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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1987 del 29 gennaio 2014
«Nel caso di notifiche effettuate al difensore, l'erronea indicazione del prenome di questi non è causa di nullità della notificazione, se nonostante l'errore debba escludersi qualsiasi possibilità di equivoco circa l'effettivo destinatario dell'atto.»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 22783 del 23 ottobre 2006
«In tema di rappresentanza processuale delle persone giuridiche, il dovere del giudice di accertare, anche d'ufficio ed in sede d'impugnazione, la legittimazione processuale delle parti, comporta che egli deve verificare soltanto se il soggetto che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18275 del 26 agosto 2014
«Nel giudizio di responsabilità per inadempimento contrattuale del professionista (nella specie, fondato sull'asserita insufficienza dell'opera di un ingegnere edile nell'approntare i rimedi preventivi alle infiltrazioni d'acqua in un fabbricato),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 27403 del 29 dicembre 2014
«L'illeggibilità della sottoscrizione in calce al ricorso per cassazione, da parte del difensore munito di valida procura, non incide sull'ammissibilità dell'atto, seppure ne sia contestata da controparte la provenienza, allorché essa sia comunque...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9814 del 6 marzo 2015
«In tema di colpa medica, non è configurabile la responsabilità civile in capo al medico titolare di assistenza sanitaria (cosiddetto medico di base) per i danni prodotti dalla condotta del proprio sostituto, svolgendo quest'ultimo, in assenza del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4277 del 5 febbraio 2002
«L'omessa contestazione ed utilizzazione di un reato ai fini dell'emissione della misura cautelare è mancanza alla quale non può ovviare il giudice del riesame con la procedura di correzione dell'errore materiale, poiché si tratta di omissione che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38578 del 19 settembre 2014
«In tema di notificazioni all'imputato, qualora la notificazione del decreto di citazione sia effettuata a mani di persona convivente del destinatario come tale indicata nella relazione dell'ufficiale giudiziario, l'eccezione di nullità fondata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12630 del 25 marzo 2015
«In tema di restituzione nel termine per l'impugnazione della sentenza di condanna contumaciale, sotto la vigenza della disciplina anteriore alle modifiche apportate dalla l. 28 aprile 2014, n. 67, l'effettiva conoscenza del procedimento non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15613 del 15 aprile 2015
«In tema di reati fallimentari, la proroga di un finanziamento a condizioni onerose, in luogo della restituzione della somma maturata, può integrare un'operazione dolosa di cui all'art. 223, comma secondo n. 2, l. fall. rimproverabile ai gestori...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46135 del 7 novembre 2014
«È abnorme il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari, rigettando la richiesta di archiviazione presentata dal P.M. in un procedimento contro ignoti, disponga l'iscrizione del nome di un soggetto nel registro previsto dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7842 del 16 giugno 1999
«In tema di autenticazione della sottoscrizione in calce alla querela, nelle ipotesi in cui sia spedita per posta o sia recapitata da un incaricato, se l'atto provenga da un pubblico ufficiale, non occorre alcuna autenticazione, necessaria...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37214 del 9 novembre 2006
«Non sussiste la legittimazione del direttore di un esercizio commerciale a proporre querela, a meno che egli non provi la qualità di legale rappresentante della società con il potere di spenderne il nome anche sul piano processuale.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51252 del 10 dicembre 2014
«È legittima la contestazione nel decreto che dispone il giudizio di imputazioni alternative. (Fattispecie in tema di bancarotta fraudolenta patrimoniale in cui nell'imputazione si faceva riferimento al possesso da parte degli imputati di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 51245 del 10 dicembre 2014
«È legittimo, sussistendo il requisito dell'evidenza probatoria, il decreto di giudizio immediato emesso ai sensi dell'art. 453, comma primo, c.p.p., nei confronti dell'indagato sottoposto a misura cautelare; né, in tal caso, il P.M. ha l'obbligo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4075 del 2 aprile 1998
