-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18721 del 6 settembre 2007
«Nel procedimento dinanzi alla Corte di cassazione in cui il ricorrente non abbia eletto domicilio in Roma, la notifica dell'avviso di udienza al difensore, ai sensi dell'art. 377 c.p.c., deve essere effettuata e si perfeziona con il deposito...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 477 del 13 gennaio 2006
«Nel giudizio di cassazione, la morte dell'unico difensore, avvenuta dopo il deposito del ricorso e prima dell'udienza di discussione, ed attestata dalla relata di notifica dell'avviso di udienza, determina la necessità di rinviare a nuovo ruolo la...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9232 del 25 giugno 2002
«L'irregolarità della comunicazione, all'avvocato della parte, dell'avviso dell'udienza di discussione dinanzi alla Corte di cassazione è sanata dalla partecipazione del difensore alla discussione senza nulla eccepire.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 953 del 1 febbraio 1991
«Con riguardo al procedimento di cassazione, l'obbligo del cancelliere di dare comunicazione dell'udienza di discussione, a norma e nel termine previsto dall'art. 377 secondo comma, c.p.c., sussiste nei soli confronti delle parti che, alla data del...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 27964 del 21 dicembre 2011
«Nel giudizio di cassazione, non sono ammissibili scritti difensivi consegnati dalle parti al cancelliere nel giorno fissato per l'udienza e prima dell'inizio della stessa, denominati "note di udienza", non potendo essere né equiparati a memorie di...»
-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12381 del 27 maggio 2009
«Nel giudizio di cassazione è inammissibile il deposito di memorie ex art. 378 c.p.c., prima dell'udienza di discussione, da parte dell'intimato che si sia costituito oltre il termine fissato nell'art. 370, primo comma, c.p.c. e non abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9069 del 6 giugno 2003
«Gli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale, sopravvenuta in corso di causa, non possono essere dedotti per la prima volta con la memoria difensiva per il giudizio di cassazione, depositata ai sensi dell'art. 378 c.p.c., atteso...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1173 del 17 febbraio 1990
«La domanda di risarcimento dei danni, ai sensi dell'art. 96 c.p.c., per responsabilità processuale aggravata, che venga proposta in relazione all'esperimento da parte dell'avversario di regolamento preventivo di giurisdizione a meri fini dilatori,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9248 del 25 giugno 2002
«È manifestamente infondata la questione d'illegittimità costituzionale della disposizione del terzo comma dell'art. 379 c.p.c., con riferimento all'art. 24 Cost., nella parte in cui consente al procuratore generale di prospettare, nel corso della...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19347 del 4 ottobre 2005
«In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, ove il ricorso avverso la sentenza disciplinare del CSM sia proposto dal magistrato al quale sia stata irrogata la sanzione disciplinare, è irrilevante la questione di legittimità...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4891 del 14 aprile 2000
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento dell'art. 24 Cost., dell'art. 379 c.p.c. nella parte in cui prevede che il P.M. sia abilitato a discutere per ultimo, senza aver preventivamente rassegnato le...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10578 del 5 novembre 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione, la norma dell'art. 379, terzo comma, c.p.c., che attribuisce al pubblico ministero il diritto di esporre le sue motivate conclusioni dopo l'esposizione delle difese delle parti, manifestamente non è in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10576 del 4 luglio 2003
«È inammissibile il documento presentato dalla difesa di parte ricorrente in cassazione, dopo la chiusura della discussione, che, seppure occasionalmente dettato dalle conclusioni del pubblico ministero, contenga deduzioni difensive, che la parte...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18240 del 21 dicembre 2002
«La rinuncia alla doglianza proposta con il ricorso è inammissibile dopo la discussione dei motivi di ricorso e non può essere contenuta nelle brevi osservazioni scritte ex art. 379, ultima parte, c.p.c., le quali hanno la finalità di consentire...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14604 del 20 novembre 2001
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 24 Cost., dell'art. 379, ultimo comma, c.p.c., nella parte in cui consente agli avvocati delle parti di replicare alle conclusioni del pubblico...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15426 del 4 dicembre 2000
«L'art. 379, ultimo comma, c.p.c. consente agli avvocati delle parti di presentare in udienza esclusivamente brevi osservazioni scritte sulle conclusioni del pubblico ministero; non è, quindi, ammissibile la presentazione in udienza di documenti di...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14807 del 15 novembre 2000
«La possibilità di presentare alla Corte di cassazione brevi osservazioni scritte sulle conclusioni rassegnate dal P.G. all'esito della discussione dei difensori (art. 379, comma quarto c.p.c.) vale a garantire che il diritto di difesa delle parti...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9461 del 18 aprile 2013
«Proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza con cui il giudice di appello abbia rigettato il gravame avente ad oggetto il provvedimento di revoca di un'ordinanza di sospensione ex art. 295 cod. proc. civ., disposta dal giudice di primo...»
