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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 25723 del 14 dicembre 2016
«Ove il coniuge separato, che abbia incontestabilmente tenuto con sé il figlio, azioni giudizialmente il diritto di regresso nei confronti dell’altro coniuge al fine di ottenere il rimborso della quota parte delle spese straordinarie sullo stesso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9449 del 10 maggio 2016
«In tema di condominio negli edifici, qualora l'uso del lastrico solare (o della terrazza a livello) non sia comune a tutti i condomini, dei danni da infiltrazioni nell'appartamento sottostante rispondono sia il proprietario, o l'usuario esclusivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12406 del 16 giugno 2016
«Il diritto di ritenzione, previsto dall'art. 1152 c.c. e spettante al possessore di buona fede a garanzia del credito per i miglioramenti apportati all'immobile, è in astratto idoneo a giustificare una opposizione ai sensi dell'art. 615 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5679 del 23 marzo 2016
«In tema di responsabilità per fatto illecito doloso, l'art. 1227 c.c., concernente la diminuzione della misura del risarcimento in caso di concorso del fatto colposo del danneggiato, non è applicabile nell'ipotesi di provocazione da parte della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14426 del 15 luglio 2016
«L'accertamento in ordine alla essenzialità del termine per l'adempimento, ex art. 1457 c.c., è riservato al giudice di merito e va condotto alla stregua delle espressioni adoperate dai contraenti e, soprattutto, della natura e dell'oggetto del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2209 del 4 febbraio 2016
«Ai fini dell'accertamento della responsabilità del datore di lavoro per un infortunio sul luogo di lavoro, incombe sul lavoratore l'onere di provare di aver subito un danno, la nocività dell'ambiente di lavoro ed il nesso causale fra questi due...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22276 del 3 novembre 2016
«La prescrizione quinquennale prevista dall'art. 2948, n. 4, c.c., anche per quanto concerne gli interessi, è applicabile soltanto a condizione che l'obbligazione rivesta i caratteri indicati per la fattispecie genericamente descritta dalla norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 781 del 13 gennaio 2017
«Ne consegue che il raggiungimento, da parte del minore, della "maggiore età" ritenuta dal legislatore adeguata ad esprimere un meditato giudizio, rilevabile d’ufficio, determina il venir meno della necessità del consenso del primo genitore al...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4916 del 2 febbraio 2017
«In tema di reati tributari, la durata delle pene accessorie temporanee previste dall'art. 12 del D.L.vo n. 74/2000 va fissata nella stessa misura di quella delle pene principali, in applicazione della regola stabilita dall'art. 37 c.p., ogni qual...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6635 del 13 febbraio 2017
«La concessione della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, presuppone necessariamente che il pregiudizio cagionato sia lievissimo, ossia di valore economico pressoché irrisorio, avendo riguardo non solo al valore in sé della cosa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1295 del 19 gennaio 2017
«Il fatto colposo del danneggiato, rilevante ai fini dell'applicazione dell'art. 1227, comma 1, c.c., deve connettersi causalmente all'evento dannoso, non potendo quest'ultimo essere pretermesso nella ricostruzione della serie causale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4208 del 17 febbraio 2017
«In materia di responsabilità civile, nell'ipotesi di concorso della condotta colposa della vittima di un illecito mortale nella produzione dell’evento dannoso, il risarcimento del danno, patito “iure proprio” dai congiunti della vittima, deve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 272 del 10 gennaio 2017
«L’accertamento del concorso del fatto colposo del danneggiato nella produzione del danno, così come la determinazione del grado di efficienza causale di ciascuna colpa, rientrano nel potere di indagine del giudice del merito e sono incensurabili...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 27045 del 1 luglio 2016
«Nel caso di accoglimento del ricorso per cassazione della parte civile avverso una sentenza di assoluzione, nel conseguente giudizio di rinvio, ai fini dell'accertamento del nesso di causalità commissiva, il giudice civile è tenuto ad applicare le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19216 del 21 aprile 2017
