-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5860 del 14 giugno 1999
«Nel caso di pronuncia di sentenza non definitiva ai sensi dell'art. 279, secondo e quarto comma, c.p.c. e di prosecuzione del giudizio per l'ulteriore istruzione della controversia, si verifica per il giudice che ha adottato la pronuncia una...»
-
Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1143 del 5 aprile 1995
«Poiché un atto compiuto da una parte processuale, che sia stato dichiarato illegittimo, non può produrre effetti sfavorevoli alla parte contro interessata, non è consentito il sequestro probatorio di copie di documenti delle quali sia stato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1950 del 12 giugno 1997
«Fermo restando il principio secondo il quale in sede di riesame del sequestro il giudice non può sindacare la fondatezza e la gravità degli indizi, ma deve limitarsi a verificare la astratta configurabilità dell'ipotesi delittuosa indicata e la...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2971 del 18 gennaio 1996
«In tema di sequestro probatorio, l'art. 253 c.p.p. fa riferimento al prodotto, al profitto o al prezzo del reato, senza distinguere il valore dei beni a seconda del tempo nel quale il sequestro stesso interviene. (Fattispecie relativa al sequestro...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3817 del 31 gennaio 2001
«È legittimo il provvedimento con il quale il tribunale del riesame integra la motivazione del decreto di sequestro probatorio del P.M. (nella specie di apparecchiature per giochi elettronici), impropriamente definito come preventivo, indicandone...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4394 del 8 novembre 2000
«In sede di riesame del provvedimento di sequestro probatorio di videogiochi quale corpo del reato di esercizio di giuochi d'azzardo (art. 718 c.p.), è sufficiente verificare l'astratta configurabilità del reato ipotizzato sulla base delle...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 35692 del 28 agosto 2013
«In tema di riesame, la richiesta del difensore volta ad accedere, prima del loro deposito ai sensi del quarto comma dell'art. 268 c.p.p., alle registrazioni di conversazioni o comunicazioni intercettate e sommariamente trascritte dalla polizia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19150 del 7 maggio 2009
«In tema di intercettazioni telefoniche, non costituisce requisito per l'ammissibilità della richiesta volta ad ottenere la trasposizione su nastro magnetico delle registrazioni di conversazioni o comunicazioni utilizzate ai fini dell'adozione di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18609 del 11 maggio 2011
«Il difensore che deduca la nullità d'ordine generale a regime intermedio per non aver ottenuto, nonostante la tempestiva richiesta in vista del giudizio di riesame, l'accesso alle registrazioni di conversazioni intercettate, e utilizzate per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3347 del 5 dicembre 1996
«In conformità all'orientamento espresso dalle Sezioni unite della Suprema Corte, deve ritenersi che i decreti autorizzativi delle intercettazioni debbano essere allegati dal pubblico ministero agli atti da trasmettere al giudice per le indagini...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1752 del 14 gennaio 2013
«Il termine entro il quale vanno rilasciate le copie delle registrazioni delle intercettazioni telefoniche deve essere sufficiente per consentire il solo ascolto delle registrazioni e non la trascrizione delle stesse a mezzo di proprio consulente....»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2737 del 25 settembre 2000
«La regola dettata dall'art. 568, comma quinto, c.p.p., secondo la quale, qualora l'impugnazione sia stata proposta a un giudice incompetente, questi trasmette gli atti al giudice competente, non può trovare applicazione nel caso di inosservanza...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2140 del 9 luglio 1998
«In materia di riesame delle misure cautelari, la facoltà eccezionale concessa alle parti private di presentare l'atto d'impugnazione nella cancelleria della pretura del luogo ove esse si trovano può essere esercitata anche nel caso in cui tale...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8 del 7 gennaio 2004
«È ammissibile l'atto di impugnazione presentato da persona, identificata dal pubblico ufficiale ricevente, munita di incarico conferito oralmente (nella specie, la Corte ha ritenuto regolarmente presentata la richiesta di riesame avverso la misura...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1455 del 16 gennaio 2009
«In materia di termini per la proposizione della richiesta di riesame (nella specie avverso provvedimento di sequestro preventivo) opera il principio stabilito dall'art. 585, comma terzo, c.p.p., secondo cui, quando la decorrenza è diversa per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1331 del 14 settembre 1998
