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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 45237 del 24 novembre 2003
«La restituzione nel termine ai fini dell'impugnazione tardiva della sentenza contumaciale (art. 175, secondo comma, c.p.p.), che presuppone la non addebitabilità al condannato in contumacia della mancata conoscenza della decisione, non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45976 del 28 novembre 2003
«Sussiste l'interesse dell'imputato a impugnare una pronuncia di proscioglimento perché il fatto non costituisce reato al fine di ottenere l'assoluzione per insussistenza del fatto, attesa la diversità degli effetti derivanti dalla formula adottata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49169 del 22 dicembre 2003
«Nel reato di invasione di terreni o edifici di cui all'art. 633 c.p. la nozione di «invasione» non si riferisce all'aspetto violento della condotta, che può anche mancare, ma al comportamento di colui che si introduce «arbitrariamente» e cioè,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11914 del 12 marzo 2004
«Qualora un' associazione di tipo mafioso sia caratterizzata dall'esistenza di un organismo collegiale di vertice investito del potere di deliberare in ordine alla commissione dei fatti criminosi di maggiore importanza e, in particolare, degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12597 del 16 marzo 2004
«Il potere della Corte di cassazione di rettificazione del provvedimento impugnato ai sensi dell'art. 619 c.p.p. può essere esercitato solo in presenza di un ricorso ammissibile e tale non è quello proposto al solo fine di ottenere che il giudice...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4362 del 5 febbraio 2004
«La sentenza, costituita dal dispositivo e dalla contestuale motivazione, redatta a mano dall'estensore e resa pubblica con la lettura in udienza, non è viziata per difetto assoluto di motivazione in base al rilievo della difficoltà di lettura...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46236 del 29 novembre 2004
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa dal giudice dell'esecuzione non soltanto nelle ipotesi di riconoscimento del concorso formale o della continuazione ai sensi dell'art. 671, comma primo, c.p.p., ma anche nel caso di revoca...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46557 del 1 dicembre 2004
«In tema di attenuante del risarcimento del danno, alla luce dell'interpretazione adeguatrice dell'art. 62, n.6, c.p. fornita dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 138 del 1998, deve ritenersi che detta attenuante (da riguardarsi come...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 581 del 12 gennaio 2004
«La querela, configurandosi come condizione di procedibilità dell'azione penale, ha natura processuale; pertanto, la remissione della stessa, una volta intervenuta l'accettazione da parte del querelato, non solo estingue il potere punitivo dello...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6945 del 19 febbraio 2004
«In tema di violenza sessuale, l'elemento oggettivo consiste sia nella violenza fisica in senso stretto, sia nella intimidazione psicologica che sia in grado di provocare la coazione della vittima a subire gli atti sessuali, sia anche nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8752 del 26 febbraio 2004
«In tema di restituzione nel termine, poiché l'art. 175, quarto comma c.p.p. non opera alcun rinvio all'art. 127 c.p.p., il rito da applicare ai fini dell'impugnazione tardiva della sentenza contumaciale è quello de plano, in analogia con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10081 del 15 marzo 2005
«In tema di obbligazioni nascenti dal reato, poichè l'ordinamento prevede specifici rimedi sia in sede penale (art. 630, comma primo lett. d) c.p.p.) che civile (art. 395, comma primo n. 2 c.p.c.) nel caso in cui la falsa testimonianza abbia...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12238 del 30 marzo 2005
«Il giudice investito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero, anche nel caso in cui ritenga sussistere una causa di non punibilità rilevante ai sensi dell'articolo 129 del c.p.p., non può emettere de plano sentenza di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1285 del 19 gennaio 2005
«La continuazione può essere ravvisata tra contravvenzioni solo se l'elemento soggettivo ad esse comune sia il dolo e non la colpa, atteso che la richiesta unicità del disegno criminoso è di natura intellettiva, e consiste nella ideazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2283 del 25 gennaio 2005
«L'interdizione dell'imputato non comporta l'obbligo del giudice di accertarne d'ufficio l'incapacità di partecipare coscientemente al processo e di disporre la sospensione di cui all'art. 70 c.p.p., in quanto l'interdizione presuppone l'incapacità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 23412 del 21 giugno 2005
