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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1270 del 4 aprile 1997
«Deve essere escluso che possa considerarsi elemento favorevole sopravvenuto, ai sensi dell'art. 309 comma quinto c.p.p., l'interrogatorio di garanzia, nel quale l'indagato si limiti a contrastare il fondamento degli addebiti mossigli e che dunque...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1281 del 19 aprile 1997
«Ed a tale valenza deve essere informato il giudizio del tribunale del riesame sicché esso è precluso laddove la manchevole trasmissione degli atti non consenta l'informazione completa in ordine a quegli atti depositati ai sensi dell'art. 291 e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1434 del 15 febbraio 1997
«Ne consegue che la norma in questione (salvo il caso di ordine che non possa essere utilmente eseguito dopo la scadenza del termine fissato dall'autorità) configura un reato permanente, che cessa quando lo stesso agente, con un comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1660 del 21 febbraio 1997
«La clausola di riserva, di cui all'art. 15, comma primo, T.U.L.P.S., deroga al generale principio di specialità di cui all'art. 9 legge 24 novembre 1981, n. 689, ed esclude che la disposizione di cui al citato art. 15 T.U.L.P.S. — che riduce...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 174 del 13 febbraio 1997
«La causa di sospensione dei termini della custodia cautelare durante la fase del giudizio, rappresentata dalla complessità del dibattimento (art. 304, comma secondo, c.p.p.), quando si tratti di reati indicati nell'art. 407, comma secondo, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1804 del 27 marzo 1997
«Ne consegue che i provvedimenti emessi da quest'ultimo organo, ancorché illegittimi, sono sottratti a qualsiasi impugnazione, trattandosi di atti emanati da una parte del processo nell'esercizio di funzioni soggettivamente giudiziarie, ma non...»
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Cassazione penale, Sez. V, ordinanza n. 1982 del 7 giugno 1997
«Le modifiche apportate dalla legge 8 agosto 1995 n. 335 all'art. 292 c.p.p., che hanno ampliato l'obbligo di motivazione delle ordinanze cautelari ed esteso la rilevabilità d'ufficio dei relativi vizi, non hanno inciso sulle modalità —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2353 del 12 marzo 1997
«L'art. 144 T.U.L.P.S. attribuisce, invece, all'autorità di pubblica sicurezza il potere di invitare lo straniero «ad esibire i documenti di identificazione e a dare contezza di sè» e, persino, di sottoporlo a rilievi segnaletici, quando vi sia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2561 del 27 settembre 1997
«In tale ipotesi l'attestazione del contenuto dell'atto fatta da un pubblico ufficiale o dal P.M., (che oltre che parte è magistrato ed in quanto tale responsabile, anche penalmente, della completa e fedele corrispondenza all'atto originario) che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2724 del 21 marzo 1997
«In tema di estorsione l'aggravante di cui all'art. 629 comma secondo c.p. — relativa a violenza o minaccia posta in essere da persona che fa parte di un'associazione di stampo mafioso — e quella prevista dall'art. 7 comma primo della legge 12...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 278 del 5 marzo 1997
«Deve ritenersi osservato il disposto di cui all'art. 309, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui prescrive la trasmissione entro cinque giorni, da parte dell'autorità procedente al tribunale del riesame, degli atti a suo tempo presentati a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 21 gennaio 1997
«L'inosservanza all'ordine impartito dall'Autorità di P.S. allo straniero di presentarsi per dare contezza di sè circa le ragioni del proprio soggiorno in Italia — ordine previsto dalla norma di cui all'art. 144 del testo unico delle leggi di P.S....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3304 del 18 settembre 1997
«...quali essa trova pieno fondamento. Nello stesso modo può essere irrilevante la omessa trasmissione di atti contenenti elementi a discarico, quando questi sarebbero comunque ininfluenti a fronte del quadro indiziario emergente da quelli trasmessi.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3650 del 24 ottobre 1997
«.... Nella fattispecie la Corte ha precisato che non appare configurabile il nesso della continuazione tra il delitto di associazione di tipo mafioso e quelli programmati o comunque effettivamente commessi. L'associazione, invero, è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3743 del 23 ottobre 1997
«In materia di furto di oggetti sottratti da un'autovettura esposta alla pubblica fede, non esclude la configurabilità dell'aggravante non incidendo sul processo volitivo dell'autore, la circostanza che agenti di polizia giudiziaria fossero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4199 del 8 settembre 1997