«È inammissibile per carenza di interesse il ricorso per cassazione proposto dall'indagato avverso l'ordinanza del tribunale de libertate, emessa a seguito di richiesta di riesame di ordinanza di sequestro probatorio di documenti costituenti corpo...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2021 del 22 gennaio 2004
«Alla luce di quanto stabilito dal secondo comma del novellato art. 111 Cost. deve ritenersi che anche le ordinanze dichiarative dell'inammissibilità delle impugnazioni debbano essere pronunciate non de plano ma nell'osservanza del principio del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2223 del 23 maggio 1996
«In applicazione dei principi generali in materia di inammissibilità delle impugnazioni e, segnatamente, dell'art. 591, comma 2, c.p.p., il tribunale del riesame, qualora debba dichiarare l'inammissibilità di una richiesta avanzata ai sensi...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44481 del 16 novembre 2004
«La disposizione che esonera dal pagamento delle spese processuali la persona minore d'età al momento del fatto contestato, pur testualmente dettata per il caso di «sentenza di condanna» (art. 29 del D.L.vo 28 luglio 1989, n. 272), si applica...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 505 del 19 gennaio 1991
«Il decreto con il quale il tribunale dichiara aperta la procedura di concordato preventivo ex art. 163 l. fall. ha funzione e portata meramente delibative, in quanto lo stesso tribunale deve, in occasione della successiva sentenza di omologazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1155 del 5 agosto 1999
«In tema di revisione, ai fini del giudizio di ammissibilità della richiesta, il preliminare esame della corte di appello circa il presupposto della non manifesta infondatezza deve limitarsi a una sommaria delibazione dei nuovi elementi di prova...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43806 del 24 novembre 2008
«In tema di applicazione di misure cautelari reali il principio del ne bis in idem è ostativo alla reiterazione della stessa misura solo quando l'autorità procedente sia chiamata a riesaminare nel merito quegli elementi che già siano stati ritenuti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3586 del 7 febbraio 1994
«La regola del ne bis in idem presenta carattere generale essendo connaturata alla stessa ratio dell'ordinamento processuale e, pertanto, con i dovuti adattamenti, è applicabile alle procedure di cognizione e di esecuzione, al processum libertatis...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6801 del 13 giugno 1994
«Il principio del ne bis in idem di cui all'art. 649 c.p.p. impedisce al giudice di procedere contro la stessa persona per lo stesso fatto sul quale si è formato il giudicato, ma di non prendere in esame lo stesso fatto storico e di valutarlo in...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3986 del 2 febbraio 1998
«In tema di misure cautelari la preesistenza di una diversa decisione da parte del Gip non integra il cd. giudicato cautelare; questo si forma solo a seguito di giudizio impugnatorio e quindi di pronunce emesse dalla Corte di cassazione o dal...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2132 del 18 giugno 1997
«In tema di misure cautelari personali va riconosciuta una sia pur limitata efficacia preclusiva di natura endoprocessuale, fondata sul ne bis in idem di cui all'art. 649 c.p.p. alle ordinanze non impugnate adottate dal tribunale in sede di riesame...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5494 del 16 novembre 1996
«Nei procedimenti incidentali in materia di misure cautelari personali gli effetti delle relative decisioni permangono fino a quando non intervenga un mutamento della situazione processuale che legittimi il riesame della questione. Ed invero, nella...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5524 del 22 febbraio 1994
«Anche in tema di revoca o modificazione delle misure cautelari personali adottate esiste una sorta di «preclusione processuale» alla riproposizione ed alla necessità di riesame delle questioni che, in materia di condizioni di applicabilità delle...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 11 del 10 settembre 1992
«La reiterazione del provvedimento impositivo della custodia cautelare in carcere, ammessa quando il precedente provvedimento sia rimasto caducato per ragioni puramente formali, deve invece ritenersi preclusa allorquando il provvedimento sia...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1410 del 17 gennaio 2012
«La designazione del giudice di rinvio attribuisce la competenza funzionale a giudicare in sede di rinvio. (In applicazione di tale principio, la Corte ha annullato l'ordinanza del tribunale del riesame, designato in sede di rinvio, in quanto...»