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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37655 del 28 settembre 2012
«La parte civile è legittimata a proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame che ha revocato il sequestro conservativo, derivando dal combinato disposto degli artt. 325, comma secondo e 318 cod. proc. pen. la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7387 del 25 febbraio 2005
«In tema di segreto professionale, l'ordinamento processuale comprende, tra coloro che non possono essere obbligati a deporre su quanto hanno conosciuto per ragione della propria professione, gli investigatori privati autorizzati, categoria nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1218 del 23 maggio 1995
«La mera affermazione «le spese sono a carico dei querelati», fatta nell'atto di remissione della querela, non integra una condizione alla quale il remittente intende sottoporre la remissione stessa, suscettibile di invalidarla ai sensi dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1173 del 8 aprile 1999
«Poiché la richiesta di procedimento di cui agli artt. 9, terzo comma, c.p. e 342 c.p.p. non costituisce atto politico né può ritenersi atto riservato alla competenza esclusiva e personale del Ministro della giustizia, è valida ed efficace la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4144 del 13 gennaio 1993
«In tema di perseguibilità di reati commessi all'estero, i due diversi e distinti termini stabiliti dall'art. 128 c.p. per la richiesta di procedimento (ed applicabili anche per la proposizione della «istanza», atteso il rinvio contenuto nell'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4641 del 21 aprile 1994
«L'obbligo di avvertire a pena di nullità i prossimi congiunti dell'imputato, o dell'indagato, della facoltà di astenersi dal deporre (art. 199, comma 2, c.p.p.) si pone come principio generale che va osservato ogni volta in cui nei vari momenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1935 del 25 febbraio 1994
«In sede di opposizione alla esecuzione promossa in base a titolo esecutivo di formazione giudiziale (nella specie decreto ingiuntivo), la contestazione del diritto di procedere alla esecuzione forzata può essere fondata su ragioni attinenti ai...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 366 del 21 gennaio 1999
«In tema di sequestro probatorio, l'attività della polizia giudiziaria necessita di convalida ex art. 355 c.p.p. ogniqualvolta il decreto del P.M. non indichi l'oggetto specifico della misura, ma contenga un generico richiamo a quanto rinvenuto;...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1799 del 25 agosto 1993
«In tema di sequestro del corpo del reato o di cose ad esso pertinenti a iniziativa della polizia giudiziaria, l'art. 355, secondo comma, c.p.p. sancisce l'obbligo di notificare copia del decreto di convalida del P.M. solo «alla persona alla quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1528 del 6 giugno 1995
«Nel caso di sequestro eseguito dalla polizia giudiziaria, dalla lettura del comma 2 dell'art. 355 c.p.p. si evince che al pubblico ministero la norma conferisce due obblighi: convalidare il sequestro nei termini o restituire la cosa. Ne deriva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 80 del 17 giugno 1994
«In tema di sequestro, una volta annullata in sede di riesame la convalida del sequestro operato dalla polizia giudiziaria per difetto di presupposti di legge (omesso coinvolgimento immediato del P.M. e mancanza del periculum in mora),...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6504 del 2 giugno 2000
«È abnorme, in quanto posto al di fuori dell'ordinamento processuale, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari - dopo la pronuncia del decreto di archiviazione a norma dell'art. 415 c.p.p. - respinga la richiesta del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4797 del 11 maggio 1993
«Nel giudizio abbreviato sono utilizzabili le sommarie informazioni fornite alla polizia giudiziaria, non raccolte e verbalizzate sul luogo e nella immediatezza del fatto, ma in un momento successivo. L'art. 351 c.p.p., nel disporre che la polizia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6594 del 11 giugno 1991
«La competenza a disporre l'attribuzione, in tutto od in parte, al creditore procedente della cauzione al cui versamento è stata subordinata la sospensione dell'esecuzione o la sua restituzione, in tutto o in parte, al debitore esecutato, spetta al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1332 del 11 giugno 1994
«Il divieto di assumere come persona informata sui fatti l'indagato per lo stesso reato o per reato connesso, senza le formalità di cui all'art. 210, commi 2, 3 e 4, c.p.p. presuppone che chi deve rendere la deposizione abbia acquisito la qualità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 770 del 15 marzo 1996
