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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1218 del 21 aprile 1993
«In tema di applicazione della continuazione da parte del giudice dell'esecuzione ai sensi degli artt. 666 e 671 c.p.p., non si esige che in sede di richiesta siano enunciati i motivi ed allegata una documentazione completa, mentre l'esame del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5596 del 4 febbraio 1994
«In materia di fermo, la condizione del pericolo di fuga, richiesta in via generale dall'art. 384 c.p.p., deve sussistere anche quando si tratti di minori, nulla rilevando che di essa non si faccia specifica menzione nell'art. 17 del D.P.R. 22...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2129 del 16 gennaio 1995
«In tema di peculato d'uso, non è ipotizzabile il tentativo, in quanto con l'appropriazione risulta consumato il reato di peculato comune e la mancata restituzione impedisce solo che detto reato degradi nell'ipotesi minore di peculato d'uso. (La...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2115 del 16 settembre 1996
«La misura cautelare personale delle custodia in carcere può essere adottata nei confronti di una donna incinta o con un figlio minore di tre anni solo quando sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza. Il giudice deve infatti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5164 del 3 giugno 1997
«La legge 15 febbraio 1996, n. 66 (Norme contro la violenza sessuale) ha abrogato, tra gli altri, l'art. 530 c.p. (Corruzione di minorenni), introducendo nuove disposizioni e, in particolare, l'art. 609 quinquies, alla stregua del quale la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2874 del 27 maggio 1998
«La sentenza pronunciata contro un minore non imputabile al momento del fatto è giuridicamente inesistente: tale inesistenza deve essere rilevata e dichiarata dal giudice dell'esecuzione, nonostante la formazione del giudicato.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1739 del 18 maggio 1999
«In tema di esecuzione, posto che l'art. 657 comma 4 c.p.p. consente la fungibilità della custodia cautelare sofferta sine titulo con la pena da espiare per altro reato separatamente giudicato, solo a condizione che quest'ultimo sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2444 del 25 febbraio 1999
«La disposizione di cui all'art. 29 D.L.vo 272/89, che prevede che non si faccia luogo al pagamento delle spese processuali in caso di «sentenza di condanna» dell'imputato minorenne al momento del fatto, ha carattere eccezionale rispetto alla norma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 972 del 5 aprile 2000
«In tema di abusi sessuali, ai fini dell'accertamento della diminuente del fatto di minore gravità prevista dall'art. 609 bis, comma 3, c.p. deve farsi riferimento, oltre che alla materialità del fatto, a tutte le modalità che hanno caratterizzato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 19562 del 28 aprile 2004
«Ai fini della configurabilità del reato di violenza sessuale, di cui all'art. 609 bis c.p., a seguito del suo inquadramento tra i delitti contro la libertà personale e non più tra quelli contro la moralità pubblica, l'illiceità dei comportamenti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2215 del 19 gennaio 2006
«In tema di violenza sessuale, il rapporto sessuale con persone che si trovano in stato di inferiorità fisica o psichica è penalmente rilevante solo quando è caratterizzato da un qualificato differenziale di potere, cioè quando è connotato da...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11243 del 24 marzo 2010
«Il genitore esercente la potestà sul figlio minore vittima di abusi sessuali commessi dal coniuge risponde del reato se, venuto a conoscenza di detti abusi, ove omette un intervento diretto a impedire l'evento. (Nella specie, relativa ad abusi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6597 del 22 febbraio 2011
«Il reato di omessa prestazione dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore si realizza solo qualora sussista la concreta capacità economica dell'obbligato. (Nell'annullare con rinvio la sentenza di condanna impugnata, la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7021 del 23 febbraio 2011
«Integra il reato di somministrazione di bevande alcoliche a minori (art. 689 c.p.), la condotta di colui che, in qualità di gestore di bar, somministri bevande alcoliche ad un minore degli anni sedici; né, a tal fine, rileva il fatto che nel...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 1 del 20 gennaio 1971
«È costituzionalmente illegittimo — per contrasto con l'art. 3 Cost. — l'art. 224 comma secondo c.p. nella parte in cui rende obbligatorio ed automatico, per i minori degli anni 14 il ricovero, per almeno 3 anni in riformatorio giudiziario....»
