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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2982 del 24 gennaio 2012
«La previsione di cui all'art. 459 c.p.p. - per la quale, in caso di mancato accoglimento della richiesta di decreto penale, il giudice, salvo che non debba pronunciare sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., restituisce gli atti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45679 del 10 dicembre 2008
«Qualora il G.i.p., richiesto dell'emissione di un decreto penale di condanna, prosciolga invece l'imputato ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 459, comma terzo e 129 c.p.p., l'unica impugnazione esperibile è il ricorso per cassazione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18059 del 16 aprile 2003
«Il Giudice per le indagini preliminari che ritenga di non accogliere la richiesta del P.M. di emissione di decreto penale di condanna ha l'alternativa di restituire gli atti al P.M. ovvero di pronunciare sentenza di proscioglimento ex art. 129...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 18 del 25 ottobre 1995
«Ai sensi dell'art. 37 c.p.p., il giudice può essere ricusato soltanto dalla parte, per cui è da escludere un'autonoma parallela legittimazione del difensore il quale, pur potendo validamente proporre l'atto di ricusazione, deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6203 del 23 giugno 1993
«Nel caso in cui il Gip, richiesto dell'emissione di decreto penale di condanna, proceda invece al proscioglimento dell'imputato ex artt. 129 e 459, comma 3, c.p.p., l'unica impugnazione esperibile avverso la relativa sentenza è il ricorso per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48452 del 30 dicembre 2008
«È abnorme, e come tale ricorribile per cassazione, il provvedimento con il quale il giudice, nel dichiarare la nullità del decreto penale di condanna emesso nei confronti dell'imputato, disponga la regressione del procedimento, trasmettendo gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47515 del 11 dicembre 2003
«Il disposto di cui all'art. 459, terzo comma, c.p.p., secondo cui, in caso di mancato accoglimento della richiesta di decreto penale, il giudice, salvo che non debba pronunciare sentenza di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 24705 del 16 giugno 2001
«Deve considerarsi abnorme, perché si colloca del tutto al di fuori dell'ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile se non con l'impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16446 del 21 aprile 2001
«Il mancato rispetto del termine di sei mesi dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è iscritto nel registro delle notizie di reato, entro il quale il pubblico ministero deve chiedere al giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2002 del 6 giugno 1996
«Il provvedimento con il quale il giudice respinge la richiesta di decreto penale, con motivazioni di opportunità che invadono la competenza istituzionale della pubblica accusa, deve considerarsi abnorme in quanto esula dal sistema processuale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4624 del 6 maggio 1993
«La nullità del decreto penale, concernente il difetto di motivazione, è sanata con l'opposizione e l'introduzione dell'ordinario giudizio di cognizione, poiché in tal caso si determina la revoca del provvedimento de quo.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9212 del 8 marzo 2012
«In tema di decreto penale di condanna, l'omessa notifica al difensore è sanata dalla presentazione dell'opposizione e quest'ultima non è soggetta all'osservanza del termine previsto dall'art. 461 c.p.p..»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7022 del 22 febbraio 2012
«L'irreperibilità prevista dall'art. 460, comma quarto, c.p.p., che determina la revoca del decreto penale di condanna, non presuppone l'adozione della formale procedura dichiarativa di cui all'art. 159 c.p.p., ma va intesa nel senso più generale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6458 del 11 febbraio 2008
«La revoca del decreto penale adottata al di fuori del caso in cui sia impossibile la sua notificazione per irreperibilità dell'imputato è atto radicalmente estraneo al sistema processuale e come tale abnorme ed immediatamente ricorribile per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21821 del 7 maggio 2004
«L'omessa notifica del decreto penale di condanna al difensore non determina una nullità assoluta ed è sanata dalla presentazione dell'opposizione poichè, avendo l'atto conseguito lo scopo cui era diretto, viene meno l'interesse dell'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16002 del 6 aprile 2004
