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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7737 del 30 marzo 2010
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, la clausola "salvo incasso", con cui ha luogo l'accreditamento degli assegni rimessi dal correntista, fa gravare su quest'ultimo il rischio dell'insolvenza del debitore, ma non quello dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15273 del 13 ottobre 2003
«In tema di adempimento delle obbligazioni ed in ipotesi di esecuzione del mandato, sia il mandante, che il mandatario devono comportarsi, nell'adempimento delle rispettive obbligazioni contrattuali, secondo le regole della correttezza. Ne consegue...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2802 del 9 ottobre 1971
«Anche nel caso in cui il mandato può considerarsi attribuito nell'interesse congiunto di entrambe le parti contraenti, rimane fermo, salvo patto contrario, l'obbligo del mandante di fornire i mezzi per l'adempimento del contratto, da lui già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6306 del 4 giugno 1991
«Il mandatario per ripetere dal mandante la somma di danaro dovuta ad un terzo a titolo di penale per l'inadempimento, per fatto e colpa del mandante, dell'obbligazione contratta, a proprio nome, al fine di dare esecuzione al mandato, deve provare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5622 del 9 giugno 1994
«Con riguardo, a mandato oneroso a tempo indeterminato, la sopravvenienza di una revoca priva di giusta causa ed anteriore all'inizio dell'esecuzione del contratto produce effetti assimilabili a quelli della risoluzione per inadempimento, con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8343 del 29 luglio 1995
«Il mandato irrevocabile nell'interesse del terzo, di cui all'art. 1723, secondo comma, c.c., — il quale concreta un contratto bilaterale e sinallagmatico, in cui il terzo, che ne è estraneo, non ha azione diretta contro le parti contraenti per la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 19 febbraio 1981
«Nel contratto di commissione avente ad oggetto cose mobili, l'eventuale consegna di queste al commissionario per il compimento della sua attività fa nascere in capo allo stesso un obbligo di custodia, strumentale rispetto a quello di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10365 del 25 ottobre 1990
«Nel caso di acquisto di titoli azionari da parte del cliente di una banca, ed al fine di stabilire se quest'ultima abbia assunto la veste di venditrice, ovvero di commissionaria del cliente medesimo, deve riconoscersi prevalenza ai patti orali,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6224 del 3 giugno 1991
«A differenza del fideiussore, il quale garantisce l'adempimento di una obbligazione non propria, ma altrui, cioè assunta nei confronti del terzo garantito, che assume rilevanza di obbligazione principale, il commissionario o mandatario con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16069 del 15 novembre 2002
«Lo spedizioniere che, in violazione dell'incarico ricevuto dal mandante, non cura che la consegna delle merci al destinatario avvenga previo rilascio di garanzia bancaria, è responsabile nei confronti del mandante nel caso di mancato pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3354 del 11 febbraio 2009
«Lo spedizioniere che non concluda il contratto di trasporto e che, senza autorizzazione del mandante e senza che sia necessario per la natura dell'incarico ricevuto, concluda, in luogo del predetto contratto, un altro contratto di spedizione, non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2356 del 10 marzo 1994
«Nel rapporto di agenzia, l'agente non ha diritto ad uno specifico compenso dell'attività di riscossione di crediti per conto del preponente, ove manchino i requisiti stabiliti dalla contrattazione collettiva applicabile per il conferimento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15062 del 6 giugno 2008
«La norma di cui all'art. 1746, terzo comma, c.c. (nel testo introdotto dall'art. 28, comma 2, della legge n. 65 del 1999) che vieta ogni patto che ponga a carico dell'agente una responsabilità anche solo parziale per l'inadempimento del terzo,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17254 del 28 agosto 2004
«In tema di rapporto di agenzia con una società di leasing, fra gli obblighi dell'agente vi è quello di promuovere la conclusione di un affare giuridicamente ed economicamente conforme allo schema contrattuale che, per il leasing , presuppone la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21445 del 12 ottobre 2007
«In tema di rapporto di agenzia, il preponente, in forza dell'art. 1749 c.c., non soltanto nella sua vigente formulazione, ma anche in quella antecedente alla novella recata dall'art. 4 del D.L.vo n. 65 del 1999, è tenuto ad agire con correttezza e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12668 del 15 dicembre 1997
