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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39687 del 7 novembre 2001
«...inosservanza incide direttamente sulla validità del decreto di citazione, configurando una nullità generale a regime intermedio, rilevabile anche d'ufficio, con conseguente regressione del procedimento allo stato in cui si è verificata la nullità.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2085 del 3 luglio 2000
«La dichiarazione di apertura del dibattimento fatta dal pretore che si sia, poi, avveduto di una causa di incompatibilità ed abbia rinviato il giudizio ad altra udienza davanti a un giudice diverso dello stesso ufficio giudiziario, non è di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8931 del 8 agosto 1994
«...che la precisazione della contestazione fu operata dall'ufficio di accusa e che l'imputato e il suo difensore nulla ebbero a osservare al riguardo, accettando la contestazione mediante la richiesta di un termine a difesa (nella specie accordato).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46520 del 4 dicembre 2003
«La legittimazione a proporre ricorso per cassazione, anche per saltum, contro le sentenze del giudice di pace non spetta solo al procuratore della Repubblica presso il tribunale, nella qualità di rappresentante dell'ufficio del pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5579 del 4 giugno 1996
«... Nel caso di appello da parte del P.M., il procuratore della Repubblica può avvalersi di tale disposizione dando incarico a persona appartenente al suo ufficio (quale può essere anche un commesso). La circostanza che il nominativo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5416 del 11 maggio 1995
«Poiché l'ufficio del procuratore della Repubblica si incarna in tutti suoi componenti, senza che occorra, verso i terzi una delega formale del titolare - e salva ogni responsabilità disciplinare in caso di inosservanza delle direttive - deve...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12576 del 19 dicembre 1994
«...all'ufficio del pubblico ministero, ma solo quelle indicate nell'art. 72 commi 1 e 3 stesso decreto: partecipazione alle udienze dibattimentali e di convalida dell'arresto o del fermo; richiesta di emissione di decreto penale di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 8957 del 30 settembre 1993
«È ammissibile il ricorso proposto da un sostituto procuratore della Repubblica diverso da quello che ha concluso in udienza; l'ufficio della pubblica accusa deve infatti essere considerato impersonale, sicché tutti i componenti, e ciascuno, sono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11353 del 25 novembre 1992
«Ferma la nozione di interesse all'impugnazione, ai sensi dell'art. 568, quarto comma, c.p.p., è da escludere una sua personalizzazione nei confronti del pubblico ministero - ufficio tipicamente impersonale - nel senso di un interesse proprio della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5179 del 11 febbraio 1993
«La pericolosità sociale, al cui concreto accertamento è subordinata l'applicazione della misura di sicurezza, va desunta ai sensi degli artt. 133 e 203 c.p., dovendosi ai predetti fini considerare soprattutto il reato o i reati nella loro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 885 del 26 gennaio 1994
«...che già deve presentare di per sé tali requisiti, ma costituisce mera prova dell'atto di ricezione, la cui data può riuscire utile per il controllo della tempestività degli eventuali ulteriori adempimenti demandati all'ufficio ricevente.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1762 del 23 febbraio 1993
«È ammissibile l'opposizione a decreto penale di condanna, qualora la relativa dichiarazione sia fatta pervenire alla cancelleria dell'ufficio competente a mezzo del servizio postale.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 8 febbraio 2001
«...prova ex officio o di accompagnamento coattivo disposti dal giudice, nel qual caso essa non costituisce più atto di parte, ma oggetto di adempimento d'ufficio del giudice stesso, secondo la disciplina di cui all'art. 142, comma 4, att. c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5398 del 12 aprile 1990
«La carenza di impugnazione delle ordinanze dibattimentali o la definizione dei vari gradi ne determina l'irrevocabilità, sicché è inammissibile fare coincidere i motivi di gravame avverso la sentenza con i motivi avversanti l'ordinanza non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4821 del 28 aprile 1992
«Pertanto non è possibile proporre al giudice dell'impugnazione eccezioni che sono state superate dall'applicazione della pena richiesta, né devolvere allo stesso il potere di conoscerne; soltanto su quelle rilevabili d'ufficio in ogni stato e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30347 del 26 luglio 2007