«Anche dopo la modifica dell'art. 460 c.p.p. ad opera dell'art. 20 della legge 6 marzo 2001 n. 60, la mancata designazione di un difensore di ufficio e la mancata notifica allo stesso del decreto penale di condanna non integra una ipotesi di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4401 del 10 aprile 2000
«Interrompe la permanenza del reato il decreto penale di condanna, dal momento della notifica all'imputato, indipendentemente dal fatto che, a seguito di opposizione e comparizione all'udienza di questi, il decreto penale sia stato revocato.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3577 del 5 gennaio 2000
«Il provvedimento con il quale il Gip, non essendo stata possibile la notifica del decreto penale al domicilio eletto, dispone la restituzione degli atti al P.M., assimilando tale situazione a quella della irreperibilità, non può qualificarsi...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8547 del 5 luglio 1999
«Ai fini dell'emissione del decreto penale non è previsto che l'imputato debba essere preventivamente interrogato. La modifica legislativa è stata apportata dalla legge 16 luglio 1997 n. 234 soltanto all'art. 555 c.p.p., che attiene all'ordinario...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9898 del 4 marzo 2003
«L'art. 460, comma 5 c.p.p., nel testo introdotto dall'art. 37 comma 2, lett. b), della L. 16 dicembre 1999, n. 479 — in base al quale nel caso di condanna inflitta con decreto penale divenuto esecutivo il reato è estinto se, entro i termini...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11358 del 14 marzo 2008
«Il decreto penale di condanna è assimilato alla sentenza di condanna ed è pertanto ammissibile avverso lo stesso il ricorso per cassazione del pubblico ministero, purché al momento della presentazione dell'impugnazione il suddetto decreto non sia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1496 del 19 luglio 1993
«In tema di decreto penale di condanna, il termine per la presentazione dell'opposizione — nel caso di più condannati — decorre dalla notifica al singolo interessato e non dalla data dell'ultima notificazione ad altro coimputato.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 430 del 24 marzo 1992
«La rinuncia all'opposizione a decreto penale è atto formale che non ammette equipollenti; pertanto, non solo deve essere espressa con particolari forme, ma anche non può, in ogni caso, essere tacita. Infatti, posto che, l'opposizione a decreto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 46164 del 15 dicembre 2008
«Il difensore d'ufficio dell'imputato è legittimato a proporre opposizione al decreto penale di condanna, atteso che alcuna norma impone che il medesimo sia munito di procura speciale per procedere all'impugnazione in questione e che non è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1799 del 14 gennaio 2008
«Il difensore di ufficio dell'imputato è legittimato a proporre opposizione al decreto penale di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42682 del 7 novembre 2003
«Il difensore «eventualmente nominato» che, ai sensi dell'art. 461, comma 1, c.p.p., è legittimato a proporre opposizione al decreto penale può essere solo quello nominato di fiducia dall'imputato e non quello d'ufficio. (Mass. redaz.).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19312 del 24 aprile 2003
«Nel procedimento per decreto penale, l'interesse all'impugnazione si atteggia come interesse all'instaurazione di un giudizio e non necessariamente all'emissione di un provvedimento più favorevole, non operando il divieto di reformatio in peius,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2119 del 16 luglio 1999
«Il civilmente obbligato per la pena pecuniaria è legittimato a proporre opposizione avverso il decreto penale solo ove con detto decreto sia stata affermata la sua responsabilità giacché, in tanto egli può essere chiamato a pagare la pena...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3009 del 4 luglio 1994
«Il difensore dell'imputato, pur essendo autonomamente legittimato all'opposizione a decreto penale di condanna in virtù dell'art. 461, comma 1, c.p.p., non è legittimato a richiedere il giudizio abbreviato. Ciò perché le norme riguardanti la detta...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41869 del 10 novembre 2008
«L'opposizione a decreto penale è inammissibile là dove l'opponente, che abbia contestualmente richiesto l'applicazione della pena, non provveda a notificare al P.M. la richiesta e il decreto del G.i.p. che fissa il termine entro il quale lo stesso...»