-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18419 del 13 settembre 2004
«L'incompatibilità del curatore fallimentare a prestare assistenza tecnica nei giudizi che riguardano il fallimento, stabilita dall'art. 31, terzo comma, legge fall., deve intendersi riferita, per i giudizi tributari, non solo ai soggetti che...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10125 del 2 maggio 2006
«La legittimazione del fallito, in qualità di soggetto passivo dell'esecuzione concorsuale, a proporre reclamo avverso i decreti pronunciati dal giudice delegato nell'ambito della giurisdizione esecutiva del processo fallimentare (nella specie, un...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4494 del 21 aprile 1995
«La surrogazione legale dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato verso il terzo responsabile dà luogo ad una forma di successione a titolo particolare tra l'assicurato e l'assicuratore che comporta la legittimazione esclusiva di quest'ultimo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2991 del 10 febbraio 2006
«Il termine di sessanta giorni per la proposizione del ricorso straordinario per cassazione avverso i provvedimenti definitivi di contenuto decisorio adottati dal tribunale fallimentare, e dunque anche avverso il decreto che pronuncia sul compenso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«Il procedimento per l'omologazione del concordato fallimentare - come disciplinato dall'art. 129 legge fall., nel testo introdotto dal d.l.vo 9 gennaio, n. 5 - non prevede l'impulso d'ufficio, bensì l'iniziativa di parte, mediante ricorso ex art....»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9142 del 30 maggio 2000
«Il fallito è legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal caso, la...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1112 del 22 gennaio 2010
«L'art. 46, n. 3, della legge fall. (nel testo anteriore al D.L.vo 9 gennaio 2006, n. 5), secondo cui non sono compresi nel fallimento i redditi dei beni costituiti in patrimonio familiare, salvo quanto disposto dagli artt. 170 e 326 c.c., sebbene...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16668 del 19 giugno 2008
«Il fallito è il solo legittimato ad agire e resistere nelle controversie concernenti la validità del contratto di locazione avente ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione per sé e per la propria famiglia, atteso che, in tal...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20804 del 29 settembre 2009
«La locazione, quando abbia ad oggetto un immobile destinato esclusivamente ad abitazione propria del fallito e della sua famiglia, non integra un rapporto di diritto patrimoniale compreso nel fallimento del conduttore, secondo la previsione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14382 del 8 luglio 2005
«In tema di inefficacia dei pagamenti ricevuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento (art. 44, secondo comma, legge fall.), ove la banca girataria per l'incasso di un assegno sbarrato, presentato da un suo cliente, non si limiti ad...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6624 del 29 marzo 2005
«Le norme della legge fallimentare sono applicabili anche ai conti correnti postali, in virtù della espressa previsione recata in tal senso dall'art. 24 del codice postale (D.P.R. n. 156 del 1973), non derogata dall'art. 82 di detto codice, con la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20482 del 6 ottobre 2011
«Il procedimento notificatorio disciplinato dal codice di procedura civile è un mezzo di comunicazione che offre le maggiori garanzie possibili di conoscenza dell'atto da parte del destinatario, secondo un principio che si estende anche agli atti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14618 del 23 giugno 2009
«In tema di notificazioni, l'assenza solo momentanea del destinatario della notificazione nel luogo in cui risiede non preclude la notificazione ai sensi dell'art. 140 c.p.c., che postula l'impossibilità di consegnare l'atto in quel luogo per mere...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 18762 del 13 settembre 2011
«È valida la notifica di un atto ad una persona giuridica presso la sede a mezzo del servizio postale, non essendovi alcuna previsione di legge ostativa al riguardo, purchè mediante consegna a persone abilitate a ricevere il piego, mentre, in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22607 del 26 ottobre 2009
«In tema di notificazione per mezzo del servizio postale, secondo la previsione dell'art. 149 c.p.c., qualora la consegna del piego raccomandato sia avvenuta a mani di un familiare convivente con il destinatario, ai sensi dell'art. 7 della L. 20...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 448 del 19 gennaio 1994