«L'art. 326 c.p., nel prevedere come reato la rivelazione di “notizie di ufficio le quali debbano rimanere segrete”, si riferisce non soltanto alle notizie destinate a rimanere segrete in ogni tempo e in ogni luogo, ma anche a quelle relativamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9278 del 11 aprile 2017
«La responsabilità del conducente coinvolto nell'investimento di un ciclista (come di un pedone), pur essendo presunta, può essere tuttavia esclusa non solo quando l'investitore abbia fornito la prova di avere fatto tutto il possibile per evitare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10513 del 28 aprile 2017
«La responsabilità di cui all’art. 2043 c.c. e quella ex art. 2050 c.c. presuppongono un unico fatto costitutivo, la causazione del danno, ed un elemento reciprocamente specializzante, dato dal criterio d’imputazione alternativo che, in un caso, è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15865 del 30 marzo 2017
«Il delitto di inquinamento ambientale, di cui all'art. 452-bis cod. pen., è reato di danno, integrato da un evento di danneggiamento che, nel caso del "deterioramento", consiste in una riduzione della cosa che ne costituisce oggetto in uno stato...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 10220 del 26 aprile 2017
«In materia di responsabilità civile, in caso di concorso della condotta colposa della vittima di un illecito mortale nella produzione dell’evento dannoso, il risarcimento del danno, patrimoniale e non, patito “iure proprio” dai congiunti della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12929 del 31 marzo 2016
«La disciplina di cui all'art. 586 cod. pen. è incompatibile con il riconoscimento della responsabilità a titolo di concorso anomalo ai sensi dell'art. 116 cod. pen., in quanto la morte della vittima, nel primo caso, non è voluta da alcuno dei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 54715 del 1 dicembre 2016
«Integra il reato di ricettazione la condotta di chi, senza aver concorso nel reato, acquista una macchina da gioco elettronico il cui sistema telematico sia stato alterato ai sensi dell'art. 640 ter cod. pen. (In motivazione la Corte ha precisato...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9212 del 24 febbraio 2017
«In tema di ricorso per cassazione, il controllo di legittimità, anche nel giudizio cautelare personale, non comprende il potere di revisione degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ivi compreso lo spessore degli indizi, né...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46688 del 7 novembre 2016
«È inammissibile, per sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso per cassazione proposto dalla parte civile, ai soli effetti civili, avverso una sentenza di assoluzione per un reato abrogato e qualificato come illecito civile dal D.Lgs. 15...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3232 del 25 marzo 1982
«Se la violenza o la minaccia eccedano le previsioni indicate, il delitto di evasione aggravata concorre con le altre eventuali figure criminose concretatesi. (Nella specie è stato ritenuto il concorso del delitto di evasione e di quello di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1955 del 10 febbraio 1989
«Il reato di omicidio quale conseguenza di altro delitto, di cui all'art. 586 c.p., non concorre con il reato di omissione di soccorso di cui all'art. 593 c.p., in quanto l'evento letale già posto a carico dell'agente quale autore di un reato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1012 del 21 maggio 1993
«Il dovere di motivazione del decreto con il quale l'autorità giudiziaria dispone la perquisizione locale, la cui osservanza è prescritta a pena di nullità dal combinato disposto degli artt. 247, secondo comma e 125, terzo comma, c.p.p., è da...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 17 maggio 1995
«Ai sensi degli art. 279 c.p.p. e 91 att. c.p.p., appartiene al giudice dell'udienza preliminare la competenza all'adozione dei provvedimenti relativi alle misure cautelari nel periodo compreso tra la pronuncia del decreto che dispone il giudizio e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2578 del 31 agosto 1995
«D'altro canto, siffatta deroga si armonizza con la circostanza sopra evidenziata che la parte offesa non può proporre istanza di riesame né può avverso il provvedimento in tale sede emesso proporre ricorso per cassazione, così come risulta...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5632 del 6 giugno 1996
«In tema di reati concernenti le sostanze stupefacenti, nell'ipotesi di accordo preventivo fra soggetti che si trovano all'estero e soggetti che si trovano nel territorio dello Stato finalizzato all'importazione di stupefacenti, che i secondi si...»