 1 del 2012 (conv. in legge n. 27 del 2012) ha svincolato il giudice dai limiti...»