«Il termine per proporre il riesame del provvedimento di sequestro, eseguito nel corso di una rogatoria internazionale, non decorre dal giorno della notifica di avviso di deposito degli atti di tale rogatoria, effettuato a norma dell'art. 366...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30136 del 12 dicembre 2006
«Non sussiste la nullità del decreto di citazione a giudizio conseguente al mancato invito all'indagato a rendere l'interrogatorio ai sensi dell'art. 375, comma terzo c.p.p. nel caso in cui il predetto sia stato già sottoposto ad interrogatorio in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4942 del 18 novembre 1998
«La possibilità di disporre nuovamente la custodia cautelare in carcere dopo la perdita di efficacia per omesso interrogatorio dell'indagato è subordinata alla sua effettiva liberazione e al suo previo interrogatorio. Ne consegue che è illegittimo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3364 del 8 luglio 1998
«Ai fini della legittimità del fermo, gli elementi che possono fare ritenere fondato il pericolo di fuga devono essere, innanzitutto, specifici, e cioè direttamente riferiti alla persona sottoposta al fermo, e soprattutto, concreti, cioè connotanti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 998 del 13 gennaio 2012
«Il giudizio di convalida del fermo o dell'arresto deve essere eseguito anche nel caso in cui il PM abbia rimesso in libertà il fermato o l'arrestato per una qualsiasi ragione, non essendo egli esonerato dall'obbligo di sottoporre al controllo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1534 del 18 luglio 1990
«Al P.M., nella sua qualità di «parte», l'art. 391, quarto comma, c.p.p. dà la legittimazione a proporre impugnazione contro l'ordinanza che decide sulla convalida, come pure è dato all'arrestato o al fermato, ed è solo in tale sede che può far...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2584 del 21 agosto 1999
«L'art. 391, comma 5, c.p.p., nell'attribuire al giudice della convalida del fermo o dell'arresto il potere di disporre anche l'applicazione di una misura cautelare, non implica che, qualora egli debba anche dichiarare la competenza, per materia o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 774 del 20 febbraio 1996
«Il pubblico ministero è legittimato a proporre ricorso avverso il provvedimento di mancata convalida dell'arresto, sia per far valere l'illegittimità della situazione derivante dall'ordinanza che incide sulla libertà personale dell'indagato, sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33180 del 2 agosto 2004
«n tema di incidente probatorio, è consentito al giudice che procede all'audizione di un minore infrasedicenne per reati in materia di prostituzione e violenza sessuale, disporre l'assunzione della testimonianza in forma scritta (con domande orali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2591 del 1 agosto 1990
«Una volta che abbia chiesto il rinvio a giudizio, il P.M. nell'udienza preliminare, non può più chiedere l'archiviazione, ed il giudice di detta udienza, se non ritenga di disporre il giudizio, non può che emettere sentenza di non luogo a procedere.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2726 del 27 marzo 1996
«Il giudice della opposizione agli atti esecutivi, nel pronunciare su di un provvedimento di assegnazione, impugnato ai sensi dell'art. 617 c.p.c. dai creditori intervenuti che lamentano l'avvenuto svincolo delle somme eccedenti l'importo delle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29898 del 11 settembre 2006
«In tema di delitti contro la fede pubblica, la facoltà di proporre opposizione alla richiesta di archiviazione spetta anche al denunziante qualora, in relazione al caso concreto, si accerti che la falsità abbia leso anche la sfera giuridica dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1508 del 19 gennaio 2011
«L'omesso avviso della richiesta di archiviazione alla persona offesa che ne abbia fatto richiesta determina la nullità del successivo decreto del giudice delle indagini preliminari, in quanto priva detta parte della facoltà di proporre...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29477 del 30 giugno 2004
«La dichiarazione della persona offesa di voler essere informata circa l'eventuale archiviazione, come previsto dall'art. 408 comma 2 c.p.p., può essere anche successiva alla comunicazione della notizia di reato ma, per comportare l'obbligo, da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6475 del 17 febbraio 2004
«Il rispetto del termine previsto dall'art. 408, comma terzo c.p.p. per proporre opposizione alla richiesta di archiviazione costituisce per la parte offesa un semplice onere, in quanto il suo mancato rispetto, pur non incidendo sull'ammissibilità...»