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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4072 del 2 maggio 1983
«Il delitto di cui all'art. 371 c.p. si realizza integralmente nel momento in cui il soggetto ha giurato il falso, a nulla rilevando i vizi inerenti al contenuto privatistico del processo civile. Cosicché, se il giuramento è stato prestato ed è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9075 del 31 ottobre 1983
«In tema di sequestro di persona, qualora la violenza fisica esercitata dall'agente sulla persona offesa rappresenti un elemento strumentalmente diretto ad attuare il fine che egli si sia prefisso (la privazione della libertà personale della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10327 del 19 novembre 1984
«In tema di delitto tentato le circostanze relative all'entità del danno (artt. 61 n. 7 e 62 n. 4 c.p.) sono applicabili soltanto quando con prova rigorosa ed univoca si possa dimostrare che, se l'azione penalmente illecita si fosse realizzata, il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2127 del 21 agosto 1984
«In tema di omicidio preterintenzionale, quando l'evento morte non discende, come causa clinica diretta, dall'azione materialmente posta in essere dall'agente, ma ad essa sia ricollegabile quale fattore di emergenza di un processo patologico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2853 del 27 marzo 1984
«In tema di furto, l'aggravante di abuso di relazioni domestiche prevista dall'art. 61 n. 11 c.p. è, di regola, incompatibile con l'aggravante di introduzione in luogo destinato ad abitazione prevista dall'art. 625 n. 1 c.p., giacché le relazioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 460 del 17 gennaio 1984
«Lo stato di senilità non può considerarsi alla stregua di un'infermità capace di produrre un turbamento patologico nel processo intellettivo o volitivo, a meno che assuma caratteristiche cliniche speciali, come la demenza senile, le forme...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1633 del 16 febbraio 1985
«Ai fini della configurabilità del concorso nel delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, è irrilevante che il concorrente non abbia partecipato alla ripartizione del riscatto, potendo agire non per un interesse economico proprio, ma...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8456 del 2 ottobre 1985
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 371 c.p., mentre non assume alcuna rilevanza l'ammissibilità o la decisorietà del giuramento secondo la legge civile e sono ininfluenti le conseguenze dallo stesso derivate nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12075 del 30 ottobre 1986
«...pone in essere uno dei comportamenti vietati dalla L. 29 luglio 1981, n. 406 (messa in commercio, detenzione per la vendita o introduzione nello Stato a fine di lucro dei prodotti fonografici) risponde solo del reato previsto da detta legge.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13350 del 29 novembre 1986
«Ai fini della configurabilità del vizio parziale di mente non basta la sussistenza in soggetto tossicodipendente di semplici anomalie del carattere o di manifestazioni a tipo nevrotico di natura episodica o sporadica, ma occorre il riscontro di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1553 del 19 febbraio 1986
«...trattandosi di attività aventi oggetto diverso in quanto la prima tende a consentire che il sequestro di persona cessi prima del conseguimento del provento del delitto e l'altra a porre lo Stato in grado di realizzare la propria pretesa punitiva.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2102 del 14 marzo 1986
«Nel corso di un procedimento instaurato per il reato di calunnia, il giudice che ha la cognizione di questo reato ha pure competenza nel valutare autonomamente e direttamente i fatti oggetto della calunniosa incolpazione, per cui non deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3154 del 24 aprile 1986
«La circostanza attenuante del danno di speciale tenuità, di cui all'art. 62 n. 4 c.p., non è concedibile in astratto per il delitto di tentata rapina, poiché — anche a voler optare per la tesi della compatibilità della predetta attenuante col...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5560 del 13 giugno 1986
«Per la configurabilità dell'aggravante speciale del delitto di danneggiamento ex art. 635, secondo comma, n. 1, c.p., costituita dal fatto commesso con violenza o minaccia, non è necessario che queste ultime costituiscano un mezzo per vincere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5642 del 16 giugno 1986
