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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20100 del 17 ottobre 2005
«In tema di sanzioni amministrative pecuniarie conseguenti a violazioni del codice della strada, il «pagamento in misura ridotta» solo se effettuato nei sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione preclude, a norma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23299 del 17 novembre 2005
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, il termine per l’emissione dell’ordinanza-ingiunzione da parte del prefetto ai sensi dell’art. 204 cod. della strada, fissato in 180 giorni dall’art. 2 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10541 del 9 agosto 2000
«In tema di sanzioni amministrative, il prefetto è tenuto alla decisione sul ricorso presentato dal privato, cui sia stata contestata una violazione del codice della strada, mediante l’emissione di un’ordinanza-ingiunzione entro il termine di...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2531 del 21 febbraio 2012
«È territorialmente competente a decidere sull’opposizione «art. 615, primo comma, c.p.c., avverso la cartella esattoriale emessa per il pagamento di una sanzione amministrativa per violazione del codice della strada, il giudice del luogo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23631 del 6 novembre 2006
«In tema di sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, la disciplina dettata dagli artt. 203 e 204 del codice della strada, che conferiscono efficacia di titolo esecutivo, rispettivamente, al verbale di accertamento non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3454 del 9 marzo 2001
«Il provvedimento di sospensione provvisoria della patente di guida emesso dal prefetto ai sensi del secondo comma dell’art. 223 del nuovo codice della strada, avendo natura cautelare, non è subordinato alla presentazione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1348 del 9 settembre 1993
«A seguito dell’entrata in vigore del nuovo codice della strada, l’inosservanza dell’ordine di presentarsi in ufficio al fine di fornire informazioni in ordine alla disponibilità materiale di un autoveicolo colto in circolazione non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14504 del 8 aprile 2016
«La diminuzione fino ad un terzo della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, prevista dall’art. 222, comma secondo-bis, cod. strada, deve ritenersi limitata alla sola ipotesi di patteggiamento per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10152 del 14 ottobre 1998
«Contro il provvedimento di sospensione della patente di guida emesso dal Prefetto, ex art. 223 del nuovo cod. strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285 come novellato dall’art. 120 del d.lgs. 10 novembre 1993, n. 360) deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 789 del 5 febbraio 1985
«La proponibilità della domanda di divorzio, fondata su precedente separazione giudiziale, non può essere contestata, sotto il profilo del mancato decorso del prescritto periodo di ininterrotta separazione, deducendosi che, nelle more del pregresso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8457 del 25 settembre 1996
«In tema di divorzio, la condanna all'ergastolo o alla reclusione superiore a quindici anni, anche con più sentenze, per uno o più delitti non colposi, esclusi i reati politici e quelli commessi per motivi di particolare valore morale o sociale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 15 maggio 2001
«Nella disciplina dettata dall'art. 5 della legge 898/70, come modificato dall'art. 10 della legge 74/87, l'assegno di divorzio si configura con natura eminentemente assistenziale essendone condizionata l'attribuzione alla specifica circostanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 317 del 15 gennaio 1998
«L'assegno periodico di divorzio, nella disciplina introdotta dall'art. 10 della L. 6 marzo 1987, n. 74, modificativo dell'art. 5 della L. 1 dicembre 1970, n. 898, ha carattere esclusivamente assistenziale (di modo che deve essere negato se...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4809 del 13 maggio 1998
«Nell'ambito del sistema normativo introdotto con la legge n. 74 del 1987, l'attribuzione dell'assegno di divorzio è indefettibilmente subordinata alla specifica circostanza di fatto della mancanza di mezzi adeguati o dell'impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10210 del 16 maggio 2005
«Con riguardo alla quantificazione dell'assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione, di tutti, contemporaneamente, i parametri di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5447 del 19 ottobre 1981
