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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11305 del 5 luglio 2012
«La vendita di bene ereditario da parte dell'erede apparente, ai sensi degli artt. 534, terzo comma, e 2652, n. 7, c.c., ove manchi l'anteriore trascrizione della sua accettazione ereditaria (pur se accettazione tacita, trascrivibile ex art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9651 del 19 aprile 2013
«In tema di successione necessaria, i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, riservati al coniuge ai sensi dell'art. 540, secondo comma, cod. civ., si sommano alla quota spettante a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4847 del 27 febbraio 2013
«In tema di successione legittima, spettano al coniuge superstite, in aggiunta alla quota attribuita dagli artt. 581 e 582 c.c., i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6625 del 30 aprile 2012
«Il diritto di abitazione, riservato dall'art. 540, secondo comma, c.c. al coniuge superstite sulla casa adibita a residenza familiare, si configura come un legato "ex lege", che viene acquisito immediatamente da detto coniuge, secondo la regola di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4088 del 14 marzo 2012
«l diritto di abitazione, che la legge riserva al coniuge superstite (art. 540, secondo comma, c.c.), può avere ad oggetto soltanto l'immobile concretamente utilizzato prima della morte del "de cuius" come residenza familiare. Il suddetto diritto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12919 del 24 luglio 2012
«In tema di successione necessaria, per accertare la lesione della quota di riserva va determinato il valore della massa ereditaria, quello della quota disponibile e della quota di legittima. A tal fine, occorre procedere alla formazione del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 28632 del 23 dicembre 2011
«A norma dell'art. 564 c.c., il legittimario che abbia la qualità di erede non può esperire l'azione di riduzione delle donazioni e dei legati lesivi della sua quota di legittima ove non abbia accettato l'eredità con beneficio d'inventario, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11195 del 4 luglio 2012
«L'art. 590 c.c., nel prevedere la possibilità di conferma od esecuzione di una disposizione testamentaria nulla da parte degli eredi, presuppone, per la sua operatività, l'oggettiva esistenza di una disposizione testamentaria che, sia comunque...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8490 del 28 maggio 2012
«Ai fini della configurabilità di una scrittura privata come testamento olografo non è sufficiente il riscontro dei requisiti di forma individuati dall'art. 602 c.c., occorrendo, altresì, l'accertamento dell'oggettiva riconoscibilità nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2743 del 23 febbraio 2012
«L'obbligo del notaio di menzionare, prima della lettura del testamento pubblico, ai sensi dell'art. 603, terzo comma, c.c. e delle connesse disposizioni della legge 16 febbraio 1913, n. 89, la dichiarazione del testatore che si trovi in grave...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9466 del 11 giugno 2012
«Il termine di prescrizione di cinque anni, che l'art 606, secondo comma, c.c. stabilisce per impugnare il testamento olografo per difetti di forma diversi dalla mancanza di autografia o di sottoscrizione, decorre dal giorno in cui è stata data,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8366 del 25 maggio 2012
«La domanda giudiziale con cui la parte intenda far accertare la nullità di un testamento pubblico (nella specie, per la mancata indicazione dell'ora della sottoscrizione), al fine di poterne disconoscere gli effetti, si pone, rispetto ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8899 del 11 aprile 2013
«In tema di successioni testamentarie, a norma degli artt. 625 e 628 c.c., l'indicazione del beneficiario fatta dal testatore in modo impreciso o incompleto non rende nulla la disposizione qualora, dal contesto del testamento o altrimenti, con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11906 del 16 maggio 2013
«In tema di successioni "mortis causa", allorché l'adempimento dell'onere apposto ad una disposizione testamentaria, consistente nell'obbligo per l'erede di prestare assistenza e cura ad un terzo vita natural durante, sia reso impossibile dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14358 del 6 luglio 2013
«La disposizione testamentaria con cui il testatore abbia lasciato ad un legatario le somme ricavabili dalla vendita dei beni mobili presenti nella propria abitazione alla data dell'apertura della successione, nonché le somme risultanti a credito...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19915 del 14 novembre 2012