«La rinuncia alla prescrizione non rientra nel novero degli atti processuali che possono essere compiuti dal difensore a norma dell'art. 99 c.p.p., in quanto costituisce, dopo la sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31431 del 19 agosto 2005
«Sulla richiesta di restituzione in termini per la proposizione di impugnazione (nella specie, avverso sentenza contumaciale), la decisione può essere legittimamente assunta con procedura de plano, atteso che il procedimento si configura come...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33775 del 22 settembre 2005
«La perseguibilità d'ufficio dei reati sessuali, in conseguenza della connessione con un altro reato perseguibile d'ufficio, viene meno nel caso in cui per il reato procedibile d'ufficio sia stata pronunciata sentenza di assoluzione con la formula...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35427 del 30 settembre 2005
«L'art. 270 bis, comma terzo, c.p., introdotto con la legge 18 ottobre 2001 n. 374, ha esteso la tutela penale anche agli atti di violenza rivolti contro uno Stato estero, un'istituzione o un organismo internazionale, senza individuare quando un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42580 del 24 novembre 2005
«Ai fini della restituzione in termine per proporre impugnazione avverso la sentenza contumaciale od opposizione avverso il decreto penale di condanna, non può ritenersi realizzata la condizione costituita dalla prova della mancata, effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4663 del 8 febbraio 2005
«L'inosservanza dell'obbligo di soggiorno da parte del soggetto sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale configura la violazione dell'art.9 della Legge n. 1423 del 1956 e non il reato di cui all'art. 650 del c.p.. (Nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5455 del 12 febbraio 2005
«L'omessa menzione nel verbale d'udienza della presenza di uno dei due difensori dell'imputato costituisce un mera irregolarità, non produttiva di vizi per detto verbale e, comunque, per la sentenza conclusiva del giudizio.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9163 del 8 marzo 2005
«Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, anche i «disturbi della personalità», che non sempre sono inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, possono rientrare nel concetto di «infermità», purché siano di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12393 del 6 aprile 2006
«Qualora un'associazione di tipo mafioso sia caratterizzata dall'esistenza di un organismo di vertice, ogni deliberazione di azioni delittuose di natura strategica è di regola ascrivibile a coloro che ne fanno parte, a meno che non siano acquisiti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13511 del 13 aprile 2006
«La violazione da parte del pubblico ufficiale delle norme collettive contrattuali applicabili ai rapporti di pubblico impiego non realizza uno dei presupposti necessari per la configurabilità del reato di abuso di ufficio. (Nella specie, la Corte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19141 del 31 maggio 2006
«Ai fini della consumazione del reato di cui all'art. 416 bis c.p., è necessario che l'associazione abbia conseguito, in concreto, nell'ambiente nel quale essa opera, un'effettiva capacità di intimidazione. Ne consegue che, in presenza di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 211 del 5 gennaio 2006
«Nel procedimento che definisce il concordato in appello (art. 599, comma quarto, c.p.p.), la motivazione del giudice sull'assenza dei presupposti che legittimano l'operatività dell'art. 129 c.p.p., analogamente a quanto avviene per il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22882 del 3 luglio 2006
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena, il termine quinquennale previsto dall'art. 163 c.p. decorre a partire dalla data in cui è divenuta irrevocabile la sentenza con la quale è stato concesso il beneficio.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23524 del 6 luglio 2006
«La deduzione del vizio di motivazione alla luce del nuovo testo dell'art. 606, comma primo lett. e), c.p.p. come novellato dalla L. n. 46 del 2006, che fa riferimento alla possibilità che il ricorrente denunci il contrasto con «atti del processo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31429 del 21 settembre 2006
«In tema di continuazione, attesa l'ampiezza dei poteri cognitivi riconosciuti in via eccezionale al giudice dell'esecuzione, è legittimo che, nel determinare la pena complessiva conseguente all'applicazione della continuazione, il giudice possa,...»