«Ai fini dell'individuazione del coniuge a favore del quale deve essere fatta l'attribuzione dell'assegno di divorzio, il giudice non può trarre argomento dalla circostanza che in sede di separazione consensuale un coniuge si sia impegnato a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3390 del 7 giugno 1985
«Costituisce contributo alla conduzione della famiglia ed alla formazione del patrimonio di entrambi i coniugi, e come tale è rilevante al fine del riconoscimento e della quantificazione dell'assegno di divorzio secondo il criterio cosiddetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 72 del 10 gennaio 1986
«Ai fini della determinazione dell'assegno di divorzio, l'applicazione del criterio cosiddetto compensativo (la cui finalità è appunto quella di compensare il coniuge dei sacrifici affrontati per il benessere generale della famiglia) conduce a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5874 del 17 novembre 1981
«I criteri previsti dall'art. 5 comma quarto legge 1 dicembre 1970, n. 898, per l'attribuzione e la quantificazione dell'assegno di divorzio, vanno riscontrati con riferimento ai fatti verificatisi per tutta la durata del vincolo matrimoniale e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8233 del 16 giugno 2000
«L'assegno di divorzio, ai sensi dell'articolo 5 legge n. 898 del 1970, ha la finalità di tutelare il coniuge economicamente più debole, ancorché il matrimonio abbia avuto breve durata e la comunione materiale e spirituale non siasi potuta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13068 del 3 ottobre 2000
«In tema di assegno divorzile, la mancata prova, da parte del ricorrente che ne chieda l'attribuzione, delle condizioni richieste dalla legge non comporta quale conseguenza automatica il rigetto della domanda, in quanto nel nostro ordinamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11059 del 10 agosto 2001
«In tema di assegno di divorzio, l'art. 5 della legge n. 898 del 1970, che fa carico al tribunale di disporre indagini sui redditi, sui patrimoni e sull'effettivo tenore di vita, in caso di contestazioni, non impone un adempimento dettato a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2098 del 28 gennaio 2011
«In tema di determinazione dell'assegno di mantenimento in sede di scioglimento degli effetti civili del matrimonio, l'esercizio del potere del giudice che, ai sensi dell'art. 5, comma 9, della legge n. 898 del 1970, può disporre - d'ufficio o su...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6857 del 4 giugno 1992
«A norma della L. 1 dicembre 1970, n. 898 (sia nella originaria formulazione, che a seguito della legge di riforma 6 marzo 1987, n. 74), l'accordo con il quale i coniugi fissano, in costanza di matrimonio, il regime giuridico del futuro ed...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2492 del 21 febbraio 2001
«Non viola il principio di indisponibilità preventiva dei diritti patrimoniali conseguenti allo scioglimento del vincolo coniugale (ed è, pertanto, del tutto legittima) l'eventuale compensazione operata tra l'importo del credito vantato dall'ex...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3225 del 1 aprile 1994
«Ove la sentenza di divorzio nulla disponga circa la riduzione dell'assegno di mantenimento posto a carico dell'intimato per il tempo in cui la figlia fosse ospite presso di lui, l'obbligato, per conseguire la decurtazione dell'assegno deve, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14004 del 27 settembre 2002
«L'accertamento del diritto all'assegno di divorzio va effettuato verificando l'adeguatezza dei mezzi economici a disposizione del richiedente a consentirgli il mantenimento di un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio, o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 126 del 5 gennaio 2001
«La corresponsione in unica soluzione dell'assegno divorzile esclude la sopravvivenza, in capo al coniuge beneficiario, di qualsiasi ulteriore diritto, di contenuto patrimoniale e non, nei confronti dell'altro coniuge, attesa la cessazione, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6974 del 21 giugno 1995
«Con la domanda di revisione dell'assegno di divorzio il giudice non è chiamato a rideterminare la misura dell'assegno procedendo ad un rinnovato accertamento del diritto del coniuge beneficiario sulla scorta di tutti i temperamenti che debbono...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2873 del 24 marzo 1994
«I motivi sopravvenuti che giustificano la revisione dell'assegno di divorzio (art. 9, L. 1 dicembre 1970, n. 898) ben possono consistere in mutamenti delle condizioni economiche e dei redditi dell'uno, dell'altro o di entrambi gli ex coniugi, da...»