«Poiché l'art. 10, comma secondo, della legge n. 447 del 1995 (c.d. legge quadro sull'inquinamento acustico) punisce con sanzione amministrativa «chiunque, nell'esercizio o nell'impiego di una sorgente fissa o mobile di emissione sonore, supera i...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4545 del 17 dicembre 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari, per “autorità giudiziaria procedente”, deve intendersi quella che, attualmente procede, e, cioè, quella che al momento della richiesta, non solo è in possesso degli atti processuali di cui all'art. 291...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5354 del 6 giugno 1997
«Ai fini dell'individuazione del termine di prescrizione di un reato occorre avere riguardo alla fattispecie criminosa nella sua concreta e specifica configurazione finale così come accertata e descritta dal giudice in sentenza a seguito...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5386 del 7 giugno 1997
«L'assenza del difensore di fiducia in dibattimento per altro impegno professionale in una diversa sede giudiziaria, specie se tempestivamente comunicato, impone al giudice del processo di cui si chiede il rinvio di effettuare sempre e comunque un...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5521 del 28 novembre 1997
«L'unicità del disegno criminoso non è esclusa dalla natura contravvenzionale di alcuni reati (sempre che siano posti in essere con dolo) e va desunta di regola da elementi presuntivi e indiziari, tenendo conto, tra l'altro, delle modalità della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6074 del 21 giugno 1997
«Se l'art. 495, secondo comma, c.p.p., espressamente richiamato dall'art. 606, lett. d) dello stesso codice, sancisce il diritto dell'imputato all'ammissione delle prove da lui dedotte «a discarico» sui fatti costituenti oggetto della prova «a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6232 del 26 giugno 1997
«Il reato di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 c.p., sussiste non solo se e quando i sigilli risultino in concreto manomessi, ma anche quando, pur essendo lasciati intatti, vengono posti in essere atti equivalenti a violazione dei divieti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6448 del 11 dicembre 1997
«Non dà luogo ad incompatibilità, ai sensi dell'art. 34 c.p.p., il fatto che il giudice del dibattimento, in forza della c.d. «competenza accessoria», abbia, nella fase degli atti preliminari al giudizio apertasi con l'emissione del decreto di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6453 del 3 luglio 1997
«La contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. — inosservanza dei provvedimenti di polizia — è reato non necessariamente ma solo eventualmente permanente: lo è sicuramente quando la condotta omissiva (in presenza o meno di un termine) protraendosi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6702 del 9 luglio 1997
«In tema di abuso di ufficio commesso per procurare un ingiusto vantaggio patrimoniale, come previsto dall'art. 323, comma secondo, c.p., prima delle modifiche apportate dalla legge 16 luglio 1997, n. 234, si ha vantaggio patrimoniale in tutti i...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6898 del 25 gennaio 1997
«In tema di patteggiamento, una volta esclusa con adeguato apparato argomentativo la sussistenza di ipotesi di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., tutte le statuizioni non illegittime, concordate dalle parti e recepite dal giudice precludono la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6911 del 25 gennaio 1997
«In presenza di un tale provvedimento, poi, quand'anche il giudice dell'udienza preliminare ritenga che la nullità non sussiste, non rientrando il caso fra quelli che possono dar luogo alla configurabilità di un conflitto proprio, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9486 del 22 ottobre 1997
«In questa, pertanto, deve ricomprendersi qualsiasi diverso genere di illiceità, sia amministrativa che civile, comprensiva quest'ultima anche della cosiddetta “illiceità contrattuale”, ravvisabile, nel suo significato di “inadempimento di una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9914 del 5 novembre 1997
«L'interesse all'ordine pubblico inteso come buon assetto e regolare andamento della convivenza civile — che il legislatore, mediante la norma incriminatrice di cui all'art. 650 c.p., intende proteggere contro l'inosservanza individuale dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10136 del 25 settembre 1998
«In tema di abuso d'ufficio, secondo la formulazione dell'art. 323 c.p. nel testo risultante dall'art. 1 della L. 16 luglio 1997, n. 234, sussiste il reato solamente se, per effetto dell'indebita condotta posta in essere dall'agente mediante un...»