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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18432 del 5 maggio 2014
«Non è rilevabile d'ufficio in sede di giudizio di legittimità l'eccezione relativa alla violazione dell'art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti Umani, - così come interpretato dalla sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani del 5 luglio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9796 del 6 marzo 2015
«Il terzo interessato alla restituzione di un bene sottoposto a sequestro preventivo non è legittimato a proporre ricorso per cassazione ove non abbia partecipato al procedimento di riesame, fatta eccezione per l'ipotesi in cui il sequestro sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7842 del 16 giugno 1999
«In tema di autenticazione della sottoscrizione in calce alla querela, nelle ipotesi in cui sia spedita per posta o sia recapitata da un incaricato, se l'atto provenga da un pubblico ufficiale, non occorre alcuna autenticazione, necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45395 del 11 novembre 2013
«L'eccezione di incompetenza territoriale, qualora il giudizio abbreviato consegua a richiesta, proposta ai sensi dell'art. 438 cod. proc. pen., a seguito della ricezione dell'avviso di udienza preliminare o nel corso di tale udienza, deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37378 del 12 settembre 2013
«In tema di patteggiamento, il giudice del dibattimento non può accogliere, ai sensi dell'art. 448 c.p.p., la proposta di patteggiamento presentata dall'imputato, quando il P.M. non abbia espresso alcun parere sulla proposta medesima. (In...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14039 del 3 aprile 2015
«La richiesta di giudizio immediato può essere presentata dal pubblico ministero nei confronti dell'imputato in stato di custodia cautelare dopo la conclusione del procedimento dinanzi al tribunale del riesame e prima ancora che la decisione sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8580 del 26 febbraio 2015
«In tema di estradizione dall'estero, la violazione del principio di specialità, è deducibile dall'interessato senza alcun limite temporale, né alla mancata proposizione della eccezione consegue una decadenza o preclusione ad avvalersi dei relativi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18802 del 15 maggio 2002
«In tema di individuazione del giudice di rinvio, l'art. 627, comma primo, c.p.p., nel disporre, analogamente all'art. 544, comma primo, c.p.p. del 1930, che nel giudizio di rinvio non è ammessa discussione sulla competenza attribuita con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5087 del 7 maggio 1991
«La procedura camerale posta in essere nel giudizio di appello, in esito all'accordo intervenuto tra le parti in ordine alla rinuncia ad alcuni motivi di gravame ed all'accoglimento di altri - con conseguente, nuova statuizione sulla pena - deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1760 del 17 aprile 1998
«L'istituto del c.d. «patteggiamento in appello» disciplinato dagli artt. 599, comma quarto, e 602, comma secondo, c.p.p. che consente — previa rinunzia contestuale dell'imputato a tutti gli altri motivi di appello sulle questioni di merito, ad...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35375 del 24 settembre 2007
«Il ricorso per cassazione può avere ad oggetto anche soltanto l'eccezione di illegittimità costituzionale della disposizione applicata dal giudice di merito perché implica comunque una censura di violazione di legge riferita all'impugnata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 736 del 6 aprile 1995
«La regola enunciata dall'art. 192, comma secondo, c.p.p., in base al quale «l'esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi» — ancorata, sul piano razionale, all'equivocità ontologicamente propria degli indizi, che, secondo la logica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15951 del 16 aprile 2015
«Il liquidatore giudiziale nominato nella procedura di concordato preventivo non è pubblico ufficiale, poiché ad esso, a differenza di altre figure soggettive, quali quelle del curatore, del commissario giudiziale e del commissario liquidatore, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2965 del 27 febbraio 2003
«La perdita della capacità processuale del fallito, a seguito della dichiarazione di fallimento, non è assoluta, ma relativa alla massa dei creditori, alla quale soltanto — e per essa al curatore — è concesso eccepirla, con la conseguenza che, se...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25609 del 21 dicembre 2015
