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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22648 del 1 giugno 2001
«L'omessa citazione dell'imputato nel giudizio di appello nel quale sia stata dichiarata la prescrizione integra una nullità assoluta che, nonostante l'intervenuta estinzione del reato, prevale sull'obbligo di dichiarare immediatamente le cause di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45907 del 27 dicembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta, poiché l'accordo tra le parti e la conseguente sentenza ex art. 444 c.p.p. possono limitarsi ad alcuni dei reati contestati solo a condizione che per gli ulteriori reati sussistano cause di non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36859 del 5 novembre 2002
«Allo scopo di verificare se i fatti commessi prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni siano sussumibili nell'attuale fattispecie criminosa occorre fare riferimento alla contestazione, essendo necessario che siano stati contestati, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25683 del 12 giugno 2003
«L'interesse ad impugnare richiesto dal quarto comma dell'art. 568 c.p.p. sussiste, nel caso di pronuncia asseritamente abnorme, quando la stessa produca effetti pregiudizievoli per l'interessato, in via primaria e diretta, e sussista dunque un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16542 del 3 maggio 2005
«Qualora, invece, tale condizione venga meno, come nel caso in cui per il reato ritenuto più grave intervenga a seguito di annullamento con rinvio l'assoluzione, l'unica esigenza che il giudice di rinvio è tenuto a salvaguardare è quella di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 33596 del 6 ottobre 2006
«Nell'ambito della novella introdotta con la L. n. 46 del 2006, che ha reso inappellabili le sentenze di proscioglimento, la disciplina transitoria della citata legge, che ne prevede l'applicazione ai procedimenti in corso, trova un limite...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44591 del 29 novembre 2008
«In presenza di una causa di estinzione del reato, non sono rilevabili in sede di legittimità i vizi di motivazione della sentenza, poichè il conseguente annullamento con rinvio al giudice di merito sarebbe incompatibile con l'obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22043 del 10 giugno 2010
«La condotta di chi detenga consapevolmente materiale pedopornografico, dopo esserselo procurato (art. 600 quater c.p.), configura un'ipotesi di reato commissivo permanente, la cui consumazione inizia con il procacciamento del materiale e si...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 45158 del 8 novembre 2013
«In tema di prescrizione del reato, la Corte di cassazione può procedere all'immediata declaratoria dell'estinzione del reato solo in presenza di riferimenti temporali che siano di per sé sufficientemente univoci o di riferimenti temporali la cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 16359 del 15 aprile 2014
«In materia di riesame delle misure cautelari, il giudice del rinvio ex art. 627 c.p.p. è vincolato, al pari del giudizio di merito, al principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione ed è limitato, nell'indagine di merito devoluta,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49482 del 15 dicembre 2015
«L'annullamento da parte della Corte di Cassazione dell'ordinanza di diniego di convalida del provvedimento di allontanamento in via d'urgenza dalla casa familiare ex art. 384 bis cod. proc. pen., va disposto con la formula "senza rinvio perchè...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49966 del 18 dicembre 2015
«Il termine per proporre ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame, emessa ai sensi dell'art. 322 cod. proc. pen. e avente per oggetto l'annullamento di misura cautelare disposta dal G.i.p. non è quello di dieci giorni...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24448 del 13 giugno 2016
«In tema di misure di prevenzione, il solo titolare formale del diritto di proprietà o di altro diritto reale sul bene oggetto di confisca assume la qualità di "terzo intestatario", cui è attribuita la facoltà di proporre opposizione, tale non...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1784 del 18 aprile 2007
«Sebbene la norma esonera espressamente la p.a. dall'obbligo di motivazione gli atti normativi e gli atti a contenuto generale, la regola escludente non trova applicazione allorché sussistano particolari situazioni che abbiano creato aspettative o...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4925 del 17 settembre 2012
«La comunicazione di avvio del procedimento dovrebbe diventare superflua quando: l'adozione del provvedimento finale è doverosa (oltre che vincolata) per l'amministrazione; i presupposti fattuali dell'atto risultano assolutamente incontestati dalle...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1446 del 8 marzo 2011