«La provvigione spetta all'agente sugli affari che abbiano avuto regolare esecuzione, dovendosi intendere per regolare esecuzione non l'esatto adempimento secondo i patti contrattuali, bensì il risultato economico utile conseguito, cosa che la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3698 del 9 aprile 1991
«In tema di rapporto di agenzia, l'esigibilità del credito avente ad oggetto le provvigioni - in mancanza di intese diverse (non ravvisate, nella specie, nell'art. 7 del c.o.n.c. 19 dicembre 1979) - prescinde dalla fatturazione, essendo questa un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18586 del 5 settembre 2007
«L'art. 1748 c.c., nel testo modificato dall'art. 2 del D.L.vo n. 303 del 1991, ha riconosciuto il diritto dell'agente di esigere che gli siano fornite tutte le informazioni, in particolare un estratto dei libri contabili, necessarie per verificare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7062 del 22 giugno 1991
«Il diritto dell'agente alla provvigione prevista dall'art. 1748 primo comma c.c. per gli affari conclusi direttamente dal preponente che devono avere esecuzione nella zona riservata all'agente, presuppone che questi abbia espletato almeno in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5441 del 3 giugno 1999
«Nel rapporto di agenzia, il patto cosiddetto dello star del credere (per cui l'agente, in relazione agli affari non andati a buon fine, non solo non percepisce alcuna provvigione, ma partecipa anche al rischio di impresa sopportando in parte le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1434 del 5 febbraio 1993
«Il principio della necessità della contestazione immediata, sia pure sommaria, delle ragioni poste, a base del recesso per giusta causa, con la conseguente preclusione di dedurre successivamente fatti diversi da quelli contestati, opera sia per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1359 del 4 febbraio 1993
«Nel rapporto di agenzia, il patto così detto dello star del credere, (per cui l'agente, in relazione agli affari non andati a buon fine, non solo non percepisce alcuna provvigione, ma partecipa anche al rischio di impresa sopportando in parte —a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3466 del 8 aprile 1987
«Nel rapporto di agenzia, il patto cosiddetto dello «star del credere» non consente di trasferire sull'agente il rischio di impresa oltre la misura del 20%, prevista dall'art. 6 dell'accordo collettivo 20 giugno 1956, reso efficace erga omnes con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2390 del 6 marzo 1987
«Nei rapporti di agenzia il patto dello star del credere — secondo cui, indipendentemente dal, dolo o dalla colpa, l'agente partecipa entro i limiti predeterminati al rischio d'impresa sopportando in parte le perdite subite dall'imprenditore per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9317 del 26 giugno 2002
«In tema di contratto di agenzia, poiché l'esercizio, da parte del preponente, della facoltà di recedere ad nutum dal rapporto, salvo il dovere del preavviso, non costituisce inadempimento contrattuale, il danno derivante all'agente dal recesso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10934 del 18 maggio 2011
«In tema di cessazione del rapporto di agenzia, il recesso senza preavviso dell'impresa preponente - secondo la disciplina del codice civile prima delle modifiche introdotte, in attuazione della direttiva comunitaria 86/653/CE del 18 dicembre 1986,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20497 del 25 luglio 2008
«Il recesso per giusta causa previsto dall'art. 2119 c.c. si applica anche al contratto di agenzia purché vi sia un'inadempienza imputabile all'agente, la quale, per la sua gravità, non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto. Non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3738 del 28 marzo 2000
«Al rapporto di agenzia è applicabile, in analogia con le disposizioni previste per il rapporto di lavoro subordinato, l'istituto del recesso per giusta causa; tuttavia, al fine di valutare l'inadempimento del lavoratore, occorre anche aver...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19678 del 10 ottobre 2005
«Nel contratto di agenzia, pur nella sostanziale diversità delle rispettive prestazioni e della relativa configurazione giuridica, per stabilire se lo scioglimento del contratto stesso sia avvenuto o non per un fatto imputabile al preponente o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 845 del 1 febbraio 1999
«Nell'applicare, nell'ambito del rapporto di agenzia, la regola sul recesso per giusta causa dettata dall'art. 2119 c.c. in relazione al rapporto di lavoro, l'apprezzamento circa la sussistenza nel caso concreto di una giusta causa - cioè di un...»