«Nel giudizio promosso dalla curatela per il recupero di un credito del fallito, quando il convenuto abbia chiesto la compensazione di un controcredito in forma di eccezione riconvenzionale e il giudice di primo grado ne abbia dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18223 del 21 dicembre 2002
«Il principio del concorso formale, sancito dall'art. 52 legge fall., secondo cui ogni credito, anche se munito di diritto di prelazione, deve essere accertato secondo le norme sulla verificazione dello stato passivo, non esclude che, nel giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4530 del 10 aprile 2000
«L'art. 56 della legge fallimentare, prevedendo che tutti i creditori hanno diritto di compensare con i loro debiti verso il fallito (o la società posta in liquidazione coatta amministrativa) i crediti che essi vantano verso lo stesso «ancorché»...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4528 del 22 febbraio 2008
«In tema di revocatoria fallimentare, l'eccezione con cui la parte deduce l'inapplicabilità della disposizione di cui all'art. 67, comma 1, n. 1, legge fall., in luogo dei successivi n. 2 e 3, al caso in cui sia stato costituito un pegno a garanzia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20622 del 1 ottobre 2007
«L'impugnazione del provvedimento del giudice delegato ex art. 98 legge fallimentare non implica l'automatica applicazione delle norme che disciplinano il giudizio di appello; ne consegue che non opera la preclusione di cui all'art. 345 c.p.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 819 del 15 gennaio 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare di rimesse bancarie, la riferibilità del pagamento al fallito ovvero ad un terzo (debitore di quest'ultimo) integra un elemento costitutivo della domanda e dunque la questione non costituisce un'eccezione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13762 del 12 giugno 2009
«In tema di azione revocatoria fallimentare, propone un'eccezione in senso proprio, non una mera difesa, la banca che, convenuta in giudizio per la dichiarazione d'inefficacia dei pagamenti ricevuti, deduca di averli ottenuti non dal fallito, bensì...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 598 del 14 gennaio 2008
«In tema di ammissione al passivo fallimentare del credito del coltivatore diretto del fondo per i corrispettivi dei prodotti conferiti alla cooperativa di cui è socio e non pagati, non è configurabile la causa di prelazione ai sensi dell'art. 2751...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10267 del 1 dicembre 1994
«In tema di assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli a motore e di natanti, l'azione di rivalsa riconosciuta, a norma dell'art. 18, secondo comma, della legge 24 dicembre 1969, n. 990, all'assicuratore nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22374 del 29 novembre 2004
«L'art. 23 legge n. 990 del 1969 sulla assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nel disporre che l'azione di risarcimento deve essere proposta dal danneggiato nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3732 del 29 marzo 1995
«L'art. 23 legge n. 990 del 1969, sulla assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, nel disporre che l'azione di risarcimento deve essere proposta dal danneggiato nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1416 del 9 febbraio 1988
«In ipotesi di litisconsorzio necessario, come nel caso di azione risarcitoria proposta dal danneggiato nei confronti dell'assicuratore e dell'assicurato, a norma dell'art. 23 della L. 24 dicembre 1969, n. 990 sull'assicurazione obbligatoria della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6960 del 22 marzo 2007
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la condizione di proponibilità prevista dall'articolo 22 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (ratione temporis applicabile) —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1507 del 5 febbraio 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della R.C.A., ai sensi della legge 24 dicembre 1969, n. 990, nel caso di assicuratore in liquidazione coatta amministrativa, il giudizio deve essere instaurato nei riguardi dell'impresa designata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3857 del 26 febbraio 2016
«L'eccezione di estinzione della servitù per prescrizione può essere proposta soltanto dal titolare del fondo servente, ossia, in accordo con i principi generali, da colui a favore del quale la prescrizione matura. * , Cass. civ., sez. , II, , 2...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4198 del 3 marzo 2016
«Nel giudizio possessorio, l'eccezione "feci, sed iure feci" è ammessa solo ove tenda a far valere lo "ius possessionis" (e, cioè, l'esistenza di un possesso nello spogliatore) e non anche lo "ius possidendi" (e, cioè, il diritto, in capo al...»