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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6917 del 1 giugno 1999
«Integra il delitto di appropriazione indebita e non quello di furto la condotta di chi, avendo il possesso di energia elettrica sulla base di regolare contratto, la destina ad uso diverso rispetto a quello previsto nello stesso contratto, per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 377 del 17 gennaio 1989
«L'appropriazione indebita aggravata ai sensi dell'art. 61 n. 9 c.p., a differenza del peculato e della malversazione che richiedono nel soggetto il possesso del denaro o della cosa mobile per ragioni di ufficio o di servizio, postula che il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11766 del 10 dicembre 1985
«Pur essendo ipotizzabile il concorso formale tra il reato di appropriazione indebita di un documento e il reato di soppressione od occultamento del medesimo, essendo diversi i beni giuridici protetti, il concorso medesimo non è ravvisabile per...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29424 del 22 luglio 2011
«Non integra il delitto di appropriazione indebita, ma un mero inadempimento di natura civilistica, la condotta di colui che ponga all'incasso un assegno datogli come anticipo del corrispettivo per la vendita di un bene, senza poi procedere alla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 25344 del 24 giugno 2011
«Non integra il delitto di appropriazione indebita la condotta della parte vincitrice di una causa civile che trattenga la somma liquidata in proprio favore dal giudice civile a titolo di refusione delle spese legali, rifiutando di consegnarla al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42099 del 26 novembre 2010
«Integra il delitto di appropriazione indebita la condotta del "broker" assicurativo che, nella sua qualità, si sia appropriato delle somme percepite quali premi per polizze assicurative.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 41462 del 23 novembre 2010
«Integra il reato di appropriazione indebita la condotta dell'amministratore condominiale che, ricevute le somme di denaro necessarie dai condomini, ometta di versare i contributi previdenziali per il servizio di portierato.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47665 del 15 dicembre 2009
«Il reato di appropriazione indebita è integrato anche dal mero uso indebito di una "res", quando esso sia avvenuto eccedendo completamente i limiti del titolo in virtù del quale l'agente deteneva in custodia la stessa, di modo che l'atto compiuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43029 del 21 novembre 2007
«Integra la condotta del reato di appropriazione indebita il sottufficiale dell'Arma dei Carabinieri che ometta di restituire, al momento in cui è posto in forza assente per motivi di salute, i proiettili costituenti il munizionamento della pistola...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26501 del 9 luglio 2007
«Il delitto di appropriazione indebita, commesso dal funzionario di banca con la concessione di un credito extra-fido, non integra una fattispecie necessariamente plurisoggettiva perché i comportamenti del soggetto beneficiato, quali l'accensione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15118 del 13 aprile 2007
«Integra il delitto di appropriazione indebita la condotta del mediatore in una compravendita immobiliare che trattenga, a titolo di provvigione, prima che l'affare possa dirsi concluso con la stipulazione, necessariamente nella forma scritta, del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34327 del 23 settembre 2005
«Avuto riguardo alla nozione oggettivistica della qualità di pubblico ufficiale, quale risultante dall'attuale formulazione dell'art. 357 c.p., introdotta dall'art. 17, legge 26 aprile 1990 n. 86, è da escludere che possa ritenersi investito di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1151 del 1 giugno 2000
«Integra il delitto di cui all'art. 646 c.p. la condotta del prenditore che ponga all'incasso un assegno bancario, appropriandosi della somma riscossa, in violazione del patto di garanzia concluso con l'emittente. (Nell'occasione la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5136 del 31 maggio 1997
«Sussiste il delitto di appropriazione indebita nel fatto dell'amministratore di società che, costituendo riserve di danaro extrabilancio, con gestione occulta, le distragga in favore di terzi per scopi illeciti ed estranei all'oggetto sociale ed...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5081 del 19 maggio 1993
«In tema di appropriazione indebita, non sussiste il profitto ingiusto, richiesto per l'integrazione del reato, quando l'appropriazione sia realizzata in accordo con la volontà del titolare dei beni che sono oggetto della condotta. (Fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8342 del 16 luglio 1987