«L'elemento oggettivo del reato di sequestro di persona, che consiste nella privazione della libertà personale intesa come libertà di muoversi nello spazio, non è escluso dal fatto che il sequestro sia stato posto in opera di giorno, ed in luogo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5908 del 20 giugno 1986
«In tema di evasione, l'effrazione di cui al secondo comma dell'art. 385 c.p., non si identifica con il contenuto obiettivo del delitto di danneggiamento essendo, a differenza di questo, limitata e circoscritta ai fatti di violenza commessi sui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10075 del 28 settembre 1987
«Sussiste il delitto di rapina aggravata, di cui all'art. 628, terzo comma n. 2 c.p., qualora la violenza, che caratterizza tale reato e lo differenzia da quello di furto, consista nel porre taluno in stato di incapacità di volere o di agire, che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10877 del 16 ottobre 1987
«Ai fini della consumazione del reato di estorsione, non è necessario che il profitto sia stato materialmente realizzato, essendo sufficiente la mera disponibilità del bene acquisito attraverso la violenza o la minaccia.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13070 del 22 dicembre 1987
«In tema di associazione per delinquere di tipo mafioso, il requisito della forza di intimidazione, dalla quale deriva la condizione di assoggettamento e di omertà degli stessi associati e dei terzi, non costituisce una modalità della condotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1371 del 6 febbraio 1987
«Ai fini della sussistenza del delitto di sequestro di persona, di cui all'art. 605 c.p., il mezzo adoperato per privare la vittima della libertà personale può consistere anche in minacce atte a creare una persistente situazione di annullamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 335 del 16 gennaio 1987
«Costituisce furto aggravato dalle circostanze della destrezza quello compiuto in un negozio eludendo la vigilanza degli interessati; per la sua sussistenza è sufficiente che si sia potuto approfittare di uno stato di tempo e di luogo tale da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3705 del 26 marzo 1987
«La distinzione tra l'ipotesi delittuosa di deviazione di acque, di cui all'art. 632 c.p. e quella di furto di acqua va individuato nel fatto che forma oggetto della prima ipotesi consistente nella deviazione dell'intero complesso delle acque,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4554 del 14 aprile 1987
«Ai fini dell'esimente dello stato di necessità occorre, che l'azione delittuosa sia commessa per evitare un pericolo che abbia il carattere dell'attualità. Questo requisito postula anzitutto che il pericolo sia presente quando il soggetto agisce e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5216 del 28 aprile 1987
«In tema di circostanza attenuante del risarcimento del danno, la risarcibilità è incondizionatamente riconosciuta soltanto per i danni patrimoniali. Ne deriva che — con riferimento ai danni non patrimoniali — il semplice rapporto di parentela...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9454 del 1 settembre 1987
«Il reato di estorsione si consuma con la consegna da parte della vittima della somma di denaro al richiedente. È irrilevante che l'autore dell'estorsione abbia mantenuto il possesso delle cose profitto di reato per un periodo anche estremamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10837 del 11 novembre 1988
«Ai fini della configurabilità della legittima difesa, anche putativa, pur non occorrendo la sussistenza di un'aggressione attuale, è necessario che sussista comunque l'attualità di un pericolo, intendendosi per attuale un pericolo presente o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11023 del 14 novembre 1988
«In tema di rapina impropria di cui all'art. 628, secondo comma c.p., l'espressione «immediatamente dopo» non può essere interpretata in termini rigorosamente letterali, ma deve essere intesa nel senso che la violenza o minaccia siano poste in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12655 del 17 dicembre 1988
«Ai fini della sussistenza del reato di calunnia non è richiesta una denuncia in senso formale, contenente l'addebito specifico di una determinata fattispecie criminosa, essendo sufficiente la semplice insinuazione, a carico di chi si sa innocente,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2822 del 3 marzo 1988
«Ai fini della configurabilità del reato di estorsione di cui all'art. 629 c.p., la richiesta effettuata dai sequestratori nei confronti del sequestrato, al momento della liberazione, di pagare successivamente il prezzo del riscatto, costituisce...»