«L'art. 681 c.c., il quale disciplina la sola revocazione espressa della precedente revoca di un testamento, disponendo in tal caso la reviviscenza delle disposizioni revocate, non preclude al testatore la possibilità di revocare tacitamente la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4617 del 22 marzo 2012
«Nell'ipotesi di più testamenti successivi, il posteriore, quando non revoca in modo espresso il precedente, annulla in questo solo le disposizioni incompatibili, in applicazione del generale principio di conservazione delle disposizioni di ultima...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17040 del 5 ottobre 2012
«L'art. 715 c.c., disciplinando il rapporto tra procedimento di divisione e giudizio sulla filiazione naturale di colui che, in caso di esito favorevole di quest'ultimo, sarebbe chiamato a succedere, non prevede un impedimento assoluto e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14577 del 21 agosto 2012
«In materia di divisione giudiziale, la non comoda divisibilità di un immobile, integrando un'eccezione al diritto potestativo di ciascun partecipante alla comunione di conseguire i beni in natura, può ritenersi legittimamente praticabile solo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12830 del 23 maggio 2013
«L'istituto della collazione, limitato al conferimento nella massa ereditaria delle donazioni non contenenti espressa dispensa, è incompatibile con la divisione con la quale il testatore abbia ritenuto effettuato, ai sensi dell'art. 734 cod. civ.,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12779 del 23 maggio 2013
«In tema di divisione ereditaria, in caso di immobile non comodamente divisibile, l'addebito dell'eccedenza, ai sensi dell'art. 720 cod. civ., a carico del condividente assegnatario dell'intero bene ed a favore di quello non assegnatario (o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17673 del 16 ottobre 2012
«Il principio dell' intrasmissibilità del diritto di prelazione fra coeredi, previsto dall'art. 732 c.c., non impedisce che, una volta esercitato il riscatto, con instaurazione del relativo giudizio, la domanda conservi i propri effetti, nonostante...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 4277 del 16 marzo 2012
«Il diritto di prelazione previsto dall'art. 732 c.c. è inerente alla qualità di coerede e costituisce un diritto personale ed intrasmissibile, e non una qualità intrinseca alla quota, o una situazione giuridica autonoma, che possa essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3465 del 12 febbraio 2013
«Il retratto successorio di cui all'art. 732 c.c. è soggetto al termine di prescrizione di dieci anni, decorrenti dalla data della vendita della quota ereditaria compiuta in violazione del diritto di prelazione spettante ai coeredi, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14629 del 24 agosto 2012
«Gli artt. 752 e 754 c.c. regolando, rispettivamente, la ripartizione dei debiti ereditari tra gli eredi ed il pagamento di tali debiti da parte dei coeredi, disciplinano i rapporti tra coeredi, da un lato, e creditori del "de cuius", dall'altro,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13942 del 3 agosto 2012
«Il "discrimen" tra divisione transattiva, rescindibile ex art. 764, primo comma, c.c., e transazione divisoria, non rescindibile ex art. 764, secondo comma, c.c., né annullabile per errore ex art. 1969 c.c., non è costituito dalla natura...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8018 del 21 maggio 2012
«In tema di donazione, lo spirito di liberalità che connota il depauperamento del donante e l'arricchimento del donatario va ravvisato nella consapevolezza dell'uno di attribuire all'altro un vantaggio patrimoniale in assenza di qualsivoglia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3134 del 29 febbraio 2012
«La donazione indiretta è caratterizzata dal fine perseguito di realizzare una liberalità, e non già dal mezzo, che può essere il più vario, nei limiti consentiti dall'ordinamento, ivi compresi più negozi tra loro collegati, come nel caso in cui un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7480 del 25 marzo 2013
«La donazione indiretta, consistente nell'intestazione in favore del beneficiario di una quota di immobile acquistata con danaro proprio della disponente, proveniente dall'attività di meretricio di quest'ultima, dalla quale il primo traeva...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 12782 del 23 maggio 2013
«La donazione di cosa altrui, benché non espressamente disciplinata, deve ritenersi nulla alla stregua della disciplina complessiva della donazione e, in particolare, dell'art. 771 cod. civ., poiché il divieto di donazione dei beni futuri riguarda...»