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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17295 del 4 maggio 2011
«Non integra il delitto di appropriazione indebita il creditore che, a fronte dell'inadempimento del debitore, eserciti a fini di garanzia del credito il diritto di ritenzione sulla cosa di proprietà di quest'ultimo legittimamente detenuta in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2535 del 22 febbraio 1990
«L'omissione di collocamento del riparo di cui all'art. 673 c.p. va riferita non al fatto in se stesso, bensì allo scopo per cui è prescritto dalla legge o dall'autorità, che è quello di impedire pericoli alle persone in un luogo di pubblico transito.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25255 del 12 luglio 2005
«L'inosservanza dell'obbligo di provvedere all'esecuzione dei lavori necessari a rimuovere il pericolo di rovina in edifici o altre costruzioni (art. 677 c.p.) è reato proprio che può essere commesso dal soggetto che, pur non essendo proprietario,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4032 del 3 febbraio 2004
«L'inosservanza dell'ordinanza del sindaco che ingiunge di provvedere all'urgente riparazione dell'immobile in stato di pericolo per la pubblica incolumità, da parte del soggetto titolare dell'obbligo di manutenzione e conservazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41709 del 12 dicembre 2002
«La fattispecie prevista dall'art. 677 c.p. (omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina) configura un reato proprio che può essere commesso soltanto dal proprietario dell'edificio o dal non proprietario che, per legge o per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9866 del 20 novembre 1996
«L'obbligo giuridico del proprietario di rimuovere il pericolo derivante dalla minacciante rovina di parti comuni di un edificio — la cui violazione integra il reato contravvenzionale di cui all'art. 677 c.p. — è del tutto indipendente dalla causa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8898 del 11 ottobre 1985
«In tema di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina, l'obbligo posto dall'art. 677 c.p. a carico del proprietario dell'edificio alla conservazione ed alla vigilanza, è del tutto indipendente dalla causa che ha determinato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4502 del 15 maggio 1997
«La previsione incriminatrice dell'art. 677 c.p., incentrata sulla mera omissione dell'obbligo di provvedere ai lavori occorrenti per rimuovere la fonte di pericolo, prescinde dall'emissione di un provvedimento amministrativo che accerti e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5196 del 25 maggio 1996
«La contravvenzione di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina — di cui all'art. 677 c.p. — ha carattere permanente, in quanto lo stato di consumazione di essa perdura fino a che il pericolo per la pubblica incolumità non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2 del 4 gennaio 1995
«In tema di concorso di persone nel reato, si configura la partecipazione morale e non la mera presenza passiva allorquando la mancata assunzione di qualsiasi iniziativa e il mantenimento di un atteggiamento di «non intervenuto» esprime una...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15584 del 11 luglio 2007
«Il ricorso per regolamento necessario di competenza introdotto successivamente all'entrata in vigore del D.L.vo n. 40 del 2006 deve obbligatoriamente contenere, a pena di inammissibilità, la formulazione del quesito di diritto da sottoporre...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4738 del 23 marzo 2012
«In tema di presupposti per la dichiarazione di fallimento, agli effetti dell'art. 1, comma secondo, lett. a), legge fall., nel testo modificato dal d.l.vo 9 gennaio 2006, n. 5, applicabile "ratione temporis", nella nozione di investimenti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3841 del 17 aprile 1999
«In relazione al fallimento dell'agente di cambio (espressamente previsto dall'art. 4 L. fall.), non si pone alcun problema di incompatibilità tra la disciplina del R.D.L. n. 815 del 1932 (che, all'art. 9, istituisce un fondo comune di garanzia a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11507 del 22 novembre 1993
«L'art. 6 legge fallimentare non prescrive l'obbligatoria produzione della certificazione della cancelleria commerciale a corredo dell'istanza di fallimento di società presentata dal creditore, ancorché trattasi di società di capitale soggetta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6420 del 17 maggio 2000
«Il difetto di legittimazione passiva (rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi) sussiste quando il convenuto non risulti essere il soggetto nei cui confronti, secondo la legge...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 446 del 14 gennaio 2003