«La concessione abusiva di fido commessa da un dipendente bancario che non riveste la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio non integra gli estremi dell'appropriazione indebita poiché tale reato prevede come condotta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5905 del 17 marzo 2006
«La procura alle liti abilita il procuratore, per la discrezionalità tecnica che gli spetta nell'impostazione della lite, a scegliere, in relazione anche agli sviluppi della causa, la condotta processuale da lui ritenuta più rispondente agli...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24100 del 16 giugno 2011
«Integra la condotta di furto, e non di appropriazione di cose smarrite, l'apprensione di assegni in bianco di un conto corrente bancario, o anche di carte di credito, che siano smarriti, perché tali oggetti conservano chiari e intatti i segni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 26063 del 22 giugno 2009
«Integra la condotta del reato di ricettazione la disponibilità di cosa proveniente da reato, che ben fa presumere, in assenza di prova contraria, l'esistenza di una relazione di fatto con la cosa stessa.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36281 del 22 settembre 2003
«In tema di ricettazione, la provenienza da delitto dell'oggetto materiale del reato è elemento definito da norma esterna alla fattispecie incriminatrice, di talché l'eventuale abrogazione o le modifiche di tale norma non assumono rilevanza ai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19673 del 28 aprile 2003
«La fattispecie criminosa prevista dall'art. 648 c.p. è comprensiva di una multiforme serie di attività successive ed autonome, rispetto alla consumazione del delitto presupposto, finalizzate al conseguimento di un profitto (acquisto, ricezione,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1312 del 13 febbraio 1997
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in relazione al reato di ricettazione, atteso il carattere istantaneo del delitto de quo, che si consuma all'atto della ricezione, da parte dell'agente, della cosa proveniente da delitto,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9572 del 3 luglio 1990
«La pericolosità è una qualità, un modo di essere del soggetto, da cui si deduce la probabilità che egli commetta nuovi reati. Essa si differenzia dalla capacità criminale, che esiste sempre in misura più o meno accentuata, per il fatto stesso che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23395 del 10 giugno 2011
«Non risponde del reato di ricettazione colui che, non avendo preso parte alla commissione del fatto, si limiti a fare uso del bene unitamente agli autori del reato, seppure nella consapevolezza della illecita provenienza, non potendosi da questa...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12433 del 30 marzo 2010
«Ai fini della configurabilità della contravvenzione di acquisto di cose di sospetta provenienza non occorre che sia accertata la provenienza delle cose da reato, perché è richiesta solo la prova dell'acquisto o della ricezione, senza gli opportuni...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14170 del 6 aprile 2001
«Si configura il reato di ricettazione, sotto il profilo del dolo eventuale, ogniqualvolta l'agente si è posto il quesito circa la legittima provenienza della res risolvendolo nel senso dell'indifferenza della soluzione; si configura invece...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6531 del 11 giugno 1991
«In tema di ricettazione (art. 648 c.p.), la prova dell'elemento psicologico del reato può desumersi da qualsiasi elemento di fatto e da qualunque indizio giuridicamente apprezzabile, compreso il comportamento dell'imputato in relazione alla sua...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 30062 del 17 luglio 2003
«In tema di rogatoria internazionale all'estero, l'art. 3, par. 3 della Convenzione europea di assistenza giudiziaria in materia penale del 20 aprile 1959 non impone allo Stato richiesto una prescrizione a carattere cogente di trasmettere copie o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8432 del 28 luglio 1988
«Il momento perfezionativo del reato di ricettazione per intromissione coincide con il compimento della condotta posta in essere dall'agente per fare, acquistare o ricevere il danaro o le altre cose provenienti da delitto, senza che sia necessario...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2667 del 15 maggio 1997
«In tema di ricettazione, la sussistenza dell'attenuante di cui all'art. 648 cpv. c.p. deve essere valutata con riguardo a tutte le componenti oggettive e soggettive del fatto, e cioè non solo con riguardo alla qualità della res provento da...»