«In materia di cognizione del giudice di appello, se la nuova definizione giuridica, a differenza di quella originaria, non consente l'applicazione di una causa estintiva del reato, il giudice deve escludere tale applicazione — e la conseguente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10101 del 24 settembre 1994
«Il principio secondo cui il divieto di reformatio in peius, ai sensi dell'art. 597 comma quarto c.p.p., deve riferirsi alla pena nelle sue componenti e non solo a quella complessiva, per quanto concerne il reato continuato, presuppone tuttavia che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4976 del 9 febbraio 2012
«Alle indicazioni di reità provenienti da conversazioni intercettate non si applica la regola di valutazione di cui all'art. 192, comma terzo, c.p.p. ma quella generale del prudente apprezzamento del giudice, non essendo esse assimilabili alle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4888 del 20 aprile 2000
«In tema di valutazione della prova, la chiamata di correo ha valore di prova diretta contro l'accusato, in presenza di tre requisiti, che devono in concreto essere accertati dal giudice di merito e che consistono: a) nell'attendibilità del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3568 del 4 febbraio 1997
«In tema di valutazione della chiamata di correo, occorre considerare che la specificità e il dettaglio di tale genere di dichiarazioni devono essere verificati in relazione alla natura del reato addebitato. I dettagli relativi a un concorso morale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1637 del 13 aprile 1996
«La chiamata di correo, nell'economia del giudizio relativo all'esistenza dei presupposti legittimanti l'applicazione di una misura cautelare personale, è sicuramente un elemento importante, normativamente privilegiato, ma a condizione che,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1079 del 22 gennaio 2004
«In materia di azione revocatoria fallimentare, le diverse previsioni contenute nei due commi dell'art. 67, l. fall. configurano ipotesi differenti di revoca, cui corrispondono azioni autonome, sicché il passaggio dall'una all'altra ipotesi (nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5962 del 5 marzo 2008
«È manifestamente infondato il dubbio di costituzionalità dell'art. 2, comma 2, D.L. 14 marzo 2005, n. 35, in materia di nuova disciplina delle revocatorie fallimentari, laddove, prevedendo che le disposizioni del comma 1, lettere a) e b), si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9807 del 22 marzo 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, la fraudolenza, intesa come connotato interno alla distrazione, implica, dal punto di vista soggettivo, che la condotta di colui che pone in essere o concorre nell'attività distrattiva sia assistita dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3343 del 28 marzo 1991
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, il danneggiato, il quale chieda all'assicuratore il risarcimento dei danni, ai sensi degli artt. 18, 22, della L. n....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2051 del 7 marzo 1997
«Poiché il rapporto litisconsortile tra il responsabile civile del danno e l'impresa cessionaria in nome dell'Ina (art. 4 legge 24 novembre 1978 n. 738) sussiste se il danneggiato esercita l'azione diretta (art. 23 legge 24 dicembre 1969 n. 990)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12124 del 21 dicembre 1990
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile da circolazione di veicoli, e per il caso in cui l'impresa assicuratrice sia stata posta in liquidazione coatta amministrativa, il proprietario del veicolo non riveste la qualità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8000 del 26 giugno 1992
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la regola della improponibilità della domanda risarcitoria se non preceduta dalla richiesta del danno all'assicuratore del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1444 del 9 febbraio 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, la richiesta di risarcimento del danneggiato all'assicuratore del danneggiante, a mezzo di lettera raccomandata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5531 del 20 giugno 1997
«La condizione di proponibilità della domanda risarcitoria, prevista dall'art. 22 L. 24 dicembre 1969, n. 990, deve ritenersi soddisfatta dalla previa richiesta di risarcimento all'assicuratore formulata da un legale in nome e per conto dei...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26791 del 22 dicembre 2016
«L'art. 602 c.c., respingendo ogni rigore formale, riconosce valore alla sottoscrizione del testamento olografo anche se non è fatta con l'indicazione del nome e cognome, purché designi con certezza la persona del testatore, sicché deve ritenersi...»