«In materia di assistenza pubblica, la legge n. 448 del 1998 ha attribuito al Ministero del Tesoro la legittimazione processuale in tutte le controversie relative ai risultati della verifica della permanenza dei requisiti sanitari previsti nei...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10456 del 5 ottobre 1998
«Nella contravvenzione di cui all'art. 712 c.p., il bene incautamente acquistato rappresenta il «profitto» e non il «prezzo» del reato. Pertanto nel caso di acquisto di autoveicolo al quale siano state apportate alterazioni ai numeri identificativi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3074 del 11 novembre 1997
«La posta in gioco nel reato di gioco d'azzardo costituisce corpo di reato, perciò la strumentalità probatoria sottesa al vincolo è insita nel rapporto tra cosa-corpo di reato e fattispecie contestata e non necessita di specifica motivazione una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4987 del 22 gennaio 1994
«L'art. 722 c.p. non configura un'ipotesi di confisca obbligatoria ai sensi dell'art. 240 stesso codice, dal momento che la misura patrimoniale ha carattere obbligatorio soltanto di condanna e non anche in caso di proscioglimento o di estinzione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 23 aprile 1993
«Anche nel caso di estinzione del reato, astrattamente non incompatibile con la confisca in forza del combinato disposto degli artt. 210 e 236, comma secondo, c.p., per stabilire se debba farsi luogo a confisca deve aversi riguardo alle previsioni...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37400 del 11 ottobre 2007
«In tema di inosservanza dell'obbligo dell'istruzione elementare dei minori, integrano « giusti motivi» di esclusione della punibilità tutte quelle circostanze che rendono oggettivamente inattuabile l'adempimento dell'obbligo di istruzione quali:...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32539 del 29 settembre 2006
«Il semplice rifiuto del minore di frequentare la scuola non costituisce motivo di esclusione dalla responsabilità in ordine al reato di cui all'art. 731 c.p., inosservanza dell'obbligo di istruzione dei minori, atteso che si configura quale giusto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5023 del 26 aprile 1988
«Non può non ammettersi che la volontà del minore, contraria a ricevere l'istruzione obbligatoria, costituisca «giusto motivo», idoneo ad escludere l'antigiuridicità dell'ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 731 c.p. ascritta al genitore. Deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 601 del 29 gennaio 1997
«Allorquando il reato di maltrattamento di animali viene in evidenza con riferimento a comportamenti che costituiscono l'esercizio di pratiche venatorie, occorre tener conto, oltre che della norma di cui all'art. 727 c.p., come modificato dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7181 del 21 marzo 2013
«Nel caso di dichiarazione di fallimento dell'imprenditore entro l'anno dalla morte non è obbligatoria, ai sensi dell'art. 10 legge fall., l'audizione dell'erede nella fase istruttoria anteriore alla dichiarazione di fallimento, atteso che nessuno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21016 del 27 settembre 2006
«Nel caso di dichiarazione di fallimento di una società entro l'anno dall'estinzione per fusione, il diritto ad essere sentito in camera di consiglio, ai sensi dell'art. 15 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267, spetta al legale rappresentante della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13357 del 7 giugno 2007
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 186 legge fallim., nella parte in cui prevede la dichiarazione d'ufficio del fallimento dell'imprenditore in concordato preventivo a seguito della risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10900 del 5 maggio 2010
«La sentenza emessa in primo grado nel giudizio di opposizione alla dichiarazione di fallimento, ai sensi degli art. 18 e 19 della legge fall. (nel testo previgente, applicabile "ratione temporis"), dallo stesso collegio che ha provveduto alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9871 del 20 novembre 1996
«In tema di detenzione di munizioni, le cartucce caricate a palla non possono essere detenute senza farne denunzia alla autorità di pubblica sicurezza; il possesso del porto d'armi per fucile da caccia autorizza invero a detenere cartucce caricate...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5928 del 5 novembre 1980
«Nelle controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatoria, il lavoratore non è soggetto all'anticipazione delle spese per atti disposti dal giudice (nella specie, consulenza tecnica d'ufficio), dovendo le stesse o essere addossate...»