«In tema di esecuzione delle operazioni di intercettazione di conversazioni o comunicazioni, alla carenza o insufficienza della motivazione del decreto del pubblico ministero che dispone l'utilizzazione di impianti diversi da quelli in dotazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3621 del 2 dicembre 1997
«Ai fini della sussistenza del reato di concussione, non costituisce costrizione l'emanazione di una circolare interpretativa di una legge, quando si tratti di uno strumento legittimo destinato a disciplinare l'attività degli uffici cui è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5899 del 23 dicembre 1996
«Allorché l'integrazione ex art. 130 c.p.p. di un capo di sentenza viene disposta non in accoglimento di un motivo di impugnazione, bensì di ufficio, non si applica l'effetto estensivo previsto per i motivi di impugnazione non strettamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9493 del 8 settembre 1995
«...richiesto, il trasporto dello stesso a mezzo di autoambulanza, si rende responsabile del reato di cui all'art. 328 c.p. per avere rifiutato «atti di ufficio» che, nella qualità di pubblico ufficiale, avrebbe dovuto garantire per ragioni di sanità.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21308 del 7 giugno 2005
«...assistito anche da altro difensore regolarmente assistito si configura come lesione del diritto dell'imputato alla difesa tecnica (art. 178 lett. c c.p.p.) e, pertanto, essa è insanabile e rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del processo.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 23 giugno 2000
«È illegittima la sentenza di appello che disattenda la censura proposta dall'imputato, concernente la richiesta di revoca della sospensione condizionale della pena, applicata di ufficio dal giudice di primo grado, motivata con il rilievo della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36028 del 7 settembre 2004
«...avrebbero condotto ad una declaratoria d'ufficio di proscioglimento. (Nella specie la S.C. ha ritenuto corretta l'espressione adottata dal giudice di merito «non sussistono i presupposti per l'applicazione dell'art. 129, comma secondo, c.p.p.»).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24661 del 31 maggio 2004
«È rilevabile d'ufficio in sede di giudizio di legittimità ex articolo 609, comma secondo, c.p.p., l'illegittima applicazione di una pena non più prevista dall'ordinamento. (Fattispecie nella quale la Corte, nell'esaminare un ricorso proposto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16965 del 10 aprile 2003
«In tema di concordato in appello, allorché le parti abbiano, ex art. 599, comma 4, c.p.p., patteggiato sulla determinazione dell'entità della pena, previa rinuncia a tutti gli altri motivi di appello, il giudice dell'appello non ha alcun obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3107 del 25 ottobre 1997
«La possibilità della Corte di cassazione di decidere, ai sensi dell'art. 609, comma secondo, c.p.p., le questioni rilevabili d'ufficio presuppone che l'impugnazione investa la sentenza nelle sue statuizioni penali, e pertanto va esclusa quando...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9850 del 19 novembre 1996
«Infatti, l'art. 609, comma secondo, c.p.p., sancisce espressamente che la Corte di cassazione decide «altresì», e cioè quali che siano i motivi dedotti in ricorso, le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo, per cui essa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1711 del 23 maggio 1994
«La violazione del principio di legalità della pena è rilevabile dalla Cassazione anche d'ufficio pur se non dedotta nei motivi di impugnazione. (Fattispecie in cui il pretore aveva emesso, sull'accordo delle parti, sentenza di condanna per il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1238 del 12 aprile 1994
«Il potere-dovere di decidere «le questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del processo e quelle che non sarebbe stato possibile dedurre in grado di appello», attribuito alla Corte di cassazione dall'art. 609, secondo comma, c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 624 del 9 gennaio 2002
«In tema di revisione, la norma di cui all'art. 634 c.p.p. secondo la quale la corte di appello dichiara d'ufficio, con ordinanza, l'inammissibilità della relativa richiesta, qualora sia stata proposta fuori delle ipotesi previste dagli artt. 629 e...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5596 del 5 maggio 1999
«Il reato di rifiuto di atto di ufficio non è integrato qualora l'atto, pur rispondente alle ragioni indicate dall'art. 328, comma secondo, c.p., non riveste carattere di indifferibilità e di doverosità. (Fattispecie nella quale la Suprema Corte ha...»