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Corte costituzionale, Sez. I, sentenza n. 168 del 28 aprile 1994
«È costituzionalmente illegittimo, in riferimento agli artt. 27, terzo comma, e 31, secondo comma, della Costituzione, l'art. 17 del codice penale, nella parte in cui non esclude l'applicabilità della pena dell'ergastolo nei riguardi dei minorenni.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3732 del 21 giugno 1985
«Ai sensi dell'art. 719 c.c. (vendita dei beni per il pagamento dei debiti ereditari) e nell'ipotesi di mancanza o insufficienza di beni mobili, l'indivisibilità di un immobile non è di per sé sufficiente per giustificarne la vendita, qualora del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 687 del 24 gennaio 1991
«Il giudizio di cui all'art. 250, quarto comma, c.c., promosso dal genitore che intenda riconoscere il figlio infrasedicenne per superare l'opposizione dell'altro genitore che abbia già effettuato il riconoscimento, sebbene nella prima fase debba...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15001 del 5 agosto 2004
«Ai fini della liquidazione del danno morale subito dal familiare superstite per la morte di un figlio legittimamente si prende in considerazione, quale elemento atto a «personalizzare» l'ammontare del danno risarcibile in considerazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23 del 11 gennaio 1988
«I cosiddetti danni patrimoniali futuri risarcibili a favore dei genitori e dei fratelli di un minore deceduto a seguito di fatto illecito, vanno ravvisati nella perdita o nella diminuzione di quei contributi patrimoniali o di quelle utilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8384 del 1 agosto 1995
«Nell'ipotesi di azione di danno proposta nei confronti del genitore esercente la potestà sul figlio minore per il fatto lesivo ascrivibile a quest'ultimo e per la responsabilità da culpa in vigilando ex art. 2048 c.c., non è richiesta la presenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8177 del 9 settembre 1996
«In base al principio secondo cui il conflitto positivo di competenza, anche solo virtuale, è denunciabile in ogni tempo in applicazione analogica dell'art. 45 c.p.c., deve ritenersi ammissibile il regolamento di competenza promosso d'ufficio dal...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 502 del 10 gennaio 2003
«In tema di reati contro la libertà sessuale l'attenuante di cui all'ultimo comma dell'art. 609 bis c.p. (ipotesi di minore gravità) non può essere concessa nell'ipotesi di reato di cui all'art. 609 octies c.p. (violenza sessuale di gruppo), in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1957 del 2 febbraio 2016
«In tema di impugnativa di riconoscimento di figlio nato fuori dal matrimonio, per difetto di veridicità, è necessaria, a pena di nullità del relativo procedimento per violazione del principio del contraddittorio, la nomina di un curatore speciale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4020 del 15 febbraio 2017
«La proposizione dell’azione di disconoscimento di paternità da parte del minore degli anni quattordici postula l'apprezzamento, in sede giudiziaria, dell'interesse di questi, non potendo considerarsi utile equipollente la circostanza che sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7762 del 27 marzo 2017
«Il riconoscimento del figlio minore infraquattordicenne nato fuori dal matrimonio, già riconosciuto da un genitore, costituisce un diritto soggettivo dell’altro, tutelato nell'art. 30 Cost., che può, tuttavia, essere sacrificato in presenza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7960 del 28 marzo 2017
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 270 c.c. nella parte in cui prevede l’imprescrittibilità dell’azione per il riconoscimento di paternità naturale proposta dal figlio, con l’effetto di sacrificare il...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 27153 del 15 novembre 2017
«Il procedimento ex art. 337 ter c.c. si instaura nel luogo di residenza abituale del minore, da identificarsi in quello in cui costui ha consolidato, consolida o potrà consolidare una rete di affetti e relazioni, tali da assicurare un armonico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21456 del 15 settembre 2017
«L’art. 471 c.c., disponendo che le eredità devolute ai minori e agli interdetti non si possono accettare se non con il beneficio di inventario, esclude che il rappresentante legale dell'incapace possa accettare l'eredità in modo diverso, sicché...»
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Cassazione civile, Sez. V, ordinanza n. 23389 del 6 ottobre 2017
«L’accettazione con beneficio d’inventario da parte del minore, comporta che l'accettante, a parte la distinzione del patrimonio del defunto da quello dell'erede ex art. 490, comma 1, c.c., divenga erede a tutti gli effetti di legge e, in quanto...»