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice della strada, approvato con D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285, l'inottemperanza all'ordine di fornire informazioni in merito alla disponibilità materiale di un veicolo colto in circolazione irregolare...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7765 del 30 marzo 2010
«L'inammissibilità della prova per testi nei contratti, derivante dalla previsione della forma scritta "ad probationem", non attiene all'ordine pubblico ma alla tutela d'interessi privati, per cui non può essere rilevata d'ufficio, ma deve essere...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 759 del 6 aprile 1993
«L'inosservanza dell'ordine impartito dall'autorità di esibire i documenti di circolazione, già integrante il reato di cui all'art. 650 c.p., ricade attualmente nella previsione di cui all'art. 180, comma ottavo, del nuovo codice stradale, di cui...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 974 del 16 aprile 1993
«L'inosservanza dell'ordine impartito dall'autorità per esibire i documenti di circolazione ricade nella previsione di cui all'art. 180, comma ottavo, del nuovo codice della strada, di cui al D.L.vo 30 aprile 1992, n. 285 e la sanzione applicabile...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 689 del 4 febbraio 1986
«Il provvedimento con il quale il presidente del tribunale, in calce alla citazione introduttiva, disponga l'abbreviazione dei termini di comparizione, nell'esercizio dei poteri conferitigli dall'art. 163 bis c.p.c., non contiene un'implicita...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«Come rivelano sia la stessa previsione alternativa dell'iscrizione ad iniziativa dell'attore o del convenuto, sia il disposto del secondo comma della norma, là dove fa riferimento alla formazione di un unico fascicolo d'ufficio, nel quale devono...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42590 del 24 novembre 2001
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare prevista dall'art. 304, comma 2, c.p.p., (nella specie, per la particolare complessità del dibattimento) può essere disposta solo in relazione ai reati espressamente indicati...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3921 del 8 giugno 1983
«In difetto di un'espressa previsione di legge, l'incolpevole smarrimento del fascicolo di parte non è causa di nullità del procedimento, essendo, peraltro, consentito alla parte che lamenti tale circostanza di adempiere i propri oneri di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1065 del 29 gennaio 2002
«Dichiarato il fallimento, ogni diritto di credito, ivi compresi i crediti prededucibili, è tutelabile nelle sole forme di cui agli artt. 92 ss. L. fall.; la previsione di un'unica sede concorsuale per l'accertamento del passivo comporta la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14039 del 4 giugno 2013
«La previsione di cui all'art. 184, quarto comma, cod. proc. civ., secondo cui il giudice indica alle parti le questioni rilevabili di ufficio delle quali ritiene opportuna la trattazione, sebbene dettata per la prima udienza, è espressiva di un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15691 del 15 luglio 2011
«Nel nuovo rito ordinario, nel regime processuale di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, prima delle modifiche introdotte dalle leggi 14 maggio 2005, n. 80 e 28 dicembre 2005, n. 263, è possibile articolare i mezzi di prova sino alla scadenza...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1817 del 1 luglio 1999
«L'invito a comparire di cui all'art. 555 c.p.p. non è previsto anche per il procedimento per decreto penale di cui agli artt. 565 e 459 c.p.p. La nuova normativa (di cui alla legge 234 del 1997) lo ha introdotto soltanto nelle ipotesi di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 344 del 17 gennaio 1979
«Il giudice non può modificare un giuramento de scientia in giuramento de veritate, sia perché le modifiche sostanziali possono essere apportate solo dalla parte o da un procuratore munito di mandato speciale, sia perché l'attendibilità del...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3865 del 26 giugno 1982
«Sulla validità della prestazione del giuramento decisorio non incide l'eventuale presenza di un altro litisconsorte, chiamato a giurare sullo stesso fatto, tenuto conto che il disposto dell'art. 251, primo comma, c.p.c., circa l'esame separato dei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1151 del 15 febbraio 1980
«Il principio di cui all'art. 266 c.p.c., secondo cui la revisione del conto che la parte ha approvato può essere chiesta soltanto in caso di errore materiale, omissione, falsità o duplicazione di partite si applica non solo nell'ipotesi di normale...»