-
Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 24743 del 23 novembre 2011
«Il potere della Corte di cassazione di dichiarare d'ufficio che l'azione non poteva essere proposta, previsto dall'art. 382, terzo comma, secondo inciso, c.p.c., può essere esercitato anche in sede di regolamento di competenza, nell'ipotesi in cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24304 del 1 dicembre 2010
«La cessazione dell'appartenenza del magistrato all'ordine giudiziario intervenuta nelle more della definizione del ricorso per cassazione, e quindi prima del passaggio in giudicato della sentenza disciplinare di condanna, comporta la cessazione...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6994 del 24 marzo 2010
«Il giudice di legittimità provvede d'ufficio sulla cassazione della sentenza impugnata con o senza rinvio o decidendo nel merito, secondo che il vizio riscontrato rientri nelle ipotesi previste dagli artt. 382, 383 o 384, secondo comma, ult....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6096 del 11 novembre 1988
«Il giudice di appello, in caso di accoglimento dell'impugnazione, può disporre la condanna dell'appellato alla restituzione delle somme versategli in esecuzione della sentenza di primo grado, provvisoriamente esecutiva, solo se l'appellante abbia...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16577 del 5 agosto 2005
«La mancata segnalazione, da parte del giudice, di una questione sollevata d'ufficio che comporti nuovi sviluppi della lite non presi in considerazione dalle parti, modificando il quadro fattuale, determina nullità della sentenza per violazione del...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5087 del 27 febbraio 2008
«La sentenza che dispone il rinvio a norma dell'art. 383, primo comma, c.p.c. (cosiddetto rinvio proprio o prosecutorio ), contiene una statuizione di competenza funzionale nella parte in cui individua l'ufficio giudiziario davanti al quale dovrà...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 731 del 15 ottobre 1999
«Il principio dell'alterità del giudice di rinvio, sancito dall'art. 383 c.p.c. ed inteso a tutela dell'imparzialità del giudice e della funzionalità del giudizio, deve ritenersi rispettato non solo quando la causa venga rinviata dopo la cassazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Il principio secondo cui, per il fatto che le decisioni della Corte di Cassazione non possono essere riformate, è inammissibile l'individuazione di un nuovo giudice in sostituzione di quello designato dalla precedente sentenza di annullamento...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1153 del 4 febbraio 1994
«Il rigetto del ricorso per cassazione non comporta, in favore della parte intimata che si sia limitata a depositare solo la procura speciale e non abbia partecipato alla discussione, né la liquidazione degli onorari, non costituendo detta procura...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14075 del 1 ottobre 2002
«Nel caso in cui la Corte di cassazione rilevi, nella sentenza resa dal giudice di merito (nella specie, che giudicava a seguito di annullamento con rinvio), il denunciato vizio di omessa pronunzia sul capo delle spese, non trovano applicazione né...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7243 del 29 marzo 2006
«Il giudice del rinvio, al quale la causa sia rimessa dalla Corte di cassazione anche perché provveda sulle spese del giudizio di legittimità, è tenuto a provvedere sulle spese delle fasi di impugnazione, se rigetta l'appello, e sulle spese...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4909 del 10 marzo 2004
«Il giudice del rinvio cui la causa sia stata rimessa anche per provvedere sulle spese del giudizio di legittimità deve attenersi al principio della soccombenza applicato all'esito globale del processo, piuttosto che ai diversi gradi del giudizio e...»