«Ne consegue che, versandosi ancora nell'unico procedimento iniziato con l'istanza di partecipazione alla gara e vantando in tal caso l'aggiudicatario provvisorio solo una aspettativa alla conclusione del procedimento, non si impone la...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2256 del 12 aprile 2011
«Ne deriva che la mancata o incompleta comunicazione di avvio del procedimento non comporta l'annullamento del provvedimento sanzionatorio, in applicazione dell'art. 21-octies della L. n. 241/1990, qualora le censure inerenti i presupposti per...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1512 del 5 marzo 2019
«Nell'ambito di una gara per l'affidamento di contratti pubblici, in caso di rinnovo del procedi-mento a seguito dell'annullamento dell'aggiudicazione o dell'esclusione di alcuno dei concorrenti, è nominata la medesima commissione giudicatrice a...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 5106 del 5 dicembre 2016
«Entro il termine perentorio di sessanta giorni previsto dall'art. 159, comma 3, D.Lgs. n. 42/2004 per l'esercizio del potere di controllo da parte della Soprintendenza deve avvenire solo l'adozione e non anche la...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4374 del 27 agosto 2014
«Nel caso della conferenza di servizi le regole dettate dall'art. 21 nonies L. 7 agosto 1990 n. 241 per l'annullamento d'ufficio dell'atto illegittimo si innestano su di una decisione c.d. pluristrutturata, che per la sua natura necessariamente...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 29 luglio 2011
«Il terzo titolare di un interesse contrapposto al denunciante è legittimato all'esercizio, a completamento ed integrazione dell'azione di annullamento del silenzio significativo negativo, dell'azione di condanna pubblicistica (cd. azione di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 72 del 13 febbraio 2010
«I terzi, che ritengano di essere pregiudicati dall'effettuazione di una attività edilizia assentita in modo implicito, possono agire innanzi al giudice amministrativo per chiedere l'annullamento del titolo abilitativo formatosi per il decorso del...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 5811 del 25 novembre 2008
«Nel caso di presentazione di dichiarazione di inizio di attività l'inutile decorso del termine di trenta giorni, assegnato dall'art. 23 t.u. 6 giugno 2001 n. 380 all'autorità comunale per l'adozione del provvedimento di inibizione ad effettuare il...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 717 del 9 febbraio 2009
«Poiché a seguito della DIA l'amministrazione verifica la sussistenza dei presupposti e dei requisiti di legge richiesti, e tale verifica, a differenza di quanto accade nel regime a previo atto amministrativo, non è finalizzata all'emanazione...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2139 del 15 aprile 2010
«La dichiarazione di inizio di attività non ha natura provvedimentale, trattandosi al contrario di un atto del privato non impugnabile davanti al giudice amministrativo; ne consegue che l'azione intrapresa dal soggetto che si ritiene leso...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 620 del 29 gennaio 2018
«In caso di presentazione dinanzi al giudice dell'ottemperanza di una duplice domanda di esecuzione del giudicato e di impugnazione per vizi di legittimità dell'atto di riedizione del potere adottato in seguito alla originaria sentenza di...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6538 del 24 dicembre 2008
«In caso di annullamento di un atto amministrativo per vizi formali, che non intaccano sostanzialmente la discrezionalità dell'agire della pubblica amministrazione, non c'è spazio per alcun risarcimento del danno, poiché la pretesa alla legittimità...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4283 del 2 agosto 2007
«La sospensione di un precedente provvedimento o l'annullamento di esso in sede giurisdizionale non preclude all'amministrazione di porre in essere un secondo provvedimento sfavorevole purché fondato su una causa autonoma e diversa dal primo e poi...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1081 del 27 febbraio 2012
«La vigente disciplina in tema di annullamento d'ufficio (art. 21-nonies L. 7 agosto 1990, n. 241) non fissa un termine ultimo oltre il quale l'esercizio dell'attività di autotutela è illegittima, riconducendo la valutazione in concreto in ordine...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4414 del 17 settembre 2008
«L'art. 21-octies comma 2, L. 7 agosto 1990 n. 241, introdotto dall'art. 14, L. 11 febbraio 2005 n. 15, è norma processuale perché non tocca la configurazione sostanziale della validità del provvedimento, ma concerne